
(AGENPARL) – gio 02 marzo 2023 OLIMPIADI CULTURA E TALENTO: BATTILOCCHIO (FI), “TORNA SFIDA DI AMICIZIA, CULTURA, MERITO E SANA COMPETIZIONE”
“Si terranno a partire da sabato le semifinali nazionali della XIVesima edizione delle ‘Olimpiadi della Cultura e del Talento’, il concorso studentesco di cui sono presidente onorario che vede ogni anno oltre 10.000 studenti partecipare. Le semifinali del Centro Nord si svolgeranno a Tarquinia sabato 4, le semifinali del Sud si svolgeranno ad Ercolano sabato 11. Queste cittadine saranno pacificamente invase da una marea colorata di studenti che gareggeranno in una sfida bellissima che vede un confronto all’insegna dell’amicizia, della cultura, del merito, del talento e della voglia di stare insieme. Dopo due anni di stop forzato dovuto al Covid, un grande desiderio d’incontro e di tornare alla normalità. Le finali si svolgeranno a Tolfa che si trasformerà in un campus all’aperto a disposizione delle squadre finaliste. Ai ragazzi partecipanti, ai docenti accompagnatori, ai valorosi volontari dello staff organizzazione, guidati da Luigi Di Martino il saluto grato di quest’Aula. Sarà un onore anche quest’anno alla Camera ospitare i Campioni d’Italia di questa XVIesima edizione. Buon vento, ragazzi!”. Lo ha dichiarato in Aula Alessandro Battilocchio, deputato di Forza Italia, al termine della seduta che ha posto in votazione il disegno di legge di conversione del decreto 5 gennaio 2023, n. 2, recante misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale (C. 908).
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Testo Allegato:
I COMMISSIONE/ VENERDÌ 3 MARZO LA SEDUTALa I commissione si riunisce venerdì 3 marzo nella sala del Consiglio comunale di Palazzo dei Priori, alle ore 8,30 in prima convocazione e alle ore 9,30 in seconda, per trattare il seguente argomento: Regolamento del Consiglio comunale: valutazione ipotesi di modifica dell’art. 16.III COMMISSIONE/ OK ALL’AVVIO DI UN PROCEDIMENTO DI VARIANTE AL PRG. APPROVATO ODG PER VELOCIZZARE L’INSTALLAZIONE DI BARRIERE FONOASSORBENTINel corso della seduta del 2 marzo della III commissione consiliare Urbanistica, presieduta da Cristiana Casaioli, sono state approvate le seguenti pratiche:- proposta per il Consiglio comunale n. 968 del 06/02/2023 avente come oggetto: Variante parziale al PRG parte strutturale e parte operativa ai sensi dell’art. 32, comma 6 L.R. n. 1/2015 e art. 8 del DPR n. 160/2010. Ditta: Perugia conglomerati S.R.L. – Presa d’atto dell’inadeguatezza delle previsioni dello strumento urbanistico generale. Avvio del procedimento unico di variante (12 favorevoli e un’astensione)- ordine del giorno presentato dalle consigliere Maria Cristina Morbello e Francesca Renda del gruppo consiliare Tesei Presidente per l’Umbria avente come oggetto: “Velocizzare l’installazione di barriere fonoassorbenti” (15 voti favorevoli).La prima pratica è stata illustrata dall’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia e dall’ingegnere Matteo Brachini (Unità operativa Edilizia privata e Suape).La ditta Perugia Conglomerati Srl ha presentato nel 2019 un’istanza Suap avente ad oggetto l’intervento edilizio per l’ampliamento di piazzali esterni al servizio dell’attività produttiva in via della Gomma a Balanzano. La richiesta è determinata da un incremento della produttività, per cui si rendono necessari siti di stoccaggio ulteriori rispetto a quelli esistenti e in aderenza all’impianto esistente.L’intervento proposto ricade in zona classificata come “fascia di igiene ambientale”, per le quali l’art. 105 del TUNA non consente l’insediamento di tale attività.Per l’intervento proposto sussiste la conformità ai criteri urbanistici e alle direttive