
(AGENPARL) – ven 10 novembre 2023 + Portavoce
SERVIZIO ElianaREGIONALE
SANITARIO Positano
BASILICATA
Azienda Sanitaria Locale di Potenza
Agli Organi di Informazione
NOTA STAMPA
LA BUONA SANITA’ DELLA ASP VERSO GLI ANZIANI AL CONVEGNO
FIASO DI ROMA
Il DG Maraldo presenta il Progetto con Comune di Potenza e Caritas
Diocesana per la Casa di Prossimità di Bucaletto
Il Direttore Generale della Asp Basilicata Antonello Maraldo ha partecipato a
Roma al venticinquesimo annuale della Fiaso, portando l’esperienza
dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza impegnata anche nella salvaguardia e
tutela delle persone anziane.
Un appuntamento d’eccezione per la Asp in cui sono stati affrontati ad ampio
spettro i temi della sanità nazionale con le sfide e i cambiamenti del futuro
intesi anche a livello territoriale. Molteplici le tematiche su cui i vari relatori
sono stati chiamati ad intervenire, a partire dal cambiamento della sanità
pubblica che mette la persona al centro della cura e della tecnologia, fino ad
arrivare alle tematiche dettate dal Dm 77 che cambierà completamente il
modo di vedere la sanità italiana anche grazie alla realizzazione delle case
della salute e case della comunità. Si è discusso anche di telemedicina
affrontando anche quelle che sono le criticità e le prospettive da mettere in
campo per un miglioramento del Ssn, ospedali di comunità e Cot e ruolo delle
Aziende Sanitarie locali nella realizzazione dei ‘Green Hospital’. Non sono
mancati i riferimenti a quanto avvenuto nel post-pandemia in cui sono emersi
gli effetti di anni di definanziamento del sistema sanitario che in
un’emergenza come quella del Covid è apparso a tratti impreparato ed
inadeguato a fronteggiare l’imprevedibilità del virus. Ma è proprio da lì che si
è ripartiti lavorando con consapevolezza al ruolo pubblico del servizio
sanitario nazionale chiamato a scelte innovative di politica sanitaria.
Presenti i Direttori Generali di tutte le aziende sanitarie e degli ospedali
nazionali oltre che il Ministro della Salute Orazio Schillaci con esponenti
parlamentari e sottosegretari.
Il Dg della Asp Antonello Maraldo, unico relatore per la Basilicata, è
intervenuto nella sessione dedicata alla Sanità rivolta alla terza età, con
riferimento alla Legge 33 del 2023 ed alle prospettive reali per una riforma a
servizio degli anziani.
“La sanità è chiamata a costruire un nuovo modello organizzativo di assistenza
territoriale- ha detto il Dg nel suo intervento- per cui bisogna lavorare su
tecnologia e specializzazione, ricerca e innovazione per dare risponde su tutto
il territorio e per tutte le fasce d’età”.
Parlando della sanità rivolta agli anziani, Maraldo ha sottolineato come “il
processo di invecchiamento produca cambiamenti legati all’individuo come
elemento a sé stante per cui le offerte del servizio sanitario nazionale e
regionale, in particolar modo, debbano essere dirette a tutelare ogni persona
soprattutto là dove SERVIZIO
vi siaSANITARIO
BASILICATA
una sovrapposizione
REGIONALE di malattie croniche
degenerative”. In riferimento alladi Legge
Azienda Sanitaria Locale Potenza 33/23 Maraldo ha evidenziato che
“quattro sono i punti fondamentali da perseguire: inclusione sociale;
invecchiamento attivo; dignità e autonomia dell’anziano; prevenzione della
fragilità. Ogni obiettivo va diretto a persone anziane non autosufficienti
mediante un’implementazione dell’assistenza sociale, di quella sanitaria e di
quella socio-sanitaria soprattutto là dove ci sia una persona sola”. A tal
proposito il Dg Asp ha ricordato come “i nuclei monopersonali in Italia
aumentano ogni anno e, stando ai dati ultimi del Sole 24 Ore, rappresentano
ad oggi il 33% delle famiglie. Per cui è opportuno che il SSN intervenga con
attività di partecipazione e solidarietà rivolte alle persone anziane, con fasi di
ascolto e supporto psicologico ed alla socializzazione permettendo ad ogni
anziano di continuare a curarsi presso il proprio domicilio mediante il
supporto di una rete che veda part attiva le farmacie territoriali e gli erogatori
dei servizi sociosanitari”. Importante anche definire, nella crescita quotidiana
della persona anziana, l’alfabetizzazione informatica e l’uso delle nuove
tecnologie per garantire una autonomia gestionale del proprio tempo. “Va
dunque attuato- ha aggiunto Maraldo- un percorso di prevenzione delle
fragilità valutando a tutto tondo le capacità e i bisogni di natura sanitaria,
sociosanitaria e biosociale della persona affetta da patologie croniche
suscettibili di aggravarsi con l’invecchiamento. In questa strategia entrano in
gioco i Punti Unici di Accesso (P.U.A.) chiamati ad attuare attività di screening
per individuare i fabbisogni assistenziali di cui necessita la persona
garantendo l’accesso alla rete sanitaria e sociosanitaria oltre che ai servizi
erogati in continuità”.
