(AGENPARL) – lun 13 marzo 2023 GIUSTIZIA, D’ORSO (M5S): DDL GOVERNO SU PROCEDIBILITA’ E’ AUTENTICA OCCASIONE MANCATA
ROMA, 13 marzo – “Condividiamo la finalità di questo provvedimento, il cui articolo 1 è tra l’altro fotocopia della proposta di legge a prima firma del nostro senatore Roberto Scarpinato, che ha da subito colto le gravi criticità del decreto legislativo Cartabia, che ha scaricato sulle spalle delle vittime l’onere di rendere perseguibili alcuni reati delicatissimi. Ma purtroppo constatiamo di essere di fronte ad una autentica occasione mancata. Il Movimento 5 Stelle aveva compiuto un ulteriore passo alla Camera, presentando prima una proposta di legge e poi degli emendamenti a questo disegno di legge governativo, per correggere tutte le storture della legge Cartabia. Quest’ultima è frutto di decisioni esclusivamente politiche, che nulla c’entrano con la necessità di velocizzare la durata dei processi o di ridurre l’arretrato. Procedere in via prioritaria con una denegata giustizia, con l’aumento di previsioni di impunità, è stata una scelta di forze politiche che si riempiono la bocca di tutela delle vittime e di certezza della pena, ma poi puntano ad una depenalizzazione mascherata, a vantaggio di colletti bianchi e non solo. Bocciando tutti i nostri emendamenti governo e maggioranza fanno un torto ai cittadini, non a noi. Tutti ricordiamo le parole forti di Lega e Fdi contro i furti, le violazioni di domicilio, le violenze, i reati contro le donne. Oggi dimostrano invece di venire meno ai loro impegni e proclami. Le loro chiacchiere sono volate via col vento alla prima prova di governo”.
Testo Allegato: COMUNICATO Torino, 13 marzo 2023 Qualit dellaria in Piemonte trend in miglioramento grazie alle misure regionali e agli investimenti strutturali in corso che superano i 352 milioni di euro Lassessore Marnati Gli investimenti stanno portando a risultati importanti. Continueremo a lavorare per raggiungere obiettivi pi sfidanti In premessa, per quanto riguarda le polveri sottili (PM10) i valori misurati nel 2022, nonostante le condizioni meteorologiche che non hanno favorito la dispersione degli inquinanti, si evidenzia che nella media annua il valore limite non stato superato in nessuna stazione delle reti di monitoraggio regionale e si tratta del quinto anno consecutivo nel quale questo limite rispettato su tutto il territorio regionale. La Regione Piemonte ha sottolineato lassessore allAmbiente Matteo Marnati sta investendo pi di 352 milioni di euro in misure, ancora in essere o appena chiuse, destinate al miglioramento della qualit dellaria e della decarbonizzazione. Tra queste la rottamazione dei veicoli vecchi e pi inquinanti, la riduzione, destinata allagricoltura, dellammoniaca in atmosfera, lefficientamento energetico e lutilizzo delle energie da fonte rinnovabile nelle imprese, lincentivazione dellutilizzo del trasporto pubblico locale per i lavoratori. E ancora un programma di interventi negli ambiti urbani con nuove forme di mobilit sostenibile e la sostituzione delle caldaie a biomassa legnosa, senza dimenticare la produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse. A queste misure se ne aggiungeranno molte nel corso dellanno. Questi interventi strutturali ha concluso Marnati – hanno portato un netto miglioramento del quadro generale rispetto agli ultimi diciannove anni. In sintesi, per quanto riguarda le concentrazioni medie annue di PM10, PM2,5 e biossido di azoto, il confronto con la serie storica evidenzia sul lungo periodo, nellarco di tempo dal 2003 al 2022, conferma il trend di miglioramento che ha accompagnato le politiche di riduzione delle emissioni messe in atto dalla Regione e dai Comuni. Tuttavia, continuano ad essere evidenti, per il PM10, le criticit rappresentate dai superamenti giornalieri con superamenti del valore limite per la concentrazione media giornaliera in diverse aree urbane localizzate prevalentemente nella Citt Metropolitana di Torino, ad Alessandria e Asti sottolinea il direttore generale di Arpa Piemonte Secondo Barbero – viene invece rispettato il valore limite annuale sia per il PM10 che per il PM2.5. Per il biossido dazoto in una sola stazione non si rispettato il valore limite su base annuale previsto dalla normativa, quella di Torino Rebaudengo, mentre non vi sono criticit per il rispetto del valore limite su base oraria. Nel dettaglio, per quanto riguarda il PM10, il valore limite della concentrazione media annuale (40 microgrammi per metro cubo) nel 2022 non stato superato in nessuna stazione della rete regionale. Solo nella stazione di Torino Grassi stato raggiunto, ma non superato, il valore limite di 40 microgrammi al metro cubo mostrando un andamento decrescente. Per il PM2,5, nel 2022, come nei quattro anni precedenti, non sono stati registrati superamenti del valore limite e le concentrazioni sono, in generale, di poco superiori a quelle del 2021 ma in linea con il 2020. Nel confronto con la serie storica, che prende in considerazione il periodo 2010 2022 si osserva un trend decrescente che appare stabilizzato a partire dal 2018, anno dal quale ogni stazione ha rispettato il valore limite, nonostante gli anni sfavorevoli per il numero di piogge cadute. Per quanto riguarda la concentrazione media annua del biossido di azoto, inquinante che deriva principalmente dal traffico veicolare, il valore limite, fissato in 40 microgrammi per metro cubo, stato rispettato in tutte le stazioni della rete regionale ad eccezione di quella di Torino Rebaudengo. Ma si evidenzia unimportante novit la stazione di Torino-Consolata, per la prima volta dal 2011, ha registrato nel 2022 un valore di concentrazione media annua inferiore al valore limite. In generale, nel 2022, si ha una lieve riduzione delle concentrazioni delle medie annue rispetto al biennio precedente. Per quanto riguarda lozono, tipico inquinante presente in atmosfera soprattutto nei mesi pi caldi dellanno, i valori sono stati superati su quasi tutto il territorio piemontese in quanto un inquinante legato alle temperature elevate, come quelle registrate la scorsa estate. Per quanto riguarda i primi mesi del 2023, se si raffronta il periodo che va dal 1 gennaio al 13 marzo, ovvero quello statisticamente pi critico, si registra, rispetto allo stesso periodo del 2022, una diminuzione di tutti e tre gli inquinanti (PM10, PM2,5 e Biossido dazoto). In allegato le slide presentate nel corso della conferenza stampa f7GLg@wRVJ rOF mHa,WPb88iEpF11Z8_o-,5(8z_6kg-n-YhE JIFqVaLYbY7TjR.@@92puTYSOtM Uryyp(800VGrTGFZYGIKhK4
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