
(AGENPARL) – mer 13 settembre 2023 Una pluralità di saperi e di esperienze collegati
da due temi di fondo, solo apparentemente
lontani: l’innovazione tecnologica e una diversa
sensibilità culturale in tema di promozione e
tutela dei diritti umani.
L’innovazione tecnologica, negli anni che stiamo
vivendo, a cavallo di due millenni, ha
determinato un’accelerazione unica nella storia
dell’umanità. La rivoluzione digitale offre
opportunità straordinarie tanto alle indagini che
alle minacce criminali, che richiedono studio e
un’attenzione costante per intercettare i nuovi
pericoli e predisporre per tempo le contromisure.
L’altro filo rosso che ispira questo manuale è
l’attenzione alla vittima, una sensibilità
contemporanea – oggi codificata anche
nell’ordinamento giuridico – che ha introdotto
nella criminologia una nuova prospettiva
vittimologica.
Presentazione del volume
VITTORIO PISANI
Capo della Polizia
Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
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Al termine della presentazione è
prevista un’apericena
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Anfp – Via Olindo Malagodi,35 – Roma
Circolo Funzionari di Polizia
Lungotevere Flaminio, n. 79
Roma, 14 settembre 2023 – ore 20.00
SALUTI ISTITUZIONALI
Enzo Marco LETIZIA
Segretario Nazionale A.N.F.P.
Giuseppe TIANI
Segretario Generale S.I.A.P.
Antonella POLIMENI
Rettrice, Sapienza Università di Roma
Vittorio PISANI
Capo della Polizia
Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Emanuele PRISCO
Sottosegretario all’Interno
MODERA
Francesca FAGNANI
Giornalista
INTERVENTI
Anna Maria GIANNINI
Professore Ordinario di Psicologia,
Sapienza Università di Roma
Vittorio RIZZI
Vice Capo Vicario della Polizia di Stato
CONCLUSIONI
Matteo PIANTEDOSI
Ministro dell’Interno
Sul piano processuale le logiche sono
radicalmente mutate con il superamento
del cosiddetto positivismo scientifico. Nel
rito inquisitorio del 1930 si partiva dal
postulato che i fatti sono oggettivi e la
scienza è unica, completa e infallibile. La
perizia entrava nel processo come prova
neutra e il Giudice si poneva
semplicemente come arbitro del nesso di
causalità. Oggi, con l’attuale codice di
procedura penale, con il rito accusatorio,
viviamo la stagione del relativismo
scientifico e la prova scientifica deve
subire l’urto del contraddittorio. E
pertanto ha bisogno del conforto della
letteratura scientifica internazionale e dei
crismi della qualità.
VITTORIO RIZZI
Vice Capo Vicario della Polizia
Investigare 5.0 coglie in modo significativo
la necessità di offrire la corretta immagine
della criminologia e della criminalistica,
includendo i vari volti e sfumature delle
discipline che lo compongono.
A partire dalla dedica rivolta a “tutte quelle
vittime che non hanno avuto giustizia”.
Perché avere giustizia rappresenta uno dei
principali bisogni di chi ha subito un reato o
di chi, vittima indiretta, si è visto strappare
ai propri affetti una persona cara
precipitando nella condanna a quello che
una vittima mi ha descritto come “ergastolo
del dolore”.
ANNA MARIA GIANNINI
Professore Ordinario di Psicologia