Differente il discorso sulle persone anziane non autosufficienti, per le quali le
misure da attuare vanno verso la definizione del Sistema nazionale per la
popolazione anziana non autosufficiente. E quindi verso una programmazione
integrata di servizi, interventi e prestazioni sanitarie, sociali e assistenziali,
ma anche verso l’individuazione dei Leps in un’ottica di integrazione con i
Lea. A conclusione, “occorrerà adottare sistema di monitoraggio
dell’erogazione e sanzionatorio in caso di mancato raggiungimento degli
obiettivi. Strumento adeguato per raggiungere la coplementarità assistenziale
per questi soggetti, è far agir insieme le strutture residenziali assistenziali, il
privato convenzionato, e l’offerta proposta dal Ssn con i servizi territoriali
legati a Case della comunità, infermieri di famiglia, unità di continuità
assistenziale, ospedali di comunità”. Su questi strumenti occorre lavorare on
cognizione di causa, tenendo conto delle arie realtà regionali e territoriali che,
in alcuni casi, presentano evidenti criticità. Va detto che nell’offerta dei servizi
sanitari giocano un ruolo chiave le difformità territoriali, per cui questa
tipologia di paziente rischia di non poter fruire delle cure aggiornate ed
efficaci erogabili nei contesti ospedalieri tradizionali, per cui occorre
garantire appropriatezza allocativa delle cure per evitare ritardi, complicanze
burocratiche ed ulteriori snodi che rallentino l’erogazione delle cure.
Parlando della Asp Basilicata, il Dg ha fatto presente che l’azienda- territoriale
pura- copre il 65% del territorio regionale servendo 100 comuni per un totale
di popolazione pari a 350mila abitanti. Per quel che riguarda l’assistenza
residenziale per mille abitanti il dato è allo 0.86% (dato Italia 3.53%), per
l’assistenza semi-residenziale si è allo 0,03% contro lo 0.18% della media
nazionale.
Ci sono però situazioni diSANITARIO
SERVIZIO
BASILICATA
grande eccellenza che riguardano in particolare
REGIONALE
l’assistenza domiciliare
Azienda integrata
Sanitaria Locale dicon cui si è avviato un progetto sulle
Potenza
strutture di prossimità mediante un protocollo di intesa con il Comune di
Potenza e la Caritas Diocesana che vedrà sorgere una struttura di Prossimità
a Rione Bucaletto; nel progetto sono previste, tra l’altro, alcune iniziative che
partiranno quali il ‘taxi solidale’ e il ‘bagno caldo’ per accompagnare le
persone non autosufficienti ad effettuare prestazioni specialistiche o per
consentire ai pazienti allettati di trovare sollievo con un bagno caldo. In tale
abito la Asp acquisterà parte delle attrezzature necessarie allo svolgimento
delle attività. Iniziative, queste, che vanno a completamento di un progetto già
esistente e che sarà evoluto nell’ambito della normativa prevista dalla legge
33/23 anche ad alte realtà provinciali ed in altre forme. Parte inoltre la
telemedicina con attività di formazione del personale. Servizi che vengono
offerti ad una fascia d’età importante, basti pensare che la Basilicata è terza a
livello nazione per Assistenza Domiciliare Integrata con un target pari ad oltre
il 73% dopo la Provincia Autonoma di Trento e l’Umbria”. Maraldo ha
spiegato che “la presenza dell’Asp di Potenza al convegno è legata alla sua
natura di aziende puramente territoriale in quanto il tema della sessione ‘Una
riforma per gli anziani’ è orientato a capire come mettere a terra i dettami
della recente legge delega 33/2023 che ha per oggetto le politiche in favore
delle persone anziane in un continuum che preveda l’integrazione sanitaria,
socio assistenziale in chiave personalizzata ed integrata”.