
(AGENPARL) – gio 06 luglio 2023 Una nota a cura degli organizzatori:
Dal 1° settembre al 1° novembre
torna a Monopoli in Puglia
PhEST – Festival internazionale di fotografia e arte
VIII edizione
Tema dell’anno
ESSERE UMANI
I primi artisti confermati
[]Lisa Sorgini – Elinor Carucci – Koos Breukel – Zed Nelson
Giulia Gatti – Phil Toledano – Cristina De Middel
Al via dal 7 Luglio
PhEST Pop Up Open Call – III EdizioneProponi il tuo progetto
[Clicca qui per scaricare testi e immagini](https://drive.google.com/drive/folders/1iddf2WFZuYSDLLeN3HgmiWJIxRrewryi)
Al via dal 1° settembre al 1° novembre a Monopoli in Puglia PhEST – festival internazionale di fotografia e arte che dedica questa ottava edizione al tema ESSERE UMANI e insieme a LensCulture lancia dal 7 luglio per due settimane la terza edizione della PhEST Pop Up Open Call, contest internazionale aperto ad artisti di tutto il mondo. Dopo un’edizione 2022 dedicata al Futuro, quest’anno PhEST si concentra sull’essere umano provando a interrogarsi sull’uomo e su cosa voglia effettivamente dire oggi essere umani. Esplorando tappe, stili di vita, emozioni, credenze e passioni, il festival vuole interrogare lo spettatore proponendo una varietà di rappresentazioni dell’essere umanicon uno sguardo interdisciplinare su cultura, natura, relazioni, attraverso la psicologia, la filosofia e l’antropologia. Tratterà i grandi temi del pensiero contemporaneo; la trasformazione dei valori e delle loro pratiche e la complessità delle attività e delle interrelazioni tra gli esseri senzienti in tutto il pianeta. Comunità, famiglia e consapevolezza globale insieme a tecnologia, migrazione sono alcuni dei punti chiave del nostro essere animali sociali in questo mondo. Artisti da tutto il mondo – selezionati dal direttore artistico Giovanni Troilo con la curatela fotografica di Arianna Rinaldo – verranno coinvolti in mostre, portfolio review – presto prenotabili attraverso i canali social e il sito della manifestazione – masterclass, installazioni, nutrendo una comunità vibrante e diversificata di creativi e appassionati. Tra i primi nomi confermati ci sono: Phil Toledano, noto artista concettuale britannico che vive e lavora a NY, i pluripremiati fotografi inglesi Koos Breukel (ritrattista) e Zed Nelson (documentarista). Grande spazio alle donne quest’anno con artiste come Lisa Sorgini, australiana classe 1980, Elinor Carucci, fotografa Israeliana, Giulia Gatti giovane talento italiano, Cristina De Middel fotografa documentarista spagnola.
Alla parte fotografica si aggiunge come sempre anche quella dell’arte contemporanea, la cui curatela è affidata anche per questa edizione a Roberto Lacarbonara.
Il Festival intanto ha già avuto un suo prologo: si è appena conclusa la Residenza d’Artista che si è tenuta a Monopoli dal 15 al 24 giugno. Il duo fotografico Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni, ospitati a Monopoli da Santa Maria 24, hanno indagato il tema di PhEST esplorando le molteplici relazioni tra l’essere umano e il proprio ambiente, abbracciando gli aspetti politici e sociali, quelli legati al territorio e alla sfera emotiva. Il duo, attivo dal 2013, ha ricevuto premi prestigiosi e un riconoscimento globale da stampa e media. Il lavoro realizzato dal duo durante la Residenza D’Artista, dal titolo “‘Nzìm” [Insieme]saràesposto al Porto Vecchio, nella storica location che ospitagli assegnati sul territorio.
Ecco chi sono i primi ospiti italiani e internazionali che prenderanno parte alla VIII edizione di PhEST:
Lisa Sorgini – “Mother”
[https://lisasorgini.com](https://lisasorgini.com/)
Artista australiana di fama internazionale, Lisa Sorgini è profondamente interessata al modo in cui le nostre relazioni familiari appaiono e cambiano nel tempo, con una predilezione per la rappresentazione del ruolo della madre. Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo, riscontrando successo di pubblico e di critica: nel 2020 ha vinto il premio LensCulture Critics Choice per la sua serie di ritratti “Behind Glass”, che è stata poi selezionata per partecipare al CLIP Award 2020, all’Australian Photography Awards 2020 e al premio Head On Portrait.
“Mother” è una panoramica di immagini scattate in varie località dell’Australia a madri e figli negli ultimi 7 anni di attività dell’artista. “Mother” racconta uno dei topoi della produzione di Lisa Sorgini, quale la figura materna e l’evoluzione del ruolo della stessa sia in relazione alla crescita e alla maturazione dei figli sia in relazione alle aspettative della società.
