
(AGENPARL) – mar 03 ottobre 2023 *Il sindacato ha inviato una missiva al direttore dell’Azienda Zero*
*CONCORSO PSICOLOGI IN VENETO: AUPI, BASTA LITI, COLLABORARE PER DARE
SERVIZI CELERI A PAZIENTI*
*Iacob: “Inascoltati i nostri appelli: decisione del Tar non sorprende”*
“I nostri referenti territoriali del Veneto avevano avvisato più volte
l’Azienda Zero, che tuttavia ha voluto continuare per la propria strada.
Ora è venuto, però, il momento di non esasperare ulteriormente la
situazione creando nuovi conflitti, ma di dare risposte celeri ai pazienti.
Per questa ragione, noi ci rendiamo sin da subito disponibili ad affiancare
i dirigenti regionali per individuare la migliore soluzione”. Lo ha
affermato il segretario generale nazionale dell’Aupi, Ivan Iacob, ini una
lettera che ha inviato al direttore dell’Azienda Zero, Roberto Toniolo,
dopo il pronunciamento del Tar sfavorevole all’ente autonomo.
“I giudici amministrativi impongono all’Azienda Zero di provvedere al
più presto alla riconvocazione dei candidati, di tutti i candidati, per
l’espletamento delle prove relative al concorso oggetto del contenzioso –
si legge nella missiva -. La decisione del Tar, alla luce della normativa
concorsuale, non sorprende considerata l’impossibilità di seguire la
procedura individuata nella delibera oggetto di censura”.
“L’Aupi si rammarica per il tempo, le energie e risorse impiegate in
questi lunghi mesi – prosegue Iacob -. Ci rammarichiamo per il contenzioso,
che ha visto tre componenti, Azienda, candidati esclusi e candidati ammessi
l’un contro l’altro quando, in realtà, la conflittualità non produce mai un
vero vincitore, mentre tutti i contendenti perdono qualcosa. Sarà che il
nostro essere sindacato ci fa considerare il conflitto come l’ultima ratio,
possibilmente da evitare e ci fa privilegiare, il confronto, magari anche
duro, e la contrattazione, come gli strumenti più adatti a risolvere i
problemi.
Un altro elemento di forte rammarico è che i contenziosi non solo
allontanano la soluzione dei problemi, ma di fatto, come in questo caso,
danneggiano i cittadini e gli utenti”.
Il segretario generale dell’Aupi denuncia come “il ritardo nella
copertura dei posti vacanti crei ritardi e rinvii alle risposte che la
domanda di salute psicologica indirizza ai servizi sanitari. La mancata
copertura dei posti vacanti riduce la possibilità di fornire le risposte ai
cittadini, allunga le liste di attesa e crea le condizioni per il possibile
aggravamento delle condizioni di salute dei cittadini. E siamo rammaricati
anche perché l’utenza che si rivolge alla figura professionale degli
psicologi è una utenza fragile, pensiamo ai minori, alle donne, agli utenti
dei Sert, dei servizi di salute mentale”.
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