(AGENPARL) – ven 14 aprile 2023 Comunicato Stampa | Chiusura Evento
FONDIMPRESA, REGINA: “NON C’È CRESCITA SENZA RISORSE ADEGUATAMENTE FORMATE”
MATTARELLA, “INVESTIMENTI IN FORMAZIONE RAPPRESENTANO CATALIZZATORE DI OPPORTUNITÀ”
CALDERONE, “RENDERE IL MERCATO DEL LAVORO PIÙ DINAMICO”
Roma – Il 12 e 13 aprile 2023, presso l’Auditorium della Tecnica di Confindustria, si è tenuto l’importante evento istituzionale “Il Lavoro al Centro. Innovare la Formazione Continua, Innovare il Paese nell’Anno Europeo delle Competenze”. L’iniziativa è stata organizzata da Fondimpresa, il principale Fondo Interprofessionale italiano con oltre 211.000 aziende aderenti e quasi 5 milioni di lavoratori, in collaborazione con l’Università degli Studi Guglielmo Marconi, il gruppo BFC Media (L’Espresso, Forbes), con l’Alto patrocinio del Parlamento Europeo ed il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
“Gli investimenti nella formazione rappresentano un importante catalizzatore di opportunità in mercati del lavoro in continua evoluzione”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Presidente di Fondimpresa, Aurelio Regina, in occasione del convegno.
“Il messaggio del Presidente Mattarella – ha commentato Regina – arriva in un momento in cui l’Italia e l’Europa stanno affrontando sfide significative nel campo del lavoro, tra cui la crescente digitalizzazione, l’automazione e la necessità di nuove competenze per affrontare le sfide ambientali e sociali. L’investimento nella formazione continua e nella formazione professionale è cruciale per garantire che i lavoratori possano adattarsi e prosperare in questo scenario in rapida evoluzione”.
Il Presidente di Fondimpresa, Aurelio Regina, ha espresso “gratitudine per il sostegno del Presidente Mattarella” e ha ribadito l’impegno dell’organizzazione a lavorare insieme a istituzioni, imprese e lavoratori per promuovere la formazione e l’innovazione, migliorando così la competitività e la qualità del lavoro in Italia.
L’EVENTO
L’evento si è articolato in due giornate, con l’obiettivo di offrire un’analisi completa sul futuro del lavoro e celebrare l’Anno Europeo delle Competenze. Nel corso della prima giornata, rappresentanti istituzionali, esperti, intellettuali, imprenditori e lavoratori hanno condiviso riflessioni sulle principali trasformazioni produttive e cambiamenti professionali attuali, nonché sulle sfide e opportunità emergenti. La seconda giornata è stata dedicata all’incontro tra le Parti Sociali e la Politica, nel corso della quale sono state discusse possibili innovazioni riguardanti le regole che guidano l’azione dei Fondi Interprofessionali e la normativa relativa alla Formazione Continua, con particolare attenzione agli Aiuti di Stato e alla certificazione e trasparenza delle competenze.
“La discussione sul futuro delle competenze e del lavoro, dati gli imponenti processi di trasformazione tecnologica che caratterizzano la nostra epoca, genera interrogativi e curiosità: è giusto che sia così, perché il lavoro non è solo mezzo di sostentamento, ma soprattutto fattore di integrazione sociale e forma fondamentale di espressione della persona”. Con queste parole Annamaria Trovò, Vicepresidente di Fondimpresa, ha aperto il convegno, aggiungendo che “C’è chi prevede un futuro in cui l’automazione porterà a disoccupazione e precarietà. Altri invece, come noi di Fondimpresa, pensano che l’innovazione tecnologica produrrà crescita e nuovo lavoro, com’è accaduto con la rivoluzione industriale”.
Fondimpresa, ha chiarito la Vicepresidente, è convinta che il futuro del lavoro non dipenda soltanto dalla tecnologia, ma da quanto la società sarà in grado di accogliere l’innovazione, in un contesto come quello lavorativo, storicamente da sempre caratterizzato dai cambiamenti.
Inoltre, il Fondo ha richiesto alle autorità europee e nazionali di eliminare il finanziamento alla formazione continua dall’elenco degli aiuti di Stato. Questa mossa contribuirebbe a prevenire il pericolo che le aziende rinuncino a tale formazione, mettendo a rischio un emergente “diritto individuale alla formazione continua” che, secondo il Fondo, dovrebbe essere invece sostenuto e salvaguardato attraverso un’adeguata azione legislativa.
La seconda giornata, focalizzata sul dialogo istituzionale, è iniziata con l’intervento del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, che ha sottolineato – di fronte ai rapidi e significativi cambiamenti nel panorama lavorativo attuale – la necessità di un impegno determinato nel garantire percorsi formativi nuovi, diffusi e più efficaci per i lavoratori. Il Ministro ha espresso il suo accordo con i Fondi Interprofessionali su questo impegno, chiedendo loro di unire le forze e offrendo il massimo supporto per raggiungere obiettivi concreti nel prossimo futuro.
“Dobbiamo rendere il mercato del lavoro più dinamico e, soprattutto, dare alle imprese quelle professionalità e figure professionali di cui hanno bisogno in questo momento. La condizione è favorevole: al momento, abbiamo una grande quantità di posti di lavoro disponibili, mentre le figure professionali dei lavoratori necessarie sono difficili da trovare” ha dichiarato il Ministro, aggiungendo che “La proposta di Fondimpresa di rimuovere la formazione dagli aiuti di Stato va in questa direzione, ed è per questo che mi trovo favorevole.”
Le questioni fondamentali affrontate riguardano la riduzione del divario del 10% tra l’occupazione maschile e femminile, l’integrazione nel mercato del lavoro dei milioni di giovani che ancora non lavorano né ricevono formazione e l’attenzione alla semplificazione normativa, iniziando con la revisione dei tre livelli di apprendistato, che devono essere valorizzati e riprogettati per garantire un’effettiva formazione professionale.
“In questi due giorni – ha detto Regina – abbiamo proiettato lo sguardo verso il futuro, delineando un percorso da seguire, senza mai dimenticare le nostre radici e tenendo presente i 19 anni di impegno nel campo della formazione continua, 19 anni di ‘osservatorio privilegiato’ sulle esigenze reali del nostro Paese”. Il Presidente di Fondimpresa ha evidenziato il fenomeno del mismatch italiano, con una crescente domanda di competenze digitali e green. Ha dichiarato: “Non c’è crescita senza risorse adeguatamente formate che siano in grado di progettare il cambiamento, gestirlo ed operare in modo efficace ed efficiente all’interno del processo”.
Regina ha poi elencato tre punti fondamentali per “liberare le competenze”: 1) creare una cultura della formazione, premiando le aziende che investono in formazione virtuosa; 2) superare vincoli normativi e burocratici anacronistici, chiedendo alle istituzioni europee di escludere la formazione dal novero degli aiuti di stato; 3) garantire regole certe ed uguali per tutti i fondi interprofessionali, in collaborazione con il Ministro.
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Chiara Freschi
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