
(AGENPARL) – gio 19 ottobre 2023 Il recente dibattito pubblico sulle mense delle scuole piacentine ha messo
in evidenza il lavoro degli enti coinvolti nel miglioramento del servizio
di ristorazione scolastica. Il controllo della qualità del servizio mensa è
affidato a una dietista che si confronta costantemente con Ausl, gestore
del servizio, Commissione mensa, operatori scolastici ed Amministrazione
comunale.
Dalle riflessioni emerse dai frequenti incontri, che si sono svolti nella
seconda parte dello scorso anno scolastico e nel primo mese del 23-24, si è
valutata la possibilità di aggiornare il menù scolastico, al fine di
migliorare il servizio in questione, nell’interesse della collettività che,
in questo specifico caso, riguarda l’alimentazione dei bambini che
frequentano le scuole di tutto il territorio piacentino, città capoluogo e
provincia
Un dibattito che, a dire il vero, ha riguardato in questi giorni solo il
territorio comunale di Piacenza e ha avuto risvolti alquanto differenti tra
loro. Con riferimento ai propri figli, c’è chi ha lamentato la scarsità
delle porzioni (mancato bis), chi ha lamentato il mancato gradimento dei
cibi proposti (con conseguente fame degli alunni post-scuola da un lato e
spreco di cibo dall’altro), e c’è chi infine – stando alle testimonianze
riportate sulla stampa locale – ha protestato per l’annunciata possibilità,
senza confronto con le famiglie, di apportare alcune modifiche al menù
sostenendo che il menù stesso, così com’è, va benissimo.
Per completezza di informazione va chiarito che, a fronte di 5.830 pasti
erogati ogni giorno solo nelle scuole di Piacenza, le segnalazioni arrivate
agli enti pubblici interessati (Comune di Piacenza e Ausl) tramite i canali
istituzionali, sono cinque. Cinque email arrivate agli uffici comunali e da
questi inoltrate all’Azienda Usl di Piacenza che, con i suoi specialisti,
si occupa di redigere il menù utilizzato dal gestore del servizio mense
erogato dal Comune di Piacenza e dai gestori dello stesso servizio erogato
dai Comuni di tutta la provincia. Va tuttavia chiarito che, a queste cinque
segnalazioni inoltrate per vie ufficiali, se ne aggiungono altre arrivate
per vie informali agli stessi enti. I quali, con i propri vertici, hanno
ritenuto di dover affrontare il tema per valutare se apportare correttivi
nell’interesse di tutta la comunità.
La strada individuata dall’Amministrazione comunale di Piacenza, che è
titolare del Servizio mensa per le scuole nel suo territorio, è quella di
considerare alcune variazioni che, proprio in questi giorni, gli esperti
dell’Ausl stanno studiando con riferimento al menù autunno-inverno.
Il menu è in corso di revisione allo scopo di trovare adeguata sostituzione
dei piatti che meno hanno incontrato i gusti degli alunni (diverse pietanze
a base di legumi e pasta integrale), riportando con maggiore frequenza
preparazioni più semplici e di consolidata consuetudine, sempre nel solco
tracciato dalle Linee Guida nazionali e regionali e in linea con i principi
della sostenibilità ambientale, della stagionalità dei prodotti e le
tradizioni locali.
Il menu, unico per Piacenza e provincia e per le scuole di ogni ordine e
grado (con qualche specifico adattamento per gli asili nido e le scuole
d’infanzia), è ancora impostato su 4 settimane.
Si sta aggiornando il ricettario precedentemente predisposto, per
facilitare la preparazione dei piatti e garantire una più omogenea offerta
sul territorio, che verrà ancora allegato al menu insieme ai consueti e
aggiornati criteri igienico sanitari e indicazioni per le variazioni.
Analogamente sono da riadattare i menu per le diete speciali.
Si tenga conto che la logica che sta alla base della proposta alimentare
per i bambini delle scuole piacentine è stata ed è sempre quella di
proporre ricette che rendano più appetibili cibi che non sempre rientrano
nelle abitudini alimentari delle famiglie, ma che tutti dovremmo invece
pensare seriamente di provare ad assaggiare e riproporre anche nelle nostre
case per ottenere benefici per la salute a breve e a lungo termine.
Le novità introdotte nella primavera scorsa erano state accolte con
successo, anche durante la fase sperimentale attuata in ambito cittadino.
Tuttavia i menù non sono immutabili e i riscontri sono fondamentali per
migliorare un servizio che va nella direzione di far crescere al meglio i
più piccoli; anche educandoli – come è nelle funzioni della scuola – ad
alimentarsi in modo corretto, sia per quanto riguarda il tipo di alimenti
sia per quanto riguarda il quantitativo (nell’ottica di combattere
l’obesità).
Piccole variazioni allo studio, dunque, ma sempre all’interno delle Linee
guida regionali e nazionali. E di conseguenza nulla hanno di che
preoccuparsi coloro che hanno espresso perplessità sulle modifiche del
menù. Un menù che è e resterà pienamente conforme ai criteri di cui si è
parlato ma che tenterà di allargare la base del gradimento, peraltro già
più che soddisfacente come dimostra la classifica di Foodinsider che vede
Piacenza al 15esimo posto su 60 città.