
(AGENPARL) – dom 14 maggio 2023 COMUNICATO STAMPA
SALUTE E AMIANTO: RIPARTIRE DALLA CAMPANIA LA
PROPOSTA DELL’OSSERVATORIO NAZIONALE AMIANTO
questo il titolo del convegno organizzato e che si è svolto sabato 13 maggio presso il Salone dei
Marmi a Salerno dall’Osservatorio Nazionale Amianto e dal suo presidente, l’avvocato
Ezio Bonanni.
In Campania l’amianto ha provocato, soltanto nel 2022, più di 600 decessi (100 per
mesotelioma, 200 per tumore polmonare, 300 per le altre patologie asbesto
correlate come tumori del tratto gastro-intestinale, asbestosi, ispessimenti pleurici, etc.), e
migliaia di nuovi malati, decine di migliaia i decessi per altri agenti cancerogeni.
Nella regione sono tante le attività economiche in cui negli anni i lavoratori sono stati esposti
all’amianto. Tra queste cemento-amianto, cantieristica navale, industria metallurgica,
edilizia, portualità e trasporto marittimo, rotabili ferroviari, trasporti terrestri e aerei,
riparazione e commercio di autoveicoli e ricambi, difesa militare, agricoltura e industria
tessile. Tra gli insediamenti produttivi a maggior rischio ricordiamo Eternit di Bagnoli per
l’industria del cemento-amianto (dismessa nel 1986), Italsider di Bagnoli per il settore
metallurgico, Fincantieri, SOFER di Pozzuoli, AVIS di Castellammare di Stabia,
Firema di Caserta e Grandi officine delle ex Ferrovie dello Stato di Santa Maria La
Bruna per la produzione e manutenzione di rotabili ferroviari.
Gli ultimi dati disponibili (2018), parlano di 3 nuovi siti industriali con amianto, di 85
edifici pubblici, 955 edifici privati e 3043 coperture in eternit. In totale 4000
strutture. Le bonifiche, però, sono ancora in ritardo. Altra forte criticità è la mancanza di
discariche destinate a ricevere materiali con amianto e di impianti di inertizzazione
dell’asbesto e l’inattività del Cor, il Centro operativo regionale che registra i casi di
mesotelioma.
Il vicepresidente della Regione Campania e assessore regionale all’Ambiente, On. Fulvio
Bonavitacola, sull’argomento ha dichiarato: “la bonifica delle strutture con elementi
costruttivi in amianto è da anni alla primaria attenzione dell’amministrazione regionale.
Nel 2018 abbiamo anche promosso un bando destinato ad enti e soggetti pubblici per
favorire la decontaminazione da amianto da edifici pubblici o di uso pubblico, come scuole,
strutture sanitarie, alloggi precari etc. Uno degli interventi più significativi in materia di
amianto riguarda la bonifica del sito EX ISOCHIMICA di Avellino, con un intervento che
quota circa 17 milioni di euro. Utilizzeremo il nuovo ciclo di fondi europei per dare un
ulteriore impulso agli interventi di decontaminazione da amianto in tutto il territorio
regionale”.
A seguire l’intervento dell’Assessore alle Politiche sociali e giovanili del Comune di Salerno,
Paola De Roberto che ha evidenziato che “il problema amianto a 30 anni dall’entrata in
vigore della legge che lo ha messo al mando, risulta essere ancora, purtroppo, un grave
problema, soprattutto per la salute, in quanto le patologie gravi ad esso correlate, tra cui in
particolare il mesotelioma, si manifestano dopo molti anni dall’esposizione. Quindi non
dobbiamo abbassare la guardia e combattere. Ben vengano sistemi di monitoraggio che
mantengano un faro acceso sulle esposizioni e giornate studio come quella di oggi. Inoltre
sono ancora troppi gli edifici sia pubblici che privati che non sono stati bonificati. La
regione Campania ha investito tante risorse per la rimozione e smaltimento, ma c’è ancora
tanto da fare. È necessario anche un intervento nazionale che supporti anche le spese del
rifacimento delle coperture, per esempio”.
Sono intervenuti, inoltre, l’On. Piero De Luca, il Presidente emerito dell’Ordine degli
Avvocati, Americo Montera, e gli avvocati Marcello Mascolo, Marco Siniscalco e
Stefano Salimbene, che hanno fatto il punto sulla nuova giurisprudenza sul tema amianto.
È stata quindi la volta del segretario generale Asso.Impre.Di.A., Alberto Patruno che
ha dichiarato “La partecipazione a questo evento è un importante confronto tra Istituzioni,
Professionisti e Imprese. È necessario mantenere l’attenzione sul tema dell’amianto, per
individuare insieme come accelerare le bonifiche dall’ amianto delle varie strutture ed
edifici pubblici ancora presenti sul territorio. Infatti, i dati forniti da ISPRA non sono
incoraggianti: a livello nazionale ci sono dei dati aggregati che indicano circa 118.231
siti d’amianto intendendo con questo termine anche l’amianto naturale. Sempre a livello
nazionale, lo stato delle bonifiche dei siti di amianto di origine antropica è di
7.918 siti bonificati e 4.304 siti parziamente bonificati. Il censimento degli edifici
con presenza di amianto in Campania, il dato è del 2016 (Fonte Regione campania,
pubblicato nel sito del MASE). Risultano 1040 edifici, di questi almeno 72 sono
edifici pubblici (ho fatto un filtro nella colonna tipologia con “Uffici PA, Scuole di ogni
ordine e grado, Ospedali”)”.
Segue il professore di medicina legale dell’università degli Studi del Sannio –
Benevento, Giuseppe Vacchiano che ha rilevato che “il lavoratore, se esposto ad eventuali
condizioni di pericolo merita d’essere adeguatamente tutelato e, purtroppo, non sempre
questa tutela viene assicurata. Un tale impegno è però particolarmente difficile da
realizzare per i lavoratori esposti all’amianto in quanto la patologia amianto correlata è
particolarmente complessa, insidiosa, multiforme, cronologicamente non definibile. Occorre
pertanto potenziare non solo le misure di prevenzione, ma affiancare ad esse soprattutto
quelle di protezione dei lavoratori”.
L’Ona continua a lavorare anche per aggiornare la mappatura,
anche attraverso l’app: http://app.onanotiziarioamianto.it
Si può richiedere al link: https://www.osservatorioamianto.it/assistenza-legale/