
(AGENPARL) – mer 25 ottobre 2023 Apicoltura, approvato il Programma per il 2024. Presto i bandi da 1,104
milioni di euro
Scritto da Chiara Bini, mercoledì 25 ottobre 2023
Apicoltura, per il 2024 la Regione Toscana ha stanziato nel complesso 1
milione e 104mila euro. La giunta ha appena approvato il Programma su
iniziativa della vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania
Saccardi, e presto usciranno i bandi relativi con i quali le risorse
saranno ripartite tra i beneficiari del settore.
“Sono bandi attesi dagli operatori di un settore che per la Toscana
rappresenta una ricchezza che intendiamo tutelare e sviluppare quanto più
possibile – ha detto Stefania Saccardi – Le api domestiche e selvatiche
sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie
vegetali viventi sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione
globale di cibo. Proprio per l’importanza che le api rivestono per la
sopravvivenza del nostro ecosistema, mi auguro il successo in termini di
richieste per i bandi che presto usciranno, come già per il 2023 che ci ha
visto finanziare tutte le domande presentate”.
Come nel 2023 gli interventi finanziati sono finalizzati ad accrescere la
redditività delle aziende, promuovere l’orientamento al mercato,
promuovere i processi di integrazione e aggregazione, favorire la tutela e
valorizzazione della biodiversità, creare e sostenere l’occupazione e
promuovere la conoscenza dei consumatori.
Sono questi gli obiettivi raggiungibili tramite le azioni previste nei
bandi in uscita e che riguarderanno:
– servizi di assistenza tecnica, consulenza, formazione, informazione e
scambio delle migliori prassi, anche tramite la creazione di reti, agli
apicoltori e alle organizzazioni di apicoltori;
– attività di informazione e promozione finalizzate ad aumentare la
sensibilità dei consumatori verso la qualità, in particolare per i
prodotti a denominazione d’origine e i prodotti da apicoltura biologica;
– investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali;
– lotta contro gli aggressori e le malattie dell’alveare, in particolare la
varroasi;
– prevenzione dei danni causati da avversità atmosferiche e promozione
dello sviluppo e dell’uso di pratiche di gestione adattate a condizioni
climatiche in evoluzione;
– ripopolamento del patrimonio apistico;
– razionalizzazione della transumanza.