
(AGENPARL) – mar 27 giugno 2023 (ACON) Trieste, 27 giu – “Sulla fibromialgia le risposte da dare sono ancora tante, per questo abbiamo rivolto un’interrogazione articolata alla Giunta regionale”. Ad annunciarlo in una nota sono le consigliere regionali Rosaria Capozzi (M5S) e Manuela Celotti (Pd), le quali non si sono volute accontentare “di ricevere una risposta di poche righe dall’assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, sul delicato tema della cura dei pazienti con fibromialgia”. “Innanzitutto – commenta la Capozzi -, nonostante l’interrogazione della collega Celotti, che ringrazio per l’impegno dimostrato su questo tema, non sappiamo ancora perch? la Regione non abbia risposto alle richieste avanzate con posta elettronica certificata dall’associazione Cittadinanzattiva, e gi? il tema del perch? sia mancata la dovuta trasparenza ? importante da determinare. Ma ci? che l’assessore Riccardi non ha detto, ? che la legge regionale votata dall’Aula prevedeva lo stanziamento di 10mila euro l’anno e la Giunta Fedriga non ha utilizzato nemmeno i fondi regionali. Inutile, poi, chiedersi perch? non utilizzi nemmeno quelli messi a disposizioni dal Governo”. “L’assessore – aggiunge la consigliera Celotti – ha risposto che i fondi destinati al Friuli Venezia Giulia sono stati richiesti, ma non ha specificato in quale data, un elemento che fa la differenza visto che diverse altre Regioni hanno gi? ottenuto i finanziamenti e li hanno gi? girati alle Aziende sanitarie per avviare le attivit? previste. La sindrome fibromialgica ? una patologia che riguarda un numero molto alto di persone, soprattutto donne, e questa disattenzione nei confronti di un problema cos? diffuso ? molto grave, specie per una Regione che in passato si ? distinta per aver fatto dei passi anticipatori importanti rispetto al livello nazionale e alle altre Regioni” “Rimane infine da capire quando e come verr? attivato il registro dei pazienti di fibromialgia, che aiuterebbe famiglie, associazioni e gli operatori del settore a stabilire le pi? appropriate strategie di intervento. Spesso – conclude la dem – si parla di pazienti invisibili perch? il riconoscimento della malattia ? complicato e sta avendo un percorso tortuoso; l’attivazione del registro permetterebbe di portare alla luce tutte queste problematiche. Se la pandemia pu? aver rallentato il processo, adesso bisogna accelerare per raggiungere questo importante obiettivo”. ACON/COM/rcm 271017 GIU 23