
(AGENPARL) – dom 22 ottobre 2023 79° Anniversario della Liberazione di Cervia
22 ottobre 2023
Intervento del Sindaco Massimo Medri
Il 22 ottobre è una giornata indimenticabile per Cervia, 79 anni fa nella nostra Piazza Garibaldi, il
cuore della comunità, venne dato l’annuncio della città liberata.
Festeggiamo le celebrazioni con un programma ricco di eventi che vede la massima espressione
col concerto del Corpo bandistico “Città di Cervia”, il Corteo e la suggestiva rievocazione storico
didattica della Liberazione di Cervia a cura dell’Associazione “Gotica Romagna”.
Inoltre ogni luogo è ricordato e portiamo negli oltre trenta cippi del nostro territorio una corona in
ricordo del sacrificio dei nostri caduti.
Ringrazio per la partecipazione tutte le Forze dell’Ordine che sempre ci sono a fianco e tutte le
realtà presenti.
Purtroppo le guerre impervesano ancora e dopo la guerra in Ucraina anche quest’ultima fra
israeliani e palestinesi sta sconvolgendo gli equilibri di pace e sta scuotendo i nostri animi, oltre le
decine di guerre meno conosciute che portano distruzione in diverse parti del mondo
Abbiamo vissuto momenti difficili con l’alluvione e altri eventi climatici che hanno messo a dura
prova la nostra realtà. Nessuno poteva prevedere fenomeni di questa portata e la risposta della
nostra città è stata immediata, tempestiva per affrontare le diverse criticità nel modo migliore
possibile.
E’ emerso uno spirito di comunità straordinario che ha unito tutti, senza alcuna distinzione,
abbiamo superato le difficoltà con una straordianaria dimostrazione di efficienza e di tenacia.
E’ importante in tali frangenti sentire il calore della solidarietà e sapere che si può contare su un
tessuto civico e sociale coeso soprattutto nei momenti critici.
Dalle situazioni difficili ci si salva con la coesione, l’impegno, la determinazione e la condivisione di
ideali, proprio come avvenne 79 anni fa.
La città di Cervia pagò un pesante tributo di martiri e subì notevoli danni e distruzioni dovute alle
azioni belliche, nel periodo fascista, durante il secondo conflitto mondiale e nella guerra di
Liberazione. Furono quasi 1.000 i cervesi che dal 1922 alla Liberazione pagarono un contributo
all’antifascismo e alla Resistenza, molti perdendo la vita, altri incarcerati, internati, percossi, feriti,
condannati al confino. Numerosi furono i danni subìti: case, strade, ponti distrutti, porte della città
abbattute, saline allagate, intere zone minate.
Nonostante la presenza del comando tedesco e quindi particolarmente controllata e sorvegliata,
Cervia fu un luogo importante nell’azione di Resistenza, tanto che fu uno dei luoghi dove venne
decisa dalle organizzazioni partigiane la “pianurizzazione”, la difficilissima e pericolosissima lotta
armata in pianura, che portò anche alla liberazione di tante città e paesi della Romagna.
L’intera città seppe risollevarsi con grande dignità dalle distruzioni subite, senza chiedere alcun
aiuto e sostegno al di fuori della propria comunità, ma con l’impegno e la determinazione di tutti i
cervesi, che si impegnarono alla ricostruzione e a gettare le basi per una nuova società.
Cervia va orgogliosa dei suoi concittadini che hanno sacrificato la loro vita e dedicato la loro
esistenza per affermare la libertà e la “Medaglia di bronzo al Merito Civile” è il simbolo del
sentimento collettivo dell’intera città che è sempre stata legata ai valori della solidarietà, del
lavoro, nel rispetto delle istituzioni repubblicane, della legalità e dell’uguaglianza di tutti i cittadini.
Ci tengo a ricordare un breve passaggio del libro “Cervia ore 6”:.
Fu una grande festa, la nostra piazza si riempì e le persone ricominciarono a sorridere, ad
abbracciarsi e a parlare senza timore.
Abbiamo ancora il compito di tramandare questi principi irrinunciabili e riaffermarli nella
quotidianità; dobbiamo essere accorti, affinché la Storia non venga dimenticata e mistificata; sono
valori che devono essere sempre alla base del nostro pensiero e del nostro agire, mai dandoli per
scontati, o acquisti definitivamente.
Non dobbiamo mai scordare la nostra Costituzione che è profondamente e intrinsecamente
antifascista, perché non solo l’art.1, con quell’aggettivo “democratica” riferito alla nostra Italia
repubblicana, lo rimarca fortemente, ma tutti i princìpi e i valori che ne sono contenuti riaffermano
continuamente “l’antifascismo”.
Tutte quelle persone che combatterono per la liberazione scelsero di agire, accettando il rischio
della prigione, dell’esilio, della morte. Donne e uomini con idee di libertà, di dignità, di sacrificio per
il bene comune, con emozioni e sentimenti che rifiutavano il sopruso e la dittatura.
Non dimentichiamoli !