(AGENPARL) – lun 10 luglio 2023 COMUNICATO STAMPA
Giustizia, Tirelli: inaccettabili le interferenze dell’Anm
Il presidente di LgR: i magistrati non sono i custodi della Costituzione
ROMA – «È tornata la giustizia ad orologeria contro i governi sgraditi alla corporazione in toga.
Una interferenza inaccettabile in un Paese democratico».
A dirlo è il leader del partito «Libertà, Giustizia, Repubblica», l’avvocato Alexandro Maria Tirelli,
presidente delle Camere penali del diritto europeo e internazionale e coordinatore di una rete di
studi legali internazionali con sedi in Europa, Asia e Americhe.
«Proprio nel momento in cui l’esecutivo, per bocca del ministro Carlo Nordio, annuncia una vasta
riforma della giustizia, finalizzata a limitare lo strapotere del partito delle Procure italiane, arrivano
i casi giudiziari che coinvolgono Daniela Santanchè e il figlio del presidente del Senato, Ignazio La
Russa – aggiunge Tirelli –. Episodi che soltanto un cieco o un soggetto in malafede non riterrebbero
collegati in un rapporto di causa ed effetto, considerato peraltro che i fatti contestati alla ministra del
Turismo sono risalenti al 2016».
«A rendere ancora più incendiaria la situazione è la improvvida uscita dell’Associazione nazionale
magistrati che si pone come interlocutore politico e soggetto costituzionale atteggiandosi a custode
della nostra Carta dei diritti – prosegue il leader di LgR –. Un vizietto che ben conosciamo grazie
alle confessioni di Luca Palamara che nei suoi libri e nelle numerose interviste ha svelato il lato
oscuro dei gruppi di potere che operano all’interno della magistratura utilizzando la funzione
giurisdizionale come una clava contro i nemici di turno, soprattutto se di destra».
«I veri custodi della Costituzione sono il Parlamento e il Governo, in quanto espressione della
volontà popolare che è ben superiore alla volontà di qualche manipolo di pubblici ministeri assetati
di notorietà che, esondando dai propri compiti, si permette di dare paternalistiche bacchettate
all’autorità politica. L’Anm è una semplice associazione che non ha alcun ruolo o valenza
costituzionale – sottolinea ancora l’avvocato Tirelli – e se, negli anni, ha assunto un ruolo pubblico,
è solo perché spalleggiata da un sistema mediatico di specifico orientamento ideologico. Un circus
micidiale che ha fatto letteralmente la guerra a chiunque volesse riportare la nostra nazione nei
binari del corretto rapporto tra poteri dello Stato e nell’alveo della democrazia».
«I magistrati devono smetterla di fare politica con gli strumenti che il loro altissimo magistero gli ha
messo a disposizione per ben altri fini – conclude il presidente di Lgr – mentre la politica deve
riconquistare il primato della vita pubblica italiana, anche immaginando un ritorno all’immunità
parlamentare. Sono passati trent’anni dall’ubriacatura di Tangentopoli e di Mani pulite. Ne sono
derivate nefandezze che all’estero sono viste con orrore. È arrivato il momento di tornare a essere un
grande Paese liberale, moderato e democratico».
Roma, 10 luglio 2023
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