
(AGENPARL) – ven 08 settembre 2023 CGIL SICILIA
UFFICIO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
Decreto Sud: Mannino (Cgil), nuovo scippo alla Sicilia dal governo
Meloni e Schifani ancora una volta tace
Palermo, 8 set- “Il decreto Sud del governo Meloni è un nuovo scippo
alla Sicilia. La premier o non si rende conto del fatto che anche dentro
il Mezzogiorno ci sono aree più fragili o sceglie scientemente di
abbandonarle al proprio destino, di cancellarle dal sistema paese. Viene
da dire : ma a che gioco stiamo giocando?”: lo dice Alfio Mannino,
segretario generale della Cgil Sicilia. Nel mirino della Cgil
l’istituzione di un’unica Zes per tutto il Mezzogiorno, che cancella le
esperienze precedenti che stavano già dando frutti, e la
centralizzazione presso la presidenza del Consiglio di risorse e
assegnazioni che toglie autonomia e ruolo alle Regioni e ai Comuni
aprendo spazi al ben noto vizio italico della discrezionalità.
Centralizzazione- rileva il segretario della Cgil regionale- che viene
decisa anche per le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione e
per quelle per le aree interne: tutto insomma avocato a Palazzo Chigi
togliendo ogni spazio di iniziativa e azione alle autonomie locali”.
Mannino aggiunge: “Tutto Zes equivale a dire niente Zes e ancora una
volta il presidente Schifani tace e ci vien da pensare che lo faccia
questa volta per consapevolezza della debolezza del suo governo, la cui
azione è caratterizzata da ritardi e inadempienze. Come se ‘l’abbraccio’
con Meloni potesse fungere da unica chance di sopravvivenza”. Il
segretario della Cgil Sicilia contesta anche la previsione di “solo
2.200 persone per tutto il Sud da destinare alla gestione delle misure
previste: anche questo- dice- un colpo di spugna sulle professionalità
già impegnate, un numero del tutto insufficiente”. Mannino ricorda che
“quest’ultima misura si aggiunge all’autonomia differenziata e allo
scippo dei fondi del Pnrr dirottati al Nord, sempre nel silenzio del
presidente della Regione. Viene da chiedersi: ma qual è il disegno?
Punire la Sicilia? Staccarla dal resto del paese? Qui- sottolinea
Mannino- c’è una peculiare situazione di disagio economico e sociale
dovuta non al destino cinico e baro ma al disinteresse della politica
regionale e nazionale, al non volere vedere la crisi e affrontarne i
nodi in una terra che è stata storicamente vista come terra da sfruttare
e non da promuovere”. Mannino conclude dicendo: Faremo sentire la nostra
voce, con un movimento di protesta che sta crescendo in queste ore, che
vedrà parecchi momenti di mobilitazione e che sarà parte importante
della manifestazione nazionale del 7 ottobre, organizzata da Cgil e
associazioni”.
2023 dac