stabiliti dal Consiglio comunale (delibera n. 59/2019) per un eventuale procedimento di variante urbanistica ai sensi del D.P.R. 160/2010 e art. 32 L.R. 1/2015, a condizione che si rispettino alcune prescrizioni (nella fattispecie: dovrà essere acquisito il parere Anas in quanto parte dell’intervento proposto ricade in fascia di rispetto stradale – Nodo di Perugia; l’eventuale variante al Prg sarà soggetta alla preventiva verifica di assoggettabilità Vas; i piazzali, esistenti e di progetto, dovranno essere adeguatamente schermati con idonea vegetazione perimetrale). Il progetto – si legge ancora nella proposta al Consiglio – risulta conforme alle norme in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza sul lavoro e l’ampliamento proposto è previsto in “fascia di igiene ambientale”, pertanto l’eventuale riclassificazione, non necessita di compensazione.Nel corso del procedimento sarà necessario acquisire il parere dell’Arpa Umbria, dell’Asl Umbria 1 e dell’Anas in quanto parte dell’intervento proposto ricade in fascia di rispetto stradale.La preconsiliare propone dunque al Consiglio di dare atto della inadeguatezza delle previsioni dello strumento urbanistico generale rispetto alle esigenze localizzative e dimensionali dell’impianto produttivo esistente per la realizzazione di nuovi piazzali in ampliamento e di esprimere parere favorevole sull’opportunità di avviare un procedimento unico di variante urbanistica, ai sensi dell’art. 8 del D.P.R. n. 160/2010 e dell’art. 32, commi 6 e 11, della L.R. n. 1/2015.Nello specifico, l’ingegnere Brachini ha spiegato che la variante non comporta aumento di volumetria. In base alle normative, la superficie può essere al massimo ampliata fino al 70% dell’esistente e nell’intervento proposto si resta largamente al di sotto di tale soglia. La zona, infine, non è sottoposta a vincolo.Francesco Zuccherini (Pd), aperto il dibattito, ha notato che l’atto interessa un’area industriale come quella di Balanzano dove già insistono importanti insediamenti produttivi. La richiesta dell’azienda appare del tutto legittima. Quanto alla proposta al Consiglio sottoposta all’esame della commissione, rappresenta un atto propedeutico all’avvio del procedimento che comporterà l’acquisizione dei pareri di tutti gli enti competenti, tra cui Anas (anche perché l’area potrebbe risultare di interesse per la costruzione del Nodo). Il consigliere ha escluso motivi di contrarietà rispetto all’atto, ma ha espresso la raccomandazione che si vigili affinché la prevista piantumazione di alberature sia debitamente effettuata.Anche Casaioli ha parlato di un atto “propedeutico” e dell’assenza di particolari criticità. Secondo Gino Puletti (Progetto Perugia) l’intervento è “innocuo” per il territorio perché sottoposto alla condizione della reversibilità, fermo restando che si dovrà espletare l’iter previsto dalle normative acquisendo tutti i necessari pareri. ***L’odg relativo alle barriere fonoassorbenti è stato illustrato dalla consigliera Morbello. Sentiti come ospiti l’ingegnere Lamberto Nicola Nibbi, responsabile della Struttura Territoriale Anas Umbria, e Luigi Ercolani, presidente del comitato “Chi salverà Ponte San Giovanni”.Con sentenza del 14 ottobre 2021 – ha detto Morbello illustrando l’atto – la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha stabilito che nei casi di grave inquinamento acustico viene leso il diritto al rispetto della vita privata e familiare, diritto che comprende l’inviolabilità del domicilio, nonché il diritto a godere della propria abitazione.La Corte di Strasburgo ha così accolto il ricorso presentato da alcuni cittadini polacchi (che lamentavano l’incremento del traffico, con aumento dell’inquinamento acustico e atmosferico, in una strada vicina alle loro abitazioni) e condannato lo Stato a risarcire i ricorrenti.La Corte ha analizzato tutti i profili fattuali della vicenda (rumore e fumi causati dai veicoli, i quali disturbavano in tutte le ore del giorno il godimento delle abitazioni, impedendo di aprire le finestre) ed ha accolto il ricorso ritenendo applicabile l’art. 