Elinor Carucci – “Midlife”
https://www.elinorcarucci.com/midlife
Elinor Carucci, artista israelo-americana, combina la professione di fotografa alla carriera accademica presso Harvard, Princeton e la School of Visual Arts di New York, dove attualmente insegna. Il suo lavoro ricerca costantemente il personale, l’intimità delle esperienze individuali, ma sempre con lo scopo di trovare un significato universale alle storie dei singoli immortalate dal suo obiettivo. Come la vita professionale dell’artista, le opere di Elinor Carucci combinano l’estetica dell’istantanea fotografica da album di famiglia – poco costruite ma estremamente evocative e comunicative – all’estetica della messa in scena teatrale.
“Midlife”è un viaggio attraverso la maternità, il matrimonio, la malattia, l’amore e l’invecchiamento. Seguendo le dinamiche quotidiane della vita familiare e gli alti e bassi delle relazioni, cifra stilistica dell’arte fotografica di Elinor Carucci, “Midlife” è un documento viscerale, emotivamente carico ed onesto dell’esperienza di una donna che vive il cambiamento.
Koos Breukel – “Me We”
https://www.lensculture.com/kbreukel
Koos Breukel è uno dei più prolifici e apprezzati fotografi ritrattisti dei Paesi Bassi. Nel corso della sua carriera ha realizzato ritratti di decine di suoi colleghi fotografi, riconoscendoli come spiriti affini, fonte di ispirazione o amici. Tutto ciò trasmette una meravigliosa stima del mondo professionale verso Breukel “tra i fotografi”, compresi i “colleghi” locali e personaggi come Richard Avedon e Robert Frank.
“Me We” è, finora, l’opera magna di Koos Breukel, che riunisce le immagini dei primi 30 anni della sua carriera. L’opera racconta una storia di vita universale, ma molto personale: le fotografie raffigurano ed attraversano ogni fase della vita, dalla nascita alla morte; ne risulta sia un album di famiglia alternativo e universalistico un’agenda personale sullo sviluppo artistico di Koos Breukel. “Me We” è una dichiarazione sulla vita e una retrospettiva della carriera di uno dei più grandi ritrattisti dei nostri tempi.
Zed Nelson – “The Family”
https://www.zednelson.com/?TheFamily:18
Noto per progetti fotografici personali e a lungo termine che indagano intorno alla società contemporanea, Zed Nelson ha esposto alla Tate Britain, alla National Portrait Gallery e al V&A Museum nel Regno Unito. Dopo aver ottenuto importanti riconoscimenti come fotografo documentarista, grazie ai progetti realizzati in alcune delle aree più povere e difficili del mondo, Zed Nelson ha rivolto sempre più la sua attenzione alla società occidentale, adottando un approccio maggiormente concettuale per riflettere sulle questioni sociali attuali.
“The Family” vede la luce 25 anni fa, quando una coppia di amici chiede all’artista di posare per lui con il proprio bambino neonato; Zed Nelson ha l’idea scattare loro delle foto in time-lapse, dal momento della nascita del bambino e negli anni futuri, fino al compimento del progetto, e di pianificare gli scatti: la famiglia è stata fotografata sempre nella stessa data, sullo stesso sfondo, sotto la stessa luce. Ne risulta la descrizione visiva del miracolo della vita e della crescita.
Giulia Gatti – “Corazonada”
https://phmuseum.com/grants/shortlisted/52314
Giulia Gatti è un’artista italiana che da anni viaggia nel sud America, tra Perù, Bolivia, Patagonia e Messico, firmando progetti dedicati alla danza. Nel 2019 vince il primo premio “Portfolio sul Po” del circuito “Portfolio Italia 2019” e, l’anno successivo, ottiene il Premio Paresi con il progetto “Su mia madre tira vento”. Nel 2022 partecipa ai festival di fotografia di Ragusa e a Castelnuovo Fotografia. A settembre 2023 Sky Arte le dedicherà una puntata del programma “Le Fotografe”.
Nato da viaggi, ritorni e lunghe soste nell’istmo di Tehuantepec (Oaxaca) in Messico e reso possibile solo grazie alla collaborazione intimista tra la fotografa e le donne ritratte, “Corazonada” racconta i corpi femminili accomunati da un desiderio di indipendenza, libertà e potenza, mossi dal desiderio di sovvertire gli scenari normativi disegnati dall’esterno. I corpi catturati dalla macchina fotografica di Giulia Gatti sono liberi nella realtà: si appropriano di elementi legati al potere, di simboli dell’erotismo, della caccia, del mistero. “Corazonada” gioca provocatoriamente con le tappe —naturali, culturali e normative — del corpo femminile.
Phil Toledano – “Another America”
https://www.instagram.com/p/CrGIs1quKRx/
Phillip Toledano, fotografo poliedrico di origine britannica, ritrova nelle tematiche socio-politiche la principale fonte di ispirazione per i suoi progetti e nella forma concettuale la migliore forma espressiva: secondo l’artista, tutto inizia con un’idea e l’idea determina l’esecuzione; di conseguenza, il suo lavoro varia rispetto al medium utilizzato, che può essere la fotografia, l’installazione, la scultura, la pittura e il video.