
(AGENPARL) – mar 03 ottobre 2023 Teatro Villa Belvedere – TVB
Comune di Mirano – Assessorato alla Cultura
MOLECOLE 2023/24
stagione di teatro indipendente
direzione artistica e organizzazione Farmacia Zooè
in collaborazione con Connessioni – Rete per la Ricerca Teatrale
domenica 15 ottobre 2023, ore 18.00
Gianmarco Busetto feat. Farmacia Zooè
LE VILLEGGIATURE – debutto
di e con Gianmarco Busetto
videoscene Marco Duse
tecnica Marco De Rossi, Alice Marchiori
progetto grafico Marina Renzi
drammaturgia Gianmarco Busetto, Marco Duse
consulenza drammaturgica Gabriella Montanari, Mirko Capozzoli
regia Gianmarco Busetto, Marco Duse
con il sostegno del Comune di Mirano – Assessorato alla Cultura
produzione Farmacia Zooè / Scene di Paglia, 2023
Le Villeggiature ricostruisce i gravi fatti accaduti nell’ospedale psichiatrico di Collegno
e a Villa Azzurra di Grugliasco (“il manicomio dei bambini”) a cavallo tra gli anni ‘60 e
‘70. Lo spettacolo si immerge nel clima teso degli Anni di Piombo, nelle vicende dei
malati, negli eccessi della scienza, e arriva a raccontare il processo al professor Giorgio
Coda, soprannominato “L’Elettricista”. Narrato da Gianmarco Busetto con gli interventi
multimediali di Marco Duse, Le Villeggiature riflette sul ruolo del malato nella società,
sugli effetti che la malattia ha su amici e familiari, e tocca il tema della giustizia
intesa come volontà di garantire a chiunque il rispetto dei diritti, sempre.
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domenica 19 novembre 2023
ore 16.00, 16.45, 17.30, 18.15, 19.00, 19.45, 20.30
Teatro del Lemming
DIONISO E PENTEO
massimo 7 spettatori per replica
Nelle Baccanti, Euripide mette in scena Dioniso, il dio del teatro, per riflettere sul
senso stesso della teatralità: il teatro, sotto il segno di Dioniso, è relazione, rito
collettivo e reciproco, il cui skopòs è giungere alla comunione e alla dispersione delle
soggettività, a favore di una osmosi col divino, col tutto. Di questo rito non c’è quasi
traccia nel teatro moderno. In questo lavoro del Teatro del Lemming, al teatro dionisiaco
viene contrapposto lo sguardo dello spettatore moderno, di cui Penteo è il perfetto
prototipo: Penteo guarda ma non partecipa, è distaccato, è voyeuristico. La tragedia di
Penteo ripropone così la tragedia della nostra cultura occidentale che è quella della
separazione, della dualità, del rifiuto della fusione, della comunione.
domenica 17 dicembre 2023, ore 18.00
Farmacia Zooè
di e con Marco Duse
regia e drammaturgia Gianmarco Busetto
liberamente tratto da Processo a Rolandina
di Marco Salvador (ed. Fernandel)
costumi Susanna Avanzi
assistenza tecnica Marco De Rossi, Alice Marchiori
cura dell’interpretazione Carola Minincleri Colussi
produzione Farmacia Zooè, 2021
La storia di Rolandina Roncaglia, nata maschio (Rolandino, con la O) in provincia di Padova
nel 1327, e trasferitasi a Venezia per vivere come femmina: Rolandina, con la A. Venditrice
di uova e prostituta, Rolandina attraversa il confine fra i generi maschile e femminile
compiendo un percorso che ancora oggi è oggetto di discriminazione, in una società in cui
il legame tra istituzioni civili e religiose è indissolubile, nonostante i proclami di
libertà e laicità. Il monologo usa riprese e proiezioni dal vivo per condensare,
nell’immagine di una rosa, la forza e la fatale fragilità di Rolandina Roncaglia.
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domenica 14 gennaio 2024, ore 18.00
Livello 4
con Marco Pasquale, Maria Perardi, Anna Peretto, Vittoria Rossino, Alessandro Sanmartin,
Leonardo Zaupa
suono e luci Angela Marangon
regia Alessandro Sanmartin
La vita è una cosa assurda. Minuscoli ma arroganti ci imbuchiamo alla festa dell’Universo.
Sottostiamo alla schiavitù del Tempo, continuamente sperando in una vita migliore. Passiamo
le giornate a ripetere le stesse azioni vuote e le stesse parole vane, chiedendoci ad ogni
silenzio se esista per noi un Destino. Tutto perché non sappiamo muoverci senza un senso.
Ed è questa ricerca di un senso a dannarci e salvarci, contemporaneamente. E se anche noi,
come Sisifo, imparassimo a gioire di questa assurdità? Condannati a un eterno ripetere, a
uno sforzo indicibile, a trasportare il nostro macigno fino in cima al monte per poi
vederlo ricadere a valle, a ricominciare da capo… È tutto qui? Amare, sudare e consumarsi.
Qual è lo scopo?
Forse nella concretezza del fare, nella presenza del corpo, nel lasciar scorrere.
Forse è la condanna di essere al mondo a dare senso al nostro essere al mondo.
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domenica 28 gennaio 2024, ore 18.00
per la Giornata della Memoria
Farmacia Zooè
9841/RUKELI
di e con Gianmarco Busetto
suoni Enrico Tavella
tecnica Marco Duse
grafiche Marina Renzi
regia Gianmarco Busetto, Enrico Tavella
produzione Farmacia Zooè, 2015
Spettacolo vincitore del Roma Fringe Festival 2016 e del San Diego Fringe Festival 2018
4 Premi Rostagno dell’Accademia dell’Antimafia e dei Diritti, Roma 2019
Finalista a Stazioni d’Emergenza Galleria Toledo, Napoli 2017
9841/Rukeli racconta la storia del pugile di origine sinti Johann Trollmann, detto Rukeli.
La vicenda umana e sportiva di un uomo che, da solo, ha osato sfidare la propaganda nazista
con uno dei gesti più eclatanti e meno noti della storia. Un atto d’amore, che si racconta
sotto la pelle tragica di un’Europa sfigurata. Lo spettacolo invita a una riflessione sulle
moderne forme di razzismo e pregiudizio, e sul rapporto che lega l’essere umano ai concetti
di dignità e di diversità. Un confronto tra ieri e oggi, per rintracciare le influenze del
passato nel nostro tempo presente.
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domenica 11 febbraio 2024, ore 18.00
per il Giorno del Ricordo
Farmacia Zooè
PASSI
di e con Marco De Rossi
drammaturgia e regia Gianmarco Busetto
regia tecnica Marco Duse
produzione Farmacia Zooè, 2020
Passi è la storia di Abdon Pamich, esule e profugo fiumano, campione italiano di marcia
alle Olimpiadi di Tokio del 1964.
Lo spettacolo racconta proprio quella finale olimpica. Sulla riga di partenza ci sono i più
forti marciatori del mondo: incrociando i loro sguardi, gli occhi di Pamich si posano su
quelli dell’atleta ungherese Istvan Havasi. La mente riporta Pamich alla notte del 23
settembre 1947 quando, appena tredicenne, fugge con il fratello Giovanni da Fiume, la città
in cui è nato.
Testo vincitore del premio drammaturgia al Festival Segnali 2021, XXX edizione – dedicato
al teatro ragazzi. Testo finalista al Premio Giovanni Arpino, sezione speciale del Premio
Inedito – Colline di Torino.
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domenica 25 febbraio 2024, ore 18
Teatro della Caduta / Farmacia Zooè
INTO THE WILDE
di e con Marco Bianchini
drammaturgia Gianmarco Busetto, Marco Duse
regia Gianmarco Busetto
regia multimediale Marco Duse
produzione Teatro della Caduta, 2022
con il sostegno di Farmacia Zooè
Oscar Wilde goes punk! Detenuto nel carcere di Reading, Oscar Wilde scrive al compagno
Alfred detto Bosie una lunga lettera in cui ripercorre le tappe del loro rapporto, che lo
ha condotto alla rovina. Nasce così il De Profundis. Più di un secolo dopo, all’attore
Marco Bianchini viene commissionato uno spettacolo sull’argomento. Bianchini mette in scena
il processo creativo che lo ha portato a studiare il De Profundis, la vita di Wilde e il
suo rapporto con Bosie, parlando di amore, di arte, di vita. Dai Sex Pistols a Celine Dion,
da Francis Bacon a Sailor Moon, da Lana Del Rey a Batman, la cultura pop converge sul palco
per celebrare la figura di Wilde e il suo estro infinito.
