
(AGENPARL) – sab 10 giugno 2023 Il questionario di profilatura
MiFID2 si arricchisce con
le preferenze
di sostenibilità
Cos’è il questionario di
profilatura MiFID2?
E a cosa serve?
Si tratta di un insieme di domande che la banca deve
sottoporre al cliente – come previsto dalla direttiva
MIFID2 – per conoscere la sua competenza ed
esperienza finanziaria, i suoi obiettivi di investimento
e la sua situazione finanziaria: tutte informazioni che
servono per individuare gli strumenti finanziari più
adeguati alle esigenze del cliente.
Cosa è cambiato nel questionario di profilatura?
Il questionario è stato integrato con una serie di
domande sulle eventuali preferenze del cliente verso
investimenti in attività attente allo sviluppo
sostenibile dell’ambiente, agli equilibri sociali e alle
buone prassi nel governo societario.
In particolare, le nuove domande servono a:
comprendere se il cliente abbia o meno
interesse per questo tipo di investimenti;
raccogliere eventuali ulteriori informazioni,
tra cui la tipologia di sostenibilità che
interessa maggiormente il cliente tra quelle
ambientali (E), sociali (S) e di buona
governance (G) e se, e in che misura, egli
intenda effettuare questi investimenti.
Quali aspetti riguardano
le preferenze di sostenibilità?
Le preferenze di sostenibilità riguardano l’interesse del cliente ad affiancare agli obiettivi finanziari (quali,
ad esempio, la protezione del capitale investito, la ricerca di un rendimento più o meno elevato, la durata
dei propri investimenti) anche obiettivi di investimento connessi alla sostenibilità. Dette preferenze
possono riguardare:
investimenti in attività che
investimenti in attività economiche
investimenti in attività selezionate
rispettano determinati requisiti di
che contribuiscono ad obiettivi
che possono produrre impatti sulla
tutela dell’ambiente stabiliti dalla
sociali (quali, ad esempio, la lotta
sostenibilità e sugli aspetti
“Tassonomia ambientale” (vedi
contro la disuguaglianza, la
connessi (quali, ad esempio, gli
box);
promozione della coesione sociale,
strumenti finanziari che investono
dell’integrazione sociale, delle
in attività che producono il minor
relazioni industriali, il sostegno alle
impatto in termini di emissioni di
comunità economicamente o
anidride carbonica).
socialmente svantaggiate);
Gli strumenti finanziari possono combinare tutte le tipologie di investimento sopra indicate. Ad esempio,
un fondo può investire in investimenti ecosostenibili e/o in investimenti sociali e/o sugli impatti di tali
attività sull’ambiente e sugli altri aspetti connessi alla sostenibilità.
E’ semplice rispondere alle
nuove domande del questionario?
Le banche sono costantemente impegnate a semplificare
e a rendere sempre più comprensibili le domande sulle
preferenze di sostenibilità della clientela. In ogni caso, il
personale delle banche è sempre disponibile per fornire
eventuali chiarimenti.
Quando verranno
sottoposte al cliente le
nuove domande sulle
preferenze di sostenibilità?
I clienti che a partire dal 2 agosto 2022 si sono
rivolti per la prima volta ad una banca per
effettuare investimenti hanno già trovato nel
questionario le nuove domande sulle preferenze di
sostenibilità.
Quelli che al 2 agosto 2022 avevano in corso
investimenti con la propria banca possono
rispondere alle nuove domande secondo le
tempistiche definite dalla singola banca o anche
prima quando lo desiderano.
Come incide in concreto il tema delle
preferenze di sostenibilità nella
relazione banca – cliente?
La banca fornisce informazioni sui singoli investimenti che consiglia al cliente e ne illustra le caratteristiche
anche in termini di rilevanza ai fini delle preferenze di sostenibilità, valutandone l’adeguatezza rispetto alle
preferenze espresse dal cliente stesso e rilasciando al cliente una dichiarazione nella quale è indicato e
motivato l’esito della valutazione di adeguatezza.
In prospettiva, ciò consentirà nel tempo di accrescere le conoscenze dei clienti circa gli investimenti con
caratteristiche di sostenibilità e creare una cultura sul tema.
Qualora l’operazione di investimento risulti adeguata alle caratteristiche finanziarie dell’investitore, ma non
coerente con le preferenze di sostenibilità espresse dal cliente e nessun altro strumento finanziario offerto
le soddisfi, la normativa consente al cliente di dare comunque corso all’operazione “adattando” le proprie
preferenze in relazione a quella singola operazione.
INVESTIMENTI SOSTENIBILI
Per investimento sostenibile si intende un investimento in un’attività economica che
contribuisce a un obiettivo ambientale (E) misurabile mediante indicatori concernenti
l’impiego di energia, l’impiego di energie rinnovabili, l’utilizzo di materie prime e di risorse
idriche e l’uso del suolo, la produzione di rifiuti, le emissioni di gas a effetto serra nonché
l’impatto sulla biodiversità e l’economia circolare o un investimento in un’attività economica
che contribuisce a un obiettivo sociale (S), in particolare un investimento che contribuisce
alla lotta contro la disuguaglianza, o che promuove la coesione sociale, l’integrazione sociale
e le relazioni industriali, o un investimento in capitale umano o in comunità economicamente
o socialmente svantaggiate a condizione che tali investimenti non arrechino un danno
significativo a nessuno di tali obiettivi e che le imprese che beneficiano di tali
investimenti rispettino prassi di buona governance (G), in particolare per quanto riguarda
strutture di gestione solide e rispettose delle relazioni con il personale, della remunerazione
del personale e degli obblighi fiscali.
La Tassonomia è la normativa europea che ha stabilito criteri dettagliati per individuare, in
modo analitico e sulla base di precisi parametri tecnici, le attività economiche che possono
considerarsi ecosostenibili, in quanto contribuiscono al raggiungimento di uno o più obiettivi
ambientali quali ad esempio: la mitigazione dei cambiamenti climatici, l’adattamento ai cambiamenti climatici, l’uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine, la transizione verso un’economia circolare, la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento e la
protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi e non arrecano danni significativi
agli obiettivi ambientali sopra riportati.
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TASSONOMIA AMBIENTALE