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Comunicazioni dall’Azienda Usl Toscana nord ovest
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Ok della Conferenza dei sindaci della zona Apuana alla riorganizzazione del 118
Massa Carrara, 30 marzo 2023 – La conferenza dei sindaci della Zona Apuana nella sua seduta di martedì 28 marzo ha condiviso, dando riscontro positivo, il piano di riorganizzazione del 118, che prevede la presenza una rete di mezzi di soccorso in grado di garantire, sulle 24 ore e 365 giorni all’anno, un soccorso qualificato e in linea con le esigenze del territorio.
Anche per Massa Carrara la rimodulazione del 118 seguirà le linee di indirizzo della delibera regionale 1424/2022 e la proposta presentata dall’Asl in assemblea, che ha avuto il nulla osta dai sindaci della zona Apuana, permetterà di potenziare il servizio.
Saranno infatti costantemente disponibili (H24) in questo ambito un’automedica con medico e infermiere a Massa, un’automedica con medico e infermiere a Carrara e un’ambulanza con personale infermieristico a Carrara, sempre sulle 24 ore (rispetto alle 12 ore garantite fino ad oggi).
Resteranno, inoltre, 5 ambulanze con soccorritori di livello avanzato delle associazioni di volontariato (H24), di cui 3 a Massa e 2 a Carrara.
“La nuova organizzazione presenta evidenti punti di forza – afferma il responsabile dell’area aziendale 118 Andrea Nicolini – e mi riferisco in particolare alla realizzazione di una rete di soccorso integrata e differenziata su tre livelli: automedica, ambulanza infermieristica e ambulanza con soccorritori di livello avanzato”.
“Un ulteriore punto di forza – prosegue Nicolini – riguarda l’utilizzo degli infermieri che, grazie a protocolli scientificamente validati, sono in grado di portare a termine adeguatamente la maggior parte degli interventi di emergenza.
Ricordo ancora che, rispetto all’ambulanza con il solo medico a bordo, l’automedica garantisce nei soccorsi più complicati la presenza di un’equipe sanitaria (medico e infermiere) direttamente sul luogo dell’intervento, una situazione che di fatto replica sul territorio le competenze ospedaliere. Penso nello specifico alle patologie tempo-dipendenti quali l’arresto cardiaco, l’infarto miocardico, l’ictus e il politrauma”.
La direttrice generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest Maria Letizia Casani, dopo l’accordo raggiunto anche con gli amministratori locali di Massa Carrara, si dichiara soddisfatta per il risultato conseguito:
“Si tratta di un passo importante verso un modello organizzativo più capillare della rete dell’emergenza. Il passaggio con la conferenza dei sindaci si inserisce in percorso all’insegna della condivisione e della partecipazione con tutti i portatori d’interesse aziendali (stakeholder). Proprio per l’importanza che la riforma avrà sull’intero sistema, abbiamo fin da subito costituito un gruppo di lavoro aziendale specifico sull’emergenza urgenza, come indicato dalla Regione Toscana, e portato avanti un percorso di confronto sui territori.
Come avevamo programmato, infatti, nel mese di febbraio si sono svolti gli incontri nei singoli ambiti, a cui hanno partecipato i responsabili di zona aziendali e i componenti delle associazioni di volontariato e Croce Rossa che fanno parte dei tavoli locali.
La bozza di piano, con le proposte tecniche specifiche che sono emerse dai tavoli territoriali con le associazioni di volontariato, è stata poi oggetto di confronto con le Conferenze zonali dei sindaci, che svolgono un ruolo fondamentale in questo percorso”.
“La riforma – conclude la direttrice generale – si pone l’obiettivo di ridisegnare una sanità in grado di tenere conto delle mutate necessità dei cittadini e delle diverse esigenze dei singoli territori, rendendo il sistema più funzionale e in linea con i tempi. Lo stile partecipativo che stiamo mettendo in atto ci permetterà di rendere protagonisti in questa necessaria rimodulazione anche i nostri professionisti”.
“L’adeguamento del sistema – sottolineano i rappresentanti degli enti del volontariato e della CRI – è necessario alla luce del livello formativo e tecnologico raggiunto nell’emergenza urgenza. Ma ancora oggi il ruolo e l’impegno del volontariato restano strategici perché consentono con il dovuto processo partecipativo di fornire un soccorso sempre più capillare ed efficiente”.
Il confronto è essenziale e tutti i soggetti coinvolti nella riforma del sistema devono avere pari dignità. Confermiamo la nostra disponibilità e sottolineiamo ancora una volta la centralità del volontariato, che è tuttora un autentico motore del soccorso sanitario nella nostra regione».
Nel corso della seduta della conferenza dei sindaci del 28 marzo è stata analizzata anche la questione della continuità assistenziale (ex guardia medica), con una presentazione del nuovo modello proposto dalla Asl. E’ stata in questo caso una discussione preliminare e interlocutoria: nessun taglio quindi, ma una proposta da approfondire in un ulteriore incontro che verrà convocato a breve, con la necessità di definire insieme ai sindaci anche un nuovo modello organizzativo in cui reimpiegare le risorse della continuità assistenziale e la distribuzione nelle singole sedi territoriali.
(sdg)

