(AGENPARL) - Roma, 1 Settembre 2023(AGENPARL) – ven 01 settembre 2023 *PLURALISMO E LIBERTA’ RISPONDE A USIGRAI: “UN VERO CAPOLAVORO DI
MANIPOLAZIONE E DOPPIOGIOCHISMO”*
Roma, 1° settembre 2023
“Superior stabat lupus, longeque inferior agnus. L’immortale messaggio
della favola di Esopo riecheggia nell’ipocrisia e nei toni ora
autocommiseranti, più spesso offensivi e minacciosi, dell’ultimo comunicato
dell’Usigrai, un vero capolavoro di manipolazione e doppiogiochismo”. E’
quanto affermano i membri della componente sindacale di Pluralismo e
Libertà (presente in Fnsi, Stampa Romana e Usigrai).
“Sugli argomenti più scottanti, tali da richiedere, se la dignità non fosse
un optional, le dimissioni immediate degli attuali vertici e il pubblico
mea culpa di quelli passati, l’Usigrai continua a essere reticente e a
negare le dovute risposte”, proseguono i componenti di Pluralità e Libertà,
“Perché un redattore ordinario fino a ieri a capo del sindacato ha svolto
funzioni di caposervizio in palese violazione di quel contratto che si dice
di voler difendere? Dove sono finiti i soldi degli iscritti misteriosamente
spariti dal conto corrente? A queste domande si replica con sospiri, pianti
ed alti guai, pur di non entrare nel merito. E allora, per confondere le
acque, fiato alle trombe contro il pericolo fascista, contro la destra che
predilige i giullari di corte, i nani e le ballerine, che vuole, affermano
queste vestali della libera informazione in libera Rai, un’informazione
serva del potere. Peccato che le conversioni tardive siano spesso dettate
da interesse, e quindi poco credibili. Tanta sollecitudine per una Rai
svincolata dalla politica, equidistante dai partiti e dalle correnti, non
si era vista quando diversi erano il quadro politico, il vertice aziendale,
quando artefici di assegnazioni e rapaci spartizioni avevano un colore
politico più politicamente e armocromisticamente corretto e, forse,
gradito”.
“L’Usigrai può mettersi l’animo in pace”, concludono da Pluralismo e
Libertà, “abbiamo sempre affermato e sempre affermeremo il diritto di
dibattito e pluralismo all’interno del sindacato a beneficio dei
giornalisti del Servizio Pubblico, della loro autonomia e libertà, dell’
Azienda stessa ma, soprattutto, degli utenti. A rimetterci sarà solo il
lupo”.
