
(AGENPARL) – mer 25 ottobre 2023 GROSSETO – Eventi per portare i libri tra la gente, un intervento nazionale
per garantire percentuali e margini più equi, puntare sui piccoli editori
indipendenti. Sono tante le idee di *Francesco Serino* neo eletto
presidente provinciale del Sil, Sindacato italiano librai e cartolibrai
della Confesercenti.
«Ho accettato la nomina anche dietro spinta del direttore, Andrea Biondi,
che mi ha stimolato in tal senso. Vogliamo creare una rete tra le varie
attività, tra le librerie, così da far sentire ai piani alti del mondo
editoriale la nostra voce. L’idea è quella di fare squadra, legando tra sé
concretamente le librerie e cartolibrerie della provincia, che offrono
servizi anche importanti, di promozione della cultura, in primis, senza
barriere o ideologie».
«Stiamo vivendo anni difficili, dove i più giovani sono preda di una
continua propaganda, distratti dagli strumenti digitali, dal mondo di
internet e dei social media».
Poi Serino elenca alcuni dei problemi che hanno le piccole librerie:
«Intanto c’è il problema dei margini sui libri venduti che sono molto bassi
rispetto a spese di gestione da attività commerciale. E questo a fronte di
un lavoro importante e molto impegnativo come, ad esempio, quello sul
fronte dei libri scolastici. Tra l’altro negli anni le grosse piattaforme
on line, tipo Amazon, si sono mangiate tanto del lavoro del piccolo
commercio, per questo se non abbiamo una voce univoca diventa impossibile
far sentire le nostre ragioni».
Le politiche aziendali degli editori, che spesso privilegiano le
piattaforme on line a scapito delle librerie, sono una delle cose che
andrebbe rivista: «Sono loro i primi che dovrebbero essere interessati a
garantire la filiera libraria. Un problema che, come sindacato, va preso in
mano».
Le librerie, come le biblioteche, sono spesso descritte come un presidio
culturale di eccellenza «ma non c’è una vera attenzione per il settore».
Ma quali sono le ricette? «Intanto, per chi può, abbinare alla libreria un
settore di cartolibreria che ha margini più alti e può portare la gente ad
entrare. Privilegiare gli editori indipendenti. Ce ne sono tanti, anzi,
negli ultimi tempi sono cresciuti, ed è aumentata anche la qualità del
prodotto. I piccoli editori che lavorano su scala nazionale ti garantiscono
un margine più alto, maggiori sconti, passando da un 30 au 35%. Certo il
lettore va guidato, anche nella scelta, cosa che si può fare quando si
instaura un rapporto di fiducia».
Poi Serino riflette: «È tanto che si dice che la gente va invitata in
libreria. Ed è giusto. Ma è anche il momento di uscire fuori e andare
incontro ai lettori. In centro, in qualche azienda. All’interno di
manifestazioni che non devono per forza essere organizzate dalle
istituzioni. Far vedere i libri a quelle persone che non sono abituate a
venire in libreria. Iniziative tra privati, tra commercianti, da promuovere
come fossero incontri tra amici. Offrire un punto di incontro, di
confronto. Io sono entrato in libreria da ragazzino ed è stato così che ho
scoperto chi sono».