
(AGENPARL) – mar 07 novembre 2023 “Entro fine novembre capiremo il valore del danno complessivo agli
stabilimenti balneari del Lazio, conseguenti alla mareggiata e alle piogge
e vento degli ultimi giorni. Sono molto preoccupato – dichiara Orlando
Angelo Tripodi, presidente della commissione Lavoro alla Pisana – perché
siamo solo all’inizio della stagione invernale e vediamo già le conseguenze
devastanti per la nostra costa, ma soprattutto per gli operatori delle
imprese balneari. Attraverso una mozione ho chiesto al presidente Francesco
Rocca e alla Giunta, lo stato di emergenza e il conseguente impegno a
reperire risorse per indennizzi ai danni causati. Sarebbe opportuno che la
Regione si dotasse di una figura ad hoc per affrontare le tematiche e la
risoluzione ai problemi derivanti dall’erosione – continua Tripodi nella
nota – considerato che ogni anno si verificano situazioni sempre di più
ampia portata che minacciano le coste del Lazio, anche con specifiche
deleghe per i Porti; questo anche per il tramite di un osservatorio che
monitori costantemente la salute delle nostre coste e che rilevi attraverso
il parere degli esperti, quelle attività da intraprendere
nell’immediatezza. Attraverso la mozione ho chiesto al presidente Rocca e
agli assessori competenti, lo stato di emergenza e di farsi promotori
presso la Conferenza Stato Regioni affinché vengano reperite risorse
straordinarie da utilizzarsi a breve termine, anche grazie allo snellimento
burocratico per interventi urgenti di difesa della costa e di ripascimenti
da realizzare nelle località maggiormente colpite dagli eventi
metereologici e dalle mareggiate e quindi avviare tutte le procedure a
sostegno dei balneari, per il tramite di indennizzi, con l’intento di
consentire alle realtà economiche costiere di riprendere la propria
attività per la prossima stagione estiva.
Ho avuto notizie di criticità in tutto il territorio costiero laziale, un
po’ dovunque sul litorale romano il mare continua a divorare la costa. La
prima invasione del mare con onde alte 3/4 metri ha prodotto solo sugli
stabilimenti balneari di Ostia un milione di euro di danni. Il maltempo ha
prodotto analoghi risultati anche a Fiumicino e a Nord nella provincia di
Viterbo, presso le località di Tarquinia e Montalto Di Castro fino al
confine con la Toscana. La mareggiata è stata devastante a Latina, dove tra
Foce Verde e Rio Martino alcune strutture sono crollate, altre sono state
invase dall’acqua, mentre è chiaro che anche per oggi le condizioni meteo
avverse possono continuare a creare danni. Sul lungomare di Sabaudia le
mareggiate stanno divorando la duna. È passato circa un anno dai primi
cedimenti sul lungomare di Sabaudia ed il fenomeno erosivo è più dirompente
che mai. Inoltre, ancora non sono stati effettuati interventi alla Bufalara
dove ha ceduto la spalletta del canale. E la sabbia continua a finire in
acqua. Stessa situazione si verificano a sud nella provincia di Latina,
presso Gaeta e Minturno fino al confine con la Campania. L’ondata di
maltempo di questi giorni sta già mettendo a dura prova il litorale laziale
sia per quanto riguarda il fenomeno erosivo che per i danni alle attività;
i più colpiti sono gli operatori balneari gli stessi operatori stanno
cercando di fare fronte alla situazione correndo ai ripari e mettendo a
disposizione interventi a titolo personale che comunque comportano elevate
spese e rischiano di mettere in ginocchio le loro attività. La difesa dei
litorali va inquadrata nel contesto di un’azione integrata a medio-lungo
termine in cui devono essere considerati gli effetti diretti dell’erosione
costiera e dei cambiamenti climatici e quelli indiretti che riducono in
generale la resilienza delle spiagge; l’obiettivo è quello di integrare gli
interventi di difesa in una logica di piano che deve includere criteri di
sviluppo sostenibile e tutela ambientale”.