[lid] Ci risiamo, in vista di elezioni consortili la politica abruzzese si trasforma in comitati ed incanala il fronte della protesta in recinto senza via di scampo ed in questo caso si tratta di proprietari terrieri, piccoli e grandi imprenditori agricoli. Tutti infinocchiati da movimenti nascenti intendi a far credere ad una sana gestione futura però il disegno è ben preciso, tutto è finalizzato a frammentare i consorziati ma con un solo intendo che è quello di far rimanere stagnante il modo gestionale e far pagare la bonifica ai più fessi a beneficio di pochi. Sono nati tre comitati in vista delle elezioni consortili nella nostra regione, guarda caso proprio in quei consorzi dove vige la malagestione.
In tre anni di commissariamento non si è provveduto a redigere i piani di classifica e di riparto, ci sono aziende che pagano per un servizio non usufruiscono a vantaggio di altri. Un andazzo che va avanti da decenni avallato dalle associazioni di categoria e dalla politica spicciola abruzzese. infrastrutture realizzate e mai andate in funzione, come la centrale idroelettrica sul sagittario costata un miliardo di vecchie lire, ferma con le quattro frecce dalla sua realizzazione, come le infrastrutture realizzate dal consorzio centro nel comprensorio irriguo Valle dell’Arielli. Il comprensorio irriguo interessa i comuni di Tollo, Ortona e Crecchio, si estende su una superficie irrigua di ha 490 e la disponibilità idrica viene assicurata dalle acque del fiume Arielli con una portata di derivazione di l/sec. 135. Il territorio è suddiviso in 14 distretti irrigui alimentati da una vasca di accumulo situata nel Comune di Tollo avente una capacità d’invaso di mc 5.759. Da qui l’impianto si dirama secondo tre direttrici, una verso valle e due verso monte. Le condotte principali hanno una lunghezza di km 13 mentre quelle secondarie si estendono per circa km 40. Tale impianto irriguo realizzato allo scopo di distribuire acqua irrigua ai territori della Valle dell’Arielli a tutt’oggi non è ancora entrato in esercizio. Insomma dei comparti completamente abbandonati con disservizi notevoli, bollette da capogiro senza usufruire del beneficio consortile come da sentenza della corte costituzionale n. 188 del 19. 10..2018, che ha fissato dei principi di carattere generale, che la contribuzione al consorzio di bonifica è dovuta solo in caso di beneficio diretto ed effettivo in favore del singolo consorziato. Elementi da far scoppiare una rivoluzione agricola che per essere sedata da questi pseudo comitati che ancora una volta scendono in campo allo scopo di illudere il mondo agricolo con false speranze, ma si spera che i contadini aprano gli occhi e prendano le dovute distanze da soggetti che si mettono in mostra a comando dalla politica senza risolvere nulla per problemi che hanno attanagliato l’agricoltura abruzzese da oltre vent’anni a questa parte.
Il Cospa Abruzzo Dino Rossi