
(AGENPARL) – ven 10 febbraio 2023 COMUNICATO STAMPA
Il Numero Unico Europeo delle Emergenze è oggi operativo in 12 Regioni italiane, con 17 Centrali Uniche di Risposta (CUR) che garantiscono la copertura del servizio ad oltre 36 milioni di abitanti.
Tutte le chiamate sono localizzate; questa funzione, in particolare, certamente utile in città, risulta indispensabile per le chiamate provenienti da aree extra urbane dove risulta difficile fornire indicazioni precise e tempestive per essere raggiunti dai soccorsi. Proprio per garantire maggiore accuratezza in questi casi, dal 2022 l’Italia si è adeguata ai migliori standard tecnologici aggiungendo ai dati di localizzazione provenienti dalla rete telefonica quelli generati dallo smartphone.
Le CUR, inoltre, effettuano una rilevante azione di filtro delle chiamate improprie (non di emergenza) che garantisce agli enti di soccorso di ricevere esclusivamente quelle richieste che necessitano del loro intervento. È significativo evidenziare che il dato delle chiamate filtrate raggiunge il 52% del totale: ciò consente di liberare le centrali operative degli enti di pronto intervento da una significativa mole di lavoro, consentendo di concentrare le risorse sugli effettivi soccorsi richiesti.
In Italia, ogni chiamata di emergenza riceve normalmente una risposta entro sette secondi e, nel caso in cui il contatto con la centrale non avvenga per qualsivoglia ragione, l’utente viene immediatamente richiamato.
Per far comprendere le dimensioni del servizio assicurato è sufficiente evidenziare che, nel corso del 2022, le Centrali Uniche di Risposta operanti sul territorio hanno gestito quasi 20 milioni di telefonate assicurando la ricezione anche delle chiamate di emergenza generate direttamente dalle autovetture in caso di incidente automobilistico grazie al sistema e-Call. Nel 2022, le segnalazioni gestite con tale modalità sono state oltre 92.000 ma, grazie al contatto telefonico instaurato ogni volta dalla CUR, solo in 1840 casi, relativi ad incidenti reali, si è reso effettivamente necessario l’invio dei soccorsi.
Il modello di Numero Unico di Emergenza Europeo sviluppato in Italia, fortemente permeato da tecnologie sempre più sofisticate, messe gratuitamente al servizio della sicurezza dei cittadini, esprime una forte collaborazione istituzionale che vede il governo del sistema affidato ad una regia integrata tra Stato e Regioni.
Si tratta di un modello organizzativo che costituisce un unicum per complessità di composizione e vastità di impatto sulla sicurezza dei cittadini europei, che è riuscito a coniugare la storia pluridecennale dei numeri di pronto intervento con l’orizzonte di un servizio universale di livello europeo.
Roma, 10 febbraio 2023