(AGENPARL) - Roma, 14 Ottobre 2023(AGENPARL) – sab 14 ottobre 2023 Buongiorno a tutti voi,
Autorità, Ministri, Giovani imprenditrici e Giovani imprenditori, cari Amici,
Sono estremamente onorato di darvi il benvenuto a questa seconda
giornata del 38esimo Convegno di Capri.
Il mio è un ruolo IMPORTANTE, IMPEGNATIVO…ricco di
RESPONSABILITÀ.
E mi rivolgo in particolare a tutti coloro che, come me, fanno impresa al
INIZIO subito da un dato significativo:
Sono circa 160 mila le imprese guidate da giovani attive nel
Mezzogiorno.
Quasi il 40% del dato nazionale.
Il Sud è presente, il Sud c’è.
Dopo aver letto questo dato, come non credere nei giovani imprenditori
che fanno impresa nel Mezzogiorno e in tutta Italia?
Chi può caricarsi la responsabilità di infrangere i nostri sogni?
Quello che mi emoziona non è parlare ad una platea così importante.
Il che sicuramente mi inorgoglisce,
quanto rappresentare i sogni di tutti NOI giovani imprenditori.
Giovani che hanno scelto di continuare a credere nel Sud.
Che hanno scelto di scommettere su un territorio ancora troppo carico di
CONTRADDIZIONI.
Questo mi rende FIERO: essere un imprenditore del Sud!
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I giovani imprenditori del Mezzogiorno hanno i volti delle persone che
vedete qui oggi.
Persone che rientrano nell’ identikit di Schùmpeter per il quale:
“L’imprenditore è leader. Leader di innovazione. Non semplice
gestore del processo, ma vero e proprio creatore di nuove cornici
interpretative.
È colui che supera i limiti del possibile”.
Persone che nonostante le SFIDE di ogni giorno e le criticità oggettive
nel fare impresa al Sud, ne intercettano le OPPORTUNITA’.
Non si tratta di autocelebrazione, ma di un doveroso e sentito
riconoscimento a tutti I Giovani Imprenditori per il prezioso impegno.
Un Impegno che, a volte anche inconsapevolmente,
PORTIAMO avanti per l’affermazione di un SUD OPEROSO, CAPACE
E INTRAPRENDENTE.
—————–Non vorrei soffermarmi sulla solita narrazione del Mezzogiorno.
Una narrazione fatta dello spopolamento galoppante,
dei 700 mila abitanti persi nei soli ultimi 6 anni,
dei numeri record della povertà educativa,
o dello spaventoso dato relativo all’occupazione femminile che inchioda
il Sud a un misero 28,9 per cento.
SONO testimone- come tutti coloro che hanno stabilimenti nelle varie
aree dell’Italia e all’estero – che esistono SOSTANZIALI differenze tra
Italia ed Europa, tra fare impresa al Nord e al Sud.
Ma nonostante tutto, SI’, noi vogliamo continuare a credere e
investire nello sviluppo del Mezzogiorno!
Ed è per questo che mi piacerebbe parlarvi di chi fa impresa in questa
parte del Paese.
Di chi ha continuato a investire anche negli anni bui del Covid.
DUE DATI TRA TUTTI:
– Il tasso di crescita degli investimenti in intelligenza artificiale,
per una volta ci avvicina all’Europa.
– Il 58 per cento delle imprese del Sud è pronto a investire in
digitale. Parliamo di sei punti in più della media nazionale.
E questo nonostante il clima di profonde incertezze.
E sono tanti gli esempi virtuosi.
Penso a quel Sud fatto di grandi eccellenze in settori a forte tasso di
innovazione.
Eccellenze come l’aeronautica e l’aerospazio, con stabilimenti come
quelli di Leonardo
il Polo di osservazione della Terra di Matera e l’ICT siciliano.
Penso all’insediamento della Apple Academy a Napoli, prima Academy
della Apple a livello europeo.
Penso anche a tutti gli attori dell’economia del Mare.
Filiere strategiche per il Mezzogiorno e per l’Italia.
Si tratta non solo di aziende, ma anche di filiere che raccontano un altro
Mezzogiorno.
E ci sono anche i settori tradizionali del tessile, della moda,
dell’abbigliamento e dell’arredo.
Settori in grado di esprimere il meglio del Made in Italy, che tanto
contribuisce al PIL italiano.
Penso ad esempio al distretto del MOBILE Imbottito della Murgia, o
quelli della moda e della sartoria in Campania e Puglia.
