
(AGENPARL) – gio 31 agosto 2023 [image: image.png]
*Occasione unica per scoprire l’antica Abakainon dalle parole degli
archeologi. **Seguire una masterclass sensoriale sugli odori dei
Nebrodi, **sentir
parlare il dialetto gallo italico, **seguire le tracce di Giovanni Verga o
raggiungere in jeep un antico uliveto. **Dai Nebrodi agli Iblei al mare:
secondo weekend dei Borghi dei Tesori.*
*Si aggiunge Mirto, aprono le porte Tripi, Frazzanò, San Piero Patti, **Alcara
Li Fusi, Licodia Eubea e Portopalo di Capo Passero. **In bus da Palermo
sabato a Frazzanò e domenica a Licodia Eubea*
*I BORGHI DEI TESORI | 2 /3 e 9/10 settembre*
*IMMAGINI VIDEO DI MIRTO E TRIPI *
*Montato luoghi Mirto + visita con gli archeologi alla città sicula di
Abakainon a Tripi *
PALERMO. Visitare una città misteriosa guidati dagli archeologi che la
stanno riportando pian piano alla luce, seguire una masterclass sensoriale
sugli “odori” dei Nebrodi e visitare in jeep i frantoi di nicchia; sentir
parlare il dialetto gallo italico, o scoprire che dietro un quadro può
esserci nascosta la statua del patrono; andare a lezioni di arancine(i),
raggiungere un monastero basiliano che pare il signore della vallata,
sentir parlare il dialetto gallo italico o riannodare il filo delle novelle
del Verga; visitare una fortezza e raggiungerla dal mare o adocchiare
l’Etna tra i vicoli del borgo. Sabato e domenica prossimi (*2 e 3 settembre*)
il secondo e penultimo weekend dei *Borghi dei Tesori* è un viaggio
straordinario in una Sicilia autentica, inedita, inaspettata. Piccoli
comuni nascosti nel verde di boschi, arrampicati sui dirupi, oppure in riva
al mare, anzi dove si incontrano due mari. Siamo nella parte orientale
dell’Isola e si va da terra all’acqua. Nel Messinese i comuni che
partecipano al festival, promosso dalla Fondazione Le Vie dei Tesori con
IGT, sono cinque visto che questo fine settimana si aggiunge anche *Mirto* con
esperienze sensoriali, passeggiate in jeep, costumi d’epoca (c’è un museo
unico nato da un collezionista appassionato) e un museo con i ricordi dei
vip che sono passati dall’elegante Grand Hotel et Des Palmes palermitano
dove un barman curioso raccoglieva i loro autografi. Mirto ha un odoroso
nome da dea e infatti porterà i visitatori tra le erbe dei Nebrodi sulle
orme di Francesco Cupani, frate francescano e naturalista di fine ‘600; si
andrà a lezioni di arancine (i) da una start up innovativa che da questo
angolo di mondo porta i sapori siciliani in tutto il mondo. E siccome siamo
in tema, ecco il miele limpido di ape sicula che da queste parti è amata e
protetta; e la visita ai noccioleti dove scorrazzano i maialini neri dei
Nebrodi, il giro in jeep negli uliveti. Arrampicata sui monti ecco la
minuscola *Tripi*, paese piccino ma con una ricchezza immensa: a parte i
murales di Ligama che la raccontano, ecco poco distante l’antica *Abakainon*,
la misteriosa città fondata dai siculi: *soltanto sabato si potrà seguire
lo scavo (alle 10 e alle 11.30) e far domande agli archeologi*. Il tesoro
ritrovato nella necropoli di Cardusa è invece esposto nel piccolo
museo-gioiello “Santi Furnari” che tra i più innovativi nell’Isola: gli ori
dei siculi, collane, bracciali, monete in oro, scintillano nelle bacheche,
ma si potrà anche partecipