
(AGENPARL) – dom 21 maggio 2023 Curia diocesana
Ufficio Stampa
COMUNICATO STAMPA
Chiusa la tre giorni per il sesto anniversario del Santuario della Spogliazione, sabato la presentazione dell’inedito libro su San Francesco di padre Autieri
IL CARDINALE YOU HEUNG SIK: “ALLARGHIAMO IL NOSTRO CUORE ALLA SOLIDARIETÀ VERSO TUTTI I FRATELLI”
L’omelia del prefetto del Dicastero per il clero: “Francesco e Carlo sono il miglior commento al Vangelo”
ASSISI – “La rivelazione del Risorto che ascende al Cielo culmina con il dono dell’Eucaristia, fonte e sorgente di tutta la vita cristiana. Vita cristiana, che trova il suo apice nell’amore per i fratelli, anche per i nemici. Ecco la vera fraternità, che ci rende capaci di allargare il nostro cuore alla solidarietà verso tutti i fratelli, soprattutto i più poveri!”. È uno dei passaggi dell’omelia della celebrazione eucaristica presieduta nella mattinata di domenica 21 maggio nella Chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione dal cardinale Lazarus You Heung-sik, Prefetto del Dicastero per il Clero con cui si è chiusa la tre giorni in occasione del sesto anniversario dell’inaugurazione del Santuario.
“L’Eucaristia – ha detto ancora il cardinale – trasforma veramente la nostra vita: questa profonda esperienza di vita interiore è propria dei Santi. È pertanto necessario riscoprire, alla loro scuola, il grande valore nascosto nell’Eucaristia, il suo potenziale di bellezza, la sua carica trasformante per la comunità. A leggere la storia ci aiutano loro, i Santi: Francesco, il Beato Carlo. Essi sono il miglior commento al Vangelo, i più fedeli interpreti della storia, di quel dialogo d’amore che lo Spirito intesse con il popolo di Dio, rinviandoci alla contemplazione dell’unico mistero di Cristo nato, morto, risorto, asceso al Padre e inviante lo Spirito, facendo nascere anche in noi il desiderio del Cielo”. E proprio il beato Carlo in tal senso può essere un esempio: “La devozione di Carlo all’Eucaristia non si limitava alla partecipazione alla Messa, ma si prolungava nell’adorazione davanti al tabernacolo. Trascorreva infatti in silenzio molto tempo in preghiera davanti al Santissimo Sacramento. Se ne stava in adorazione davanti a quel Gesù che tanto amava e dal quale si sentiva infinitamente amato e cercato”.