E, ancora, faccio riferimento alle eccellenze del nostro
AGROALIMENTARE e alla grande industria del TURISMO, una
straordinaria dote che ci mette a disposizione il patrimonio naturale,
culturale e paesaggistico.
Permettetemi di ricordare come Matera sia passata da essere la
“vergogna d’Italia” a Capitale Europea della Cultura.
E ancora, a quel Sud particolarmente performante nell’ambito della
PRODUZIONE ENERGETICA.
Soprattutto in considerazione delle potenzialità che esso può esprimere
quale hub energetico del Mediterraneo, come ha ribadito il nostro
Presidente Di Stefano nell’apertura dei lavori di ieri.
Una strategia che, al contempo, segnerebbe l’avvio di una nuova stagione
di protagonismo per il Mezzogiorno con una dimensione doppia di
competitività: di natura europea e mediterranea.
Nella mappa delle nuove ROTTE della GLOBALIZZAZIONE, che stiamo
osservando in questi due giorni,
Il nostro Sud trova una nuova centralità geopolitica.
E’ un’occasione straordinaria da non disperdere.
??? Sentiamo quindi, forte la sensazione di essere a un bivio:
1. cogliere la forza positiva delle CORRENTI per trasformarla in vitale
spinta all’innovazione e alla riconversione,
2. oppure esserne travolti?
??? Potremo davvero essere il Mezzogiorno ganglio del sistema
degli scambi internazionali se non saremo in grado di superare i
limiti di un Sud dei capoluoghi senza treni,
dell’alta velocità lumaca
e delle strade mulattiere al posto delle autostrade?
NON CI SONO DUBBI LA SCELTA VA FATTA OGGI!!!
—————-E il PNRR è una grande opportunità per costruire un Mezzogiorno
capace non solo di trattenere le nostre imprese, ma anche di attrarre
INVESTIMENTI da un lato e TALENTI dall’altro.
Perché anche questo è un problema.
Un amaro paradosso soprattutto al Sud è che sempre più spesso
manca il lavoro,
ma mancano anche i lavoratori.
Ma una risposta concreta all’annoso tema delle competenze c’è, esiste,
e siamo sicuri sia la strada giusta!
La formazione professionalizzante offerta degli ITS per migliorare i
livelli occupazionali, si è rivelata una strategia vincente, che ha raccolto
consensi da parte di tutti, imprenditori e istituzioni.
Dobbiamo lavorare tutti affinché gli ITS diventino ora un esempio di
successo a livello internazionale.
Il Sud sta tornando attrattivo agli occhi di tante imprese italiane e
straniere che cominciano a percepire il Sud come un’opportunità in
cui investire.
Questo avviene perché il Mezzogiorno sarà al centro delle nuove
Correnti di sviluppo.
Correnti che passano per le economie del mare per affermarsi a livello
internazionale.
Abbiamo, pertanto, apprezzato molto la proposta del nostro Presidente
Carlo Bonomi relativa all’istituzione di un Commissario ad hoc per
gli investimenti.
Dobbiamo tornare a orientare la bussola del Paese verso le coordinate
dello sviluppo economico industriale, partendo dal rilancio di filiere
strategiche come l’Automotive.
Sarà fondamentale arrivare alla definizione di un accordo di programma
con Stellantis che offra opportune garanzie agli stabilimenti italiani e
all’indotto, ricordando che esistono stabilimenti tra i più grandi e
tecnologici d’Europa come quello di Melfi.
Una leva strategica è sicuramente rappresentata dalla ZES unica per il
Mezzogiorno.
Altra straordinaria opportunità, a patto di non disperdere quanto di
buono fatto in precedenza e di non rallentare la macchina dei lavori.
Riteniamo inoltre fondamentale che si tenga conto delle differenti realtà
che ci sono all’interno del Mezzogiorno, caratterizzate da diversi livelli di
attrattività.
Con gap che incidono sulla competitività delle imprese che vanno
urgentemente sanati.
Conosco bene i nostri limiti e sono consapevole delle difficoltà, ma
ho voluto raccontare il bello del Mezzogiorno.
Di un Mezzogiorno che sa associare alla Velocità del cambiamento, la
capacità di adattamento.
Mi auguro di avervi trasportato in una corrente di positività.
Noi giovani siamo portatori sani di ORIGINALITÀ, di CREATIVITÀ, di
INSTANCABILE LAVORO:
prendiamoci il nostro futuro da perfetti protagonisti, per donarlo al
nostro Paese.
