
(AGENPARL) – lun 12 giugno 2023 *Il ruolo dell’economia del mare e delle ZES: Emiliano oggi a Taranto al
convegno di Confindustria *
Questa mattina, nella sala delle Muse del Circolo Ufficiali della Marina
Militare di Taranto, il presidente della Regione Puglia *Michele Emiliano*
è intervenuto al convegno dal titolo “Mezzogiorno, un hub strategico nel
Mediterraneo. Il ruolo dell'Economia del mare e delle ZES”, organizzato da
Confindustria.
“Taranto – ha detto Emiliano – è una delle città più importanti della
Puglia e sta diventando una delle capitali del Mezzogiorno. Quella che
stiamo osservando è una rivoluzione fatta col metodo pugliese, giorno per
giorno, una pietra dopo l’altra. Il lavoro da fare è durissimo perché
nessuno ci fa sconti o regali. Fortunatamente, in questa città c’è una
comunità di attori che nella ZES ha visto una proiezione di futuro. Questa
proiezione di futuro, noi la stiamo coltivando con intensità, aprendo la
discussione continuamente.”
Per la Regione Puglia è necessaria l’emanazione del Dpcm per la
riperimetrazione ZES, già predisposto dal governo Draghi, sul quale è stato
acquisito il parere della Conferenza Unificata il 12 ottobre 2022. Lo
schema di DPCM in materia di ZES e ZLS definisce, in particolare le
modalità per l’istituzione delle ZES e delle ZLS, la loro durata; i criteri
per l’identificazione e la delimitazione delle aree ZES e ZLS, le misure di
organizzazione e di funzionamento della ZES e della ZLS, le misure di
semplificazione applicabili alla ZES e alla ZLS.
Il ritardo nell’approvazione del DPCM rischia di far perdere alla Puglia
importanti investimenti esteri, in quanto il mancato avvio della procedura
che aggiorna e rivede le perimetrazioni delle aree ZES, includendo nuovi
lotti e particelle sulla base dell'effettivo interesse da parte di
potenziali investitori, aumenta sensibilmente il rischio che gli stessi,
prevalentemente esteri, decidano di investire altrove.
“Dobbiamo però dirci chiaramente – ha proseguito il presidente della
Regione – che ci sono una serie di problematiche, che non possiamo ridurre
a polemica politica, su cui dobbiamo dire le cose come stanno. In questo
momento, abbiamo 4700 imprese in Puglia che attendono l’assegnazione del
Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) a sostegno e a cofinanziamento dei Fondi
Strutturali Europei e abbiamo bisogno che il PNRR non sia paralizzato dalla
paura. Parliamo di 4 miliardi e mezzo di euro del Fondo di Sviluppo e
Coesione che devono completare il disegno complessivo dei Fondi europei.
Immaginate che abbiamo più richieste del necessario, tanto che, con il
governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, ho già avviato l’idea di
dar vita a una finanziaria regionale che acquisisca ulteriori finanziamenti
sul mercato privato da parte dei fondi di investimento, in aggiunta a
quelli statali ed europei. In questo periodo c'è una volontà di
investimento in Puglia che è smisurata. La prova è data dal fatto che le
major della consulenza aziendale e strategica stanno investendo in Puglia,
reclutando migliaia di ragazzi laureati nelle nostre università che devono
dare energia alla spinta economica che la Puglia sta vivendo. E in tutto
questo, non è possibile stare fermi da otto mesi col PNRR, non è possibile
non assegnare l’FSC e non è possibile bloccare il cofinanziamento dei Fondi
europei alle imprese, lasciando 4700 imprenditori nell’incertezza. Questa
cosa non è tollerabile.”
“Durante un’assemblea di Confindustria a Brindisi – ha continuato Emiliano
– ho chiesto apertamente al governo: se avete il timore di distribuire
l’FSC, che sono soldi italiani, perché avete paura che nel breve o nel
medio termine si determini un buco di bilancio e volete utilizzare quei
fondi per farvi fronte, ditelo chiaramente. Il ministro Fitto continua a
ripetere che il governo non è obbligato a distribuire il Fondo di Sviluppo
e Coesione, ma non è mai accaduto nella storia recente che il governo non
abbia distribuito alle regioni del sud – che ne hanno diritto nella parte
dell'80 % – il Fondo di Sviluppo e Coesione. Io sono convinto che si tratti
di un equivoco che potrebbe essere risolto dicendosi le cose come stanno”.
“Gli imprenditori qui riuniti – ha proseguito Emiliano – sono tra i
migliori che abbiamo al Mezzogiorno e anche oltre. Insomma: noi siamo in
campo e abbiamo bisogno non solo di qualche pallone giocabile, ma anche
dell'energia per aiutare il paese a migliorare. I risultati economici della
Puglia, come l’occupazione e il PIL, sono risultati positivi per l'Italia
anche in termini fiscali. La nostra regione ha ancora metà del reddito pro
capite della Lombardia, ma se superassimo le soglie tecniche e avessimo la
possibilità di dare maggiore apporto all'Italia, al di là del messaggio di
speranza che daremmo a tutto il Mezzogiorno, potremmo aumentare anche il
nostro prestigio e la nostra capacità di attrazione degli investimenti”.
Emiliano ha poi detto: “Mi aspetto che il governo, che non ha detto ancora
una parola sul nostro progetto per costituire la finanziaria regionale, ci
aiuti realizzarla e ci incoraggi in questa direzione perché si tratta di
ossigeno puro dato a tante imprese innovative in Puglia che sono ammirate
in tutto il mondo, a partire dalla Hydrogen Valley di Taranto che è una
rivoluzione green ma anche una rivoluzione competitiva del paese. Se a
Taranto noi riuscissimo a produrre acciaio senza inquinamento, potremmo
pretendere dall'Unione Europea che anche gli altri paesi che importano
acciaio in Europa abbiano gli stessi parametri di emissione.”
Con il presidente Emiliano è intervenuta anche Floriana Gallucci,
commissaria straordinaria del Governo della Zona Economica Speciale Jonica.
Ha moderato i lavori il giornalista David Parenzo.
Link immagini copertura:
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