
(AGENPARL) – mar 04 luglio 2023 Lega Italiana Lotta ai tumori FVG
Sezione Pordenonese
Comunicato Stampa
Pordenone, 4 Luglio 2023
La Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori – associazione Pordenonese collabora con le Istituzioni Sanitarie della Provincia per la prevenzione oncologica
La Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori (LILT) è un ente pubblico senza fini di lucro su base associativa con sede a Roma. È stato istituito più di 100 anni fa e oggi è vigilato dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Economia e Finanza. «La LILT – spiega il presidente della sezione pordenonese Antonino Carbone – attraverso le sue articolazioni territoriali ha il compito di diffondere la “cultura della prevenzione” come metodo di vita. In accordo al suo statuto, le associazioni provinciali si occupano di prevenzione oncologica attraverso interventi di carattere informativo e scientifico sulla prevenzione primaria dei tumori, in particolare su come conoscere ed evitare i fattori di rischio ambientali chimici, fisici e biologici, oltre a quelli legati all’alimentazione e ad errati stili di vita, in particolare tabagismo e abuso di alcool».
Inoltre la LILT si occupa anche della prevenzione secondaria che riguarda l’intercettazione clinica precoce di un processo tumorale. Questa attività è svolta in stretta collaborazione con i medici specialisti delle istituzioni sanitarie della Provincia quali il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, l’Azienda Sanitaria del Friuli Occidentale (ASFO) di Pordenone e la Casa di Cura San Giorgio di Pordenone, in collaborazione con l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia.
La LILT si dedica anche alle attività di prevenzione terziaria rivolta ai pazienti che non traggono più vantaggio dalle terapie oncologiche ma anche ai pazienti che non hanno più bisogno di cure sanitarie, ma che hanno bisogno di un reinserimento nella famiglia o nell’ambito sociale e lavorativo. Nel corso della pandemia legata all’infezione da SARS-COV-2 sono stati registrati e resi pubblici danni e criticità che hanno colpito il tessuto sociale negli aspetti lavorativi, comportamentali e psicologici. Infatti la prevenzione oncologica è stata forzatamente trascurata in quel periodo.
Nel 2021 è stato attivato presso le associazioni provinciali regionali della LILT e, in particolare, quella di Pordenone, un progetto di implementazione di prevenzione oncologica basata su una formale collaborazione fra le strutture sanitarie Pordenonesi e la LILT Pordenonese. Sono state individuate le aree specialistiche di maggiore interesse (prevenzione dei tumori della pelle, della mammella, della prostata, del colon-retto, della testa e del collo) ed il gruppo di professionisti volontariamente disponibili, sotto il coordinamento dei Direttori Sanitari delle tre Istituzioni Sanitarie del territorio provinciale, coinvolgendo strategicamente il Dipartimento di Prevenzione dell’ASFO. La sperimentazione è iniziata nell’Ottobre 2021 e le convenzioni fra la LILT e le Istituzioni sanitarie si sono susseguite dal 2021 al 2022.
Oggi si dà un primo resoconto della sperimentazione che ha avuto come target i militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Pordenone, siano essi in servizio, in congedo o loro famigliari. In particolare, da ottobre 2021 fino ad oggi, sono state effettuate visite mediche per la prevenzione senologica alle donne finanziere, visite mediche urologiche per la prevenzione del carcinoma della prostata a militari finanzieri in servizio e sono state effettuate diverse sedute di informazione scientifica sui fattori di rischio dei tumori della pelle, dei tumori al seno e dei tumori alla prostata.
All’incontro di quest’oggi sono intervenuti il presidente dell’ordine dei medici dott. Guido Lucchini, il prefetto Domenico Lione, l’assessore alle politiche sociali Guglielmina Cucci in rappresentanza dell’Amministrazione comunale e il presidente della LILT Pordenonese prof. Antonino Carbone.
L’assessore Cucci ha lodato l’impegno delle numerose associazioni socio-sanitarie che creano rete a favore del cittadino. «L’Amministrazione – ha aggiunto – supporta e sostiene iniziative come questa, capace di fondere sanità, prevenzione e screening. È necessario considerare la prevenzione come la migliore medicina, quella più efficace, inoltre questa convenzione pilota con la Guardia di Finanza è utile per intera società e ci auguriamo sia presto diffusa in altri contesti per il bene di sempre più cittadini».
Hanno portato la loro esperienza i rappresentanti delle istituzioni sanitarie del Partneriato Sanitario Provinciale: per il C.R.O. di Aviano il direttore generale dott.ssa Francesca Tosolini, per ASFO il direttore generale dott. Giuseppe Tonutti e per la Casa di Cura San Giorgio il direttore generale dott. Maurizio Sist. Inoltre è stata esposta dal col. Davide Cardia, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, l’esperienza pilota che ha coinvolto le donne e gli uomini del comando provinciale e i loro famigliari.
L’incontro ha contribuito a tracciare un primo bilancio dell’attività svolta, a confermare l’importanza dello screening e della formazione dei giovani su importanti fattori di rischio e a stabilire come estendere il progetto ad altri Corpi delle Forze Armate presenti in Provincia.