(AGENPARL) – ven 10 febbraio 2023 Comune di Rimini
Ufficio Stampa
Rimini 10 febbraio 2023
comunicato stampa
“Nuovo mercato coperto, in consiglio comunale l’aggiornamento dell’iter per la realizzazione del progetto
E’ fissato all’11 aprile il termine del bando di gara per la concessione attraverso partnenariato pubblico privato della progettazione, realizzazione e gestione del nuovo mercatocoperto di Rimini. Ad aggiornare sull’avanzamento dell’iter del progetto è stato l’assessore alle attività economiche Juri Magrini, in risposta ad un’interrogazione presentata ieri sera in consiglio comunale dal consigliere Matteo Zoccarato (Lega).
La selezione dell’aggiudicatario della gara avverrà attraverso il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo. Il progetto definitivo che dovranno presentare i concorrenti comprende anche la realizzazione del mercato temporaneo, la struttura che ospiterà gli operatori del mercato durante i lavori di costruzione del nuovo mercato e che sorgerà su un’area individuata dall’Amministrazione.
“La proposta presentata dal proponente e approvata in Consiglio Comunale prevede che i costi per la realizzazione della struttura provvisoria siano completamente a carico dell’aggiudicatario, mentre il trasferimento spetti agli operatori ambulanti – ha spiegato l’assessore JuriMagrini – L’ipotesi a cui stiamo lavorando è quella di realizzare il mercato temporaneo nell’area del parcheggio vicino al cinema Settebello: con gli uffici stiamo facendo le opportune verifiche sul piano logistico, in particolare per l’organizzazione dell’ingresso e dell’uscita sia dei mezzi degli operatori commerciali sia dei clienti del mercato”.
Il cronoprogramma prevede quindi l’affidamento della concessione della progettazione e dell’esecuzione dei lavori per la primavera. Espletata la gara, si procederà alla definizione del progetto esecutivo che sarà sottoposto alla conferenza dei servizi per l’ottenimento dei pareri necessari. Il completamento dei lavori richiederà circa 24 mesi e i primi sei mesi saranno dedicati alla realizzazione del mercato temporaneo.
Nell’allestimento della struttura provvisoria “saranno garantite tutte le postazioni ad oggi assegnate in concessione – sottolinea l’assessore – e la distribuzione delle postazioni terrà conto dei diversi settori di collocazione, seguendo le disposizioni previste dal Regolamento comunale per la disciplina del commercio su aree pubbliche, come ad esempio l’anzianità di assegnazione del posteggio, di attività dell’azienda su area pubblica e di iscrizione dal Registro delle Imprese.
Rispetto invece alla struttura definitiva “è necessario attendere il progetto definitivo che sarà presentato dal vincitore del bando di gara. L’area mercatale dovrà comunque garantire la collocazione di tutti i concessionari attivi in quel momento e saranno ricollocati con le stesse procedure seguite per le assegnazioni nella struttura provvisoria. Eventuali nuovi spazi disponibili al momento del trasferimento saranno assegnati tramite procedura ad evidenza pubblica e sulla base del disciplinare presentato dal soggetto vincitore”.
Qualora qualche operatore ambulante decidesse di non trasferirsi nella struttura temporanea “non potrà avvalersi di alcuna priorità nel nuovo mercato coperto – spiega ancora Magrini in risposta al quesito del consigliere Zoccarato – in quanto la Legge regionale che disciplina il commercio su aree pubbliche dispone che la concessione debba essere revocata nel caso non si utilizzi il posteggio assegnato per più di quattro mesi in un anno, ad eccezione ovviamente di assenze per malattia. Pertanto, stando alle normative regionali vigenti, non è possibile per gli operatori mantenere la concessione del posteggio se questi non rimangono in attività”.
Rispetto invece ai canoni degli operatori, “come da proposta approvata in consiglio, la quota è composta da una parte che andrà a gestire le spese comuni e da una parte commerciale parametrata ai metri quadrati di concessione. Così come annunciato, ricordo che in sede di gara è stato inserito come criterio premiante, assegnando quindi un punteggio elevato, la riduzione percentuale delle tariffe applicate agli operatori sia per la nuova struttura sia per il mercato temporaneo”.
Il progetto del nuovo mercato coperto, per un investimento complessivo di 27 milioni di euro, prevede la demolizione dell’esistente fabbricato di via Castelfidardo e la ricostruzione sulla stessa area di un nuovo edificio con caratteristiche e dotazioni performanti e sostenibili, completamente antisismico, a energia quasi zero e dotato con tecnologie all’avanguardia, tra cui fotovoltaico integrato in copertura.
Il mercato si svilupperà su quattro livelli: il piano terra ospiterà i banchi di pescheria e ortofrutta, il supermercato e una zona dedicata alla somministrazione e vendita di cibi e bevande. Al secondo piano è previsto un punto di piccola ristorazione, mentre il primo piano sarà adibito in parte a spazi accessori necessari agli operatori del Mercato e in parte a funzioni pubbliche di uso del Comune (uffici per il Centro per l’Impiego), attraverso un finanziamento del Pnrr.
Il progetto comprende anche la valorizzazione del contesto, con la riqualificazione dell’area dell’ex convento San Francesco e la creazione di percorsi pedonali e di una nuova piazza.
Testo Allegato:
3378204254568580014859000Comando Provinciale Carabinieri di PerugiaCOMUNICATO STAMPAPERCEPIVANO ILLECITAMENTE IL REDDITO DI CITTADINANZA.I CARABINIERI DENUNCIANO DUE SOGGETTI. I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro a termine di attività d’indagine con la collaborazione dei militari della Stazione di Ponte Pattoli, hanno denunciato due conviventi, una donna, classe 1979 ed un uomo classe 1961, entrambi residenti a Perugia, per aver percepito illegittimamente il reddito di cittadinanza.Tutto ha inizio a seguito di una segnalazione da parte dei Carabinieri di Ponte Pattoli al Nucleo Ispettorato del Lavoro, avendo notato che i due, benchè avessero dichiarato di vivere in due abitazioni distinte, in realtà convivevano dal 2016. Questo è stato il primo campanello d’allarme che ha permesso di eseguire ulteriori accertamenti scoprendo che la donna, all’atto della presentazione della domanda del reddito di cittadinanza, aveva omesso di riferire circa il suo stato di detenzione, prima in carcere e poi ai domiciliari, per circa tre anni e di essere stata assunta come dipendente con un contratto a tempo determinato, percependo così indebitamente poco più di 9 mila euro.Stesso discorso per il 62enne che da maggio 2020 a ottobre 2021 e da dicembre dello stesso anno fino a gennaio 2023, ha percepito il reddito di cittadinanza per un importo complessivo di poco di 14 mila euro, indicendo in errore l’INPS dichiarando falsamente di vivere presso un domicilio che notoriamente a Perugia viene indicato dai senza tetto.