
[lid] Il Cile, paese partner dell’ESO e che ospita tutti e tre i suoi osservatori astronomici, ha emanato ieri un nuovo standard per proteggere i cieli bui del paese , considerati unici al mondo.

Il nuovo standard, stabilito dal Ministero dell’Ambiente cileno, mira a controllare le emissioni derivanti dall’illuminazione e dalla segnaletica esterna, prevenire l’inquinamento dovuto alla luminosità artificiale, proteggere la qualità astronomica del cielo notturno, la salute delle persone e la biodiversità [1 ] in Chile.
Lo standard regolerà le emissioni luminose in tutto il Cile, ampliando la norma già in vigore nelle regioni di Antofagasta, Atacama e Coquimbo, dove si trovano tutti gli osservatori dell’ESO , tra gli altri centri internazionali presenti nel paese.
L’illuminazione pubblica in Cile sarà adeguata per favorire la composizione della luce nei toni ambrati e limitare la luce blu. Allo stesso modo, l’illuminazione pubblicitaria e sportiva sarà soggetta a un controllo degli orari che, ad esempio, consentirà un maggiore riposo alla popolazione vicino ai manifesti promozionali. Inoltre, sarà rafforzato il controllo preventivo dei prodotti o progetti che non rispettano queste linee guida.
Questa nuova normativa si aggiunge alla recente pubblicazione del decreto del Ministero della Scienza, Tecnologia, Conoscenza e Innovazione del Cile che istituisce aree di valore scientifico e di ricerca nell’osservazione astronomica ad Antofagasta, Atacama e Coquimbo. Questa norma stabilisce requisiti speciali in 29 comuni di queste regioni, che sono aree protette speciali per l’astronomia. Ciò esemplifica il fermo impegno del Cile, sia delle sue istituzioni che del mondo accademico, nei confronti dell’astronomia e del suo valore come motore di sviluppo nella società.
La creazione di questi nuovi standard ha avuto la collaborazione dell’ESO e di altri osservatori professionali installati in Cile, attraverso l’Ufficio per la Protezione della Qualità del Cielo nel Cile Settentrionale (OPCC), nonché la consulenza della Fondazione Cielos de Chile .
Appunti
[1] Per la prima volta, questo standard incorpora la biodiversità locale come oggetto di protezione, consentendo così il recupero delle specie in via di estinzione minacciate dall’inquinamento luminoso.