
(AGENPARL) – sab 02 settembre 2023 “*L’INDUSTRIA DEL BELLO COME STRUMENTO DI UN NUOVO SVILUPPO, MA SOPRATTUTTO
COME RISCATTO DI UN TERRITORIO RACCONTATO SOLO PER LE CRITICITÀ”*
*Giuseppe Sacco ad “Aspettando Agrigento 2025” rilancia l’idea di una
migliore valorizzazione del patrimonio culturale*
*Vetrina per la Roccasecca in Sicilia, a confronto con le altre città
finaliste del titolo di capitale italiana della cultura e con il Ministero*
“Dobbiamo percorrere una nuova strada, dobbiamo costruirla, per un nuovo
sviluppo del territorio. Una strada fondata sulla valorizzazione del nostro
patrimonio culturale, delle nostre tradizioni migliori, delle nostre
vocazioni. Lo dobbiamo fare per cambiare la storia del territorio, per
creare nuove opportunità e garantire un futuro migliore alle prossime
generazioni. Dobbiamo affiancare all’industria tradizionale, l’industria
del bello del quale abbondiamo come materia prima. Materia prima grezza,
che va lavorata ma può darci tantissime soddisfazioni”.
Così il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco nel corso del suo intervento
in occasione del confronto, “Città e progetti in rete”, tra le dieci città
finaliste per il titolo italiano di capitale della cultura 2025 che si è
svolto ad Agrigento, presso la sede del Museo archeologico.
“Un paragone mi viene ammirando la splendida valle dei Templi – ha detto
Sacco – La Sicilia è stata sempre raccontata per i problemi negativi,
invece è bellissima. Anche il nostro territorio, fatte le debite
proporzioni, ha subito una narrazione ostile, che ne ha evidenziato solo le
criticità. Invece siamo altro. La scommessa di candidarci a Capitale
italiana della cultura è stata anche questo: il sogno di una piccola
comunità, ma anche la sua voglia di riscatto capace di calamitare
l’adesione di una rete istituzionale, pubblica, privata, del mondo
associativo e imprenditoriale importante per raccontare una storia diversa.
Siamo la terra di san Tommaso D’Aquino e Cicerone, siamo la terra di san
Benedetto, di Vittorio De Sica e Nino Manfredi. E siamo capaci di
valorizzare tale patrimonio, o almeno vogliamo provarci e non disperderlo.
Tantissimi amministratori ci stanno seguendo lungo questa direttrice,
insistiamo nell’obiettivo. Il modello operativo ormai lo abbiamo fatto
nostro: è la sinergia e la condivisione che diventano progetti all’interno
della comune visione. Roccasecca come le altre finaliste sarà protagonista
e sarà promossa dalla città di Agrigento e viceversa per tutto il 2025 per
uno scambio di relazioni che favorirà la crescita di tutti i nostri
territori”.
“Per noi già essere qui è un enorme successo – ha aggiunto il sindaco di
Roccasecca – è già un traguardo e una scommessa vinta. Nessuno infatti
avrebbe mai creduto che un paese di poco più di settemila abitanti
arrivasse a competere con realtà più importanti, per un titolo tanto
prestigioso. Ma ci siamo riusciti, lavorando con entusiasmo e
determinazione. Non ci sentiamo arrivati. E’ solo un punto di partenza di
una rivoluzione delle idee e dell’approccio allo sviluppo che vogliamo
coltivare nel nostro territorio”.
“In questi giorni – ha spiegato Sacco – ho avuto la possibilità di
confrontarmi con gli altri sindaci delle città finaliste, con il Ministero,
con la Fondazione scuola del Mibact. Non dobbiamo fermarci, dobbiamo
alimentare un lavoro già avviato per concretizzare le idee e i progetti
contenuti nel nostro dossier Vocazioni, giudicato eccellente”.
“Oggi sono – ha concluso il sindaco – orgoglioso di avere rappresentato non
solo Roccasecca ma un’intera area, spesso marginale rispetto ai circuiti
culturali e turistici tradizionali ma che ha tutte le carte in regola per
essere sullo stesso livello di altre realtà. Bisogna credere e investirci.
Noi abbiamo lanciato l’input, ora deve essere l’intera comunità in tutte le
sue articolazioni a prenderne atto e decidere se seguire una via nuova, che
riprende, abbraccia e valorizza ciò che ci è stato tramandato da chi è
venuto prima di noi e che può diventare il motore di una locomotiva del
bello che viaggia a ritmi elevati”.