(AGENPARL) – gio 29 giugno 2023 “Già qualche giorno fa avevo lanciato l’allarme sulla discarica
di Roccasecca e sull’ipotetica acquisizione del sito da parte della SAF di Colfelice.
E siccome la SAF è di proprietà dei 91 Comuni della Provincia di Frosinone, avevo sottolineato come un’operazione di questo calibro, prima di ogni ipotetica trattativa, doveva preventivamente interessare proprio i sindaci, soci e proprietari della società, chiamati a decidere prima di tutto se ritengono opportuna la riapertura di quella discarica.
Ora, a parte che investire denaro su una discarica nel 2023 è come acquistare una macchina a carbone mentre gli altri viaggiano con l’elettrico, c’è tutto il tema della sostenibilità economica ed ambientale.
Del resto, al netto dei contenziosi pendenti che rendono incerte anche le autorizzazioni per l’esercizio dell’impianto, qualora la Saf intendesse chiudere l’operazione, i costi di acquisto, di realizzazione del sito che ad oggi non esiste e gli oneri economici ancora pendenti verso il comune di Roccasecca, il tutto per svariati milioni di euro, dovrebbero essere sostenuti dai concittadini di quei sindaci che ad oggi sembrerebbero all’oscuro di tutto.
Se la Provincia di Frosinone non ha ancora una discarica non è certo per colpa dei cittadini, ai quali non possiamo chiedere ulteriori sforzi economici in un momento di crisi come quello attuale’,
Poi c’è un’altra osservazione da fare.
La discarica di Roccasecca è stata ampliata prima della sua chiusura, anche in deroga alle normative ambientali, sempre per ragioni emergenziali.
È chiusa da due anni e mezzo e stranamente l’emergenza rifiuti non si è più verificata, nemmeno nella capitale, con un ciclo rifiuti che a livello regionale sembra addirittura in equilibrio.
E nello stesso tempo, nessuna delle province del Lazio, tutte prive di discarica tranne Viterbo, hanno avviato procedimenti per la loro realizzazione.
Detto ciò, anche sul piano politico, non comprendo l’esigenza e l’urgenza di realizzare ancora una volta in provincia di Frosinone una discarica, ancora una volta a Roccasecca all’interno di un sito quanto meno controverso, dove non ci sono praticamente più spazi e per il tramite di una operazione anche molto onerosa (già solo per il suo acquisto) quando in altri territori si sta spingendo per ottimizzare la differenziata e per costruire altra tipologia di impianti proprio per evitare di realizzare discariche.
Senza retropensieri ritengo che una società pubblica debba perseguire interessi diversi, mettersi alle spalle le problematiche anche emergenziali del passato e costruire un ciclo di rifiuti virtuoso, con impianti moderni dai quali trarre profitto senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini.
Questo ritorno al passato genera solo sospetti, dispendio di risorse e di energie e non aiuta il nostro territorio a crescere.
Ai cittadini del nostro territorio dico che come sempre a Roccasecca saremo vigili e che nel caso, faremo sentire ancora una volta la nostra voce”
Giuseppe Sacco – sindaco di Roccasecca
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