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domenica 3 marzo 2024, ore 18.00
Carichi Sospesi / Cooperativa Vite Vere Down DADI
MY BODY IS A CAGE
La perfezione è un falso e rende pazzi
di Marco Caldiron e Anna Pretolani
con Michele Baciga, Enrico Battisti, Matteo Bovo, Edoardo Cittadini, Anna Colombani, Silvia
Giraldo, Valentina Lazzareto, Anna Pretolani, Martina Scarmozzino, Davide Trolese, Arianna
Zampieri, Silvia Zaramella
disegno luci Stefano Razzolini
regia Marco Caldiron
Camminiamo, balliamo, abbracciamo, baciamo in modi sempre nuovi.
Sappiamo chi siamo anche quando tutti ci chiedono di essere diversi, non vogliamo essere
catalogati ma essere liberi di esprimere la nostra essenza.
Il corpo è poesia e racconta la nostra vita, si impone al mondo e pretende di essere
ascoltato. My Body Is a Cage racconta i mille modi in cui siamo, le diverse declinazioni
dell’essere e la gioia che sentiamo quando non siamo giudicati.
Un sottile filo narrativo attraversa tutto lo spettacolo, un filo che si perde proprio
quando pensiamo di averlo afferrato: lo spettacolo non cerca di raccontare una storia, ma
chiede al pubblico di accogliere la presenza poetica di 10 corpi che prepotentemente
esigono di sottolineare la loro differenza.
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domenica 7 aprile 2024, ore 17.00, 18.00, 19.00 e 20.00
Slowmachine
AL-JAHIM / INFERNO
ideazione e regia Rajeev Badhan
con Ousmane Dembelé, Lucky Diakpombere e Rufus Omokaro
co-scrittura Rajeev Badhan, Ousmane Dembelé, Viola Castellano, Lucky Diakpombere,
Rufus Omokaro
animazioni Emanuele Kabu
assistente alla regia Elisa Calabrese
registrazioni, editing audio e video Rajeev Badhan
consulenza scientifica Viola Castellano
coproduzione SlowMachine / Operaestate Festival Veneto
Al-Jahim è un progetto di teatro immersivo che riflette sulla condizione di reclusione. Un
ristretto gruppo di spettatori viene condotto all’interno di un percorso in cui il concetto
di “libertà” diventa sdrucciolevole, torbido, difficilmente afferrabile. Le prigioni, le
rotte migratorie e la discesa agli inferi nella Divina Commedia sono punti di partenza che
ci interrogano sul nostro contemporaneo: Al-Jahim (in arabo “le pene dell’inferno”) è una
riflessione sui luoghi di detenzione libici come specchio di una realtà sommersa, che dal
profondo di questi abissi ci parla della contemporaneità – una contemporaneità in cui le
parole libertà e reclusione oggi risuonano con forse maggiore forza.
la performance si svolgerà all’interno di Villa Morosini XXV Aprile
massimo 12 spettatori per replica
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domenica 21 aprile 2024, ore 17.00, 18.00, 19.00 e 20.00
Teatro Magro
esito della residenza per non-attori del 18, 19 e 20 aprile 2024
regia Flavio Cortellazzi
drammaturgia Teatro Magro e TIPI
costumi TIPI
scenografia e luci Teatro Magro
volto scenico Alter Krapp
ideazione e produzione Teatro Magro
Al Teatro Villa Belvedere arriva TIPI, un’indagine teatrale e sociale realizzata da Teatro
Magro con gli abitanti di Mirano. TIPI indaga il rapporto fra le persone e il territorio e
il conseguente senso di appartenenza a una terra, una città, un quartiere, una famiglia,
una comunità. I TIPI in scena sono sottoposti ad una griglia fissa di stimolazioni verbali,
domande, comandi a cui rispondono verbalmente e/o fisicamente, interpretando liberamente
cio? che viene loro proposto. La fonte degli stimoli e? il regista, che interviene dal vivo
per sollecitare i TIPI. Gli artisti di Teatro Magro selezioneranno i TIPI tramite un
apposito casting: i TIPI prescelti lavoreranno con la compagnia per tre giorni, e al quarto
giorno saliranno sul palco per trasformare il loro corpo in performance – quattro
performance uniche, irripetibili, a-tipiche.