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo che impone agli Stati di tutelare e, sopra ogni cosa, di non ledere il diritto al rispetto della vita privata.In sintesi, per non subire cause e sentenze di condanna, gli Stati europei, tra i quali l’Italia, debbono adottare ogni misura necessaria per limitare l’inquinamento acustico e atmosferico provocato dal traffico.Questo importante arresto della CEDU è stato seguito da numerosi giudici nazionali che hanno contribuito a valorizzare il diritto all’abitazione sancito dall’art. 8 della Convenzione.E’ notizia recente – sebbene la situazione sia nota da tempo – quella degli sforamenti di polveri sottili dovuti al traffico a Ponte San Giovanni, località che figura costantemente tra quelle umbre più inquinate dal punto di vista acustico e atmosferico.Ebbene, anche alla luce della predetta sentenza della Corte di Strasburgo, lo Stato italiano, con i suoi organi, ha l’obbligo di mettere in campo ogni misura per tutelare il diritto al rispetto della vita privata e il diritto al godimento dell’abitazione dei residenti di Ponte San Giovanni.Il Consiglio comunale è molto sensibile alle esigenze manifestate dai cittadini sul tema in discussione, ma nonostante gli atti approvati ad oggi Anas non ha ancora avviato i lavori di installazione delle barriere fonoassorbenti.Per questa ragione, l’atto impegna sindaco e giunta a sollecitare Anas al fine di velocizzare l’installazione delle barriere antirumore e pannelli fonoassorbenti lungo la superstrada nei pressi dei centri abitati di Ponte San Giovanni e Collestrada, nell’attesa dell’auspicata spedita realizzazione del Nodo di Perugia.Il consigliere Fabrizio Croce (IPP), in apertura, ha rilevato che sarebbe stato opportuno trattare insieme all’odg di Morbello e Renda un odg dell’opposizione che affronta lo stesso tema, più quello della riqualificazione del tratto stradale in oggetto e dell’adeguamento del guardrail e della segnaletica. In tal senso si sono espressi anche altri esponenti dell’opposizione. Casaioli ha affermato che l’atto richiamato sarà trattato in un’altra seduta.Ercolani ha ricordato che i cittadini di Ponte San Giovanni, Collestrada e Balanzano, in tutto una comunità di 20mila persone, soffrono quotidianamente la pressione del traffico della E45 e di quello che si riversa all’interno di tali zone rendendo la qualità della vita più scadente. Ha ringraziato Anas per il progetto che, nella prima fase, prevede la realizzazione del Nodino, cioè la variante Collestrada – Madonna del Piano e ha auspicato che si prosegua senz’altro fino all’ospedale e via Pievaiola. La qualità della vita dei cittadini, negli ambiti ricordati, è messa a repentaglio non solo dall’inquinamento atmosferico, ma anche dall’inquinamento acustico. Chi vive lungo tali direttrici non è libero di aprire le finestre nelle giornate primaverili ed estive perché il rumore arriva all’interno delle case. Occorre quindi realizzare prima possibile le grandi opere che ormai sono sui tavoli e ridare ai cittadini il diritto alla vita. Nibbi ha ricordato che nel 2013 Anas ha redatto un piano nazionale di risanamento acustico individuando interventi anche a Ponte San Giovanni. Tale piano non è mai stato finanziato. Anas, però, sta progettando l’adeguamento e il miglioramento dell’accessibilità alla città di Perugia con il raddoppio delle rampe di svincolo per chi viene da nord o dalla SS 75. In più, su richiesta di Regione e Comune, sta intervenendo conservando l’accesso su via Adriatica. Ciò comporterà un avvicinamento alle abitazioni della sede stradale per cui saranno inserite barriere antirumore. L’intervento aveva un finanziamento di manutenzione programmata ma servirà un ulteriore finanziamento. A breve sarà avviata una pre-conferenza di servizi dove amministrazioni e cittadini faranno richieste. Si sta verificando se fare ricorso alle nuove barriere Anas (sia di contenimento laterale sia antirumore). Anche nel caso dell’intervento del Nodino saranno previste barriere antirumore. Sulla tratta Perugia-Collestrada, inoltre, è previsto il rifacimento della pavimentazione (per un importo di circa 3,5 milioni) che sarà avviato in periodo estivo.Lorenzo Mattioni (Lega) ha detto di essere uno dei 20mila abitanti che risentono dei problemi legati al traffico e si è complimentato con Anas per gli investimenti che sta facendo sulle strade dell’Umbria, non solo nel tratto interessato e non solo per il Nodino.Anche Michele Cesaro (FI) ha ringraziato Anas per i lavori nel territorio che, al di là dei connessi disagi, rivela attenzione. Il consigliere ha anche ricordato che l’atto approvato in Consiglio meno di un anno fa a favore del Nodino aveva posto condizioni, come l’adeguamento degli svincoli. L’odg ora presentato dalle consigliere Morbello e Renda riguarda la necessità di installare in maniera rapida le barriere antirumore a Ponte San Giovanni e Collestrada ed è doveroso dare priorità alla realizzazione di tali opere. Cesaro ha poi auspicato che il finanziamento del Nodino diventi presto concreto; per andare incontro alle richieste degli abitanti si deve affrontare il tema delle barriere proprio nell’ambito di quel finanziamento. Bisogna comunque velocizzare l’installazione delle barriere, indipendentemente dai tempi di realizzazione del Nodino.Il consigliere Paolo Befani (FdI) ha sottolineato l’importanza dell’impegno assunto da Anas a non eliminare la rampa di accesso da via Adriatica e l’inizio dei lavori per le rampe entro quest’anno.Anche Elena Ranfa (Pd) ha ribadito che per installare le barriere fonoassorbenti non si possono aspettare i tempi di realizzazione dei grandi progetti. Già nel 2002 i cittadini si sono mobilitati per sottolineare un problema “urgente”, che sicuramente è rimasto tale considerato anche l’aumento di traffico degli ultimi decenni. Per questo più volte, nel corso del tempo, il gruppo Pd si è occupato della questione.Massimo Pici (Perugia civica) si è associato nell’auspicare una soluzione rapida.Erika Borghesi (Pd) ha rilevato che l’argomento è molto sentito da anni, anche alla luce dei dati sugli agenti inquinanti rilevati nelle zone interessate. Ha comunque espresso soddisfazione per il fatto che l’installazione delle barriere sia stata messa in cantiere e che Anas si sia assunta l’onere.Anche Francesca Tizi (M5S) ha sottolineato che l’urgenza di certi interventi è fuori discussione per esigenze di tutela del diritto alla salute e alla luce di statuizioni di livello sovranazionale. Per le barriere anti rumore bisogna quindi intervenire prima possibile a prescindere dal finanziamento e dalla realizzazione di un’opera più ampia.In chiusura, Morbello ha detto che, finché le barriere non saranno installate, ogni sollecitazione sarà lecita e doverosa. E’ dunque urgente reperire i finanziamenti necessari. Si potrebbe peraltro cogliere l’occasione per usare le barriere antirumore anche per produrre energia con pannelli fotovoltaici. L’energia così prodotta potrebbe essere usata anche per stazioni di ricarica di veicoli elettrici.