
[lid] Profondo dolore e rabbia travolgente hanno attanagliato il popolo giordano all’indomani del tragico massacro commesso dalle forze di occupazione israeliane (IOF) contro i palestinesi presso l’ospedale battista nella Striscia di Gaza. L’attacco spietato ha provocato la perdita di oltre 800 vite palestinesi, lasciando la nazione in uno stato di lutto.
Mercoledì diverse scuole private in Giordania hanno preso l’immediata decisione di sospendere le lezioni. Nel frattempo, le strade della capitale, Amman, hanno visto un livello insolitamente basso di congestione del traffico durante le ore di punta del mattino, mentre i cittadini erano alle prese con notizie strazianti.
Martedì sera, il Primo Ministro giordano, Bisher Al-Khasawneh, ha rilasciato una dichiarazione in cui dichiarava un periodo di lutto pubblico di tre giorni nel Regno. Questo lutto comprende i martiri dell’ospedale battista Ahli e le vittime di Gaza, che sono morte a causa della brutale aggressione dell’occupazione israeliana.
Nell’ambito del periodo di lutto, le bandiere nazionali sventoleranno a mezz’asta su ministeri, istituzioni e dipartimenti ufficiali per la durata di tre giorni.
Inoltre, martedì sera, manifestanti infuriati ad Amman hanno tentato di assaltare l’ambasciata di Tel Aviv nella capitale. Le loro azioni hanno fatto seguito all’attacco all’Ospedale Battista, che ha provocato centinaia di vittime. L’ospedale fungeva da rifugio per centinaia di malati, feriti e sfollati.
Lo riferisce Roya News della Giordania.