
(AGENPARL) – mar 06 giugno 2023 “*La democrazia fragile del XXI secolo”, l’intervento del presidente
Emiliano a Barletta per la giornata di studi in memoria di Alfredo Reichlin*
Oggi a Barletta si è tenuta una giornata di studi sul tema “La democrazia
fragile del XXI secolo”, organizzata dall'amministrazione comunale di
Barletta in collaborazione con l'Istituto Reichlin, a Palazzo Della Marra.
Durante la giornata di approfondimento sulla vita e l'attività
giornalistica e politica di Alfredo Reichlin è intervenuto il presidente
della Regione *Michele Emiliano*, in collegamento da Roma, a margine della
presentazione del libro “La democrazia nel XXI secolo. Riflessioni sui temi
di Alfredo Reichlin”, scritto dal presidente emerito della Corte
costituzionale *Giuliano Amato*. Durante il panel della mattina, moderato
dal giornalista Francesco Strippoli, presenti anche il sindaco di
Barletta *Cosimo
Cannito, *l'assessore alla Cultura del comune di Barletta *Oronzo Cilli *e
la Dirigente Sezione Tutela e Valorizzazione dei Patrimoni Culturali della
Regione Puglia *Anna Maria Candela. *
“Un'iniziativa che mira a ricordare una personalità che è patrimonio
dell'Italia intera, ma che la Puglia rivendica come un figlio speciale – ha
detto il *presidente Emiliano* – . Fu un uomo coraggioso sin da
giovanissimo, aderendo alla lotta di Resistenza a Roma. Ricordarlo qui oggi
a Barletta in una città martire della Resistenza è ovviamente un momento di
particolare commozione per chi, come me, crede che la Repubblica sia stata
forgiata nel fuoco della lotta di Resistenza, che ci consente oggi di
esprimere il nostro pensiero, di vivere in un Paese libero, che consente a
ciascuno di realizzare i propri sogni e di gestire il proprio spirito
critico senza limiti che non siano quelli del rispetto delle altre persone.
Alfredo Reichlin è stata una persona che ho avuto la fortuna di incontrare
più volte, una delle mie prime partecipazioni fisiche alla politica fu al
funerale di Enrico Berlinguer, di cui Reichlin era un collaboratore
strettissimo. Fu una persona che ha seguito l'evoluzione del Partito
Democratico in un partito che aveva confermato anche la propria fede
atlantica. Aveva immaginato di superare il blocco della democrazia italiana
con l'esclusione dei comunisti dal governo attraverso una strategia, quella
del compromesso storico, che è stata alla base di molte evoluzioni
successive, ma senza poter contare sui grandi partiti di massa per gestire
le inevitabili contraddizioni che sempre la politica pone ai principi e ai
valori di partenza. Alfredo Reichlin partecipa a quel processo di
trasformazione del Partito Comunista in un soggetto completamente staccato
dalla tradizione del partito sovietico, fino ad arrivare ad accettare
persino l'idea della fondazione del Partito Democratico con entusiasmo e
contribuendo alla scrittura del manifesto fondativo del partito. Alfredo è
venuto a Bari più volte, abbiamo avuto modo di confrontare le nostre
esperienze, quella piccola che stavo vivendo da sindaco di Bari e che sto
vivendo adesso da presidente della Regione, le difficoltà di immaginare la
sinistra al governo in città e regioni come la nostra nelle quali la
maggioranza politica dei cittadini non è schierata col centrosinistra”.
“Ci fu poi un altro momento di grande vicinanza con Alfredo Reichlin –
ricorda il *governatore Emiliano* – quando all'interno del Partito
Democratico si costituì una sorta di resistenza al progetto di riforma
costituzionale varato dal governo Renzi. Fu uno dei protagonisti di quella
vicenda, nella quale molti di noi non si ritrovavano in quella riforma
costituzionale. Il successo che il referendum del 4 dicembre ebbe per
contrastare quel progetto è un successo che si deve a lui come a tanti
altri protagonisti della sinistra italiana che convinsero l'opinione
pubblica a respingere quella prospettiva. Alfredo è stato un protagonista
garbato, gentile ma anche molto determinato, con una prospettiva e
un'accettazione del metodo riformista che egli visse da comunista. Un
esempio che noi continuiamo a seguire in Puglia con mezzi e talenti
individuali molto inferiori a quelli che mise a disposizione del Paese.
Seguo con grandissimo interesse il progetto di dar vita a un'istituzione
stabile che possa non solo ricordare l'opera e il ruolo politico di Alfredo
Reichlin, ma in particolare che possa restituire alla sinistra europea
almeno la capacità di parlare sulle grandi questioni. Ci auguriamo che la
Puglia possa continuare a fare sintesi per evitare che una certa idea della
politica che oggi nel nostro Paese sembra egemone possa continuare a