
(AGENPARL) – Roma, 06 feb 2020 – “Salvini studi. In Italia come dimostrato da uno studio indipendente presentato alla Camera dal gruppo parlamentare 5 stelle, tra l’altro esistono gia’ 437 impianti d’incenerimento tra urbani e industriali-speciali con una capacita’ residua di 3.5 milioni di tonnellate. Da sempre il Movimento 5 Stelle e’ favorevole dopo una buona raccolta domiciiliare spinta con tariffa puntuale ai seguenti impianti per gestire i rifiuti: compostaggio, riciclo, selezione e trattamento a freddo finalizzato al recupero di materia. Non a caso abbiamo varato il decreto End of Waste e sempre con Costa un provvedimento che permette la realizzazione di impianti per recuperare materia da rifiuti assorbenti come pannolini e assorbenti. Ricordiamo a Salvini che questi rappresentano il 10% dei rifiuti oggi indifferenziati. Per Salvini impianti fa rima solo con inceneritori. Il metodo piu’ costoso e che distrugge materia prima seconda oltre che energia. Salvini studi, imparera’ che si recupera piu’ energia a riciclare plastica o carta che a bruciarla. Quando vuole qualche lezione non viziata dalle lobby degli inceneritori noi siamo qui”. Lo dichiara in una nota Paola Deiana, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Ambiente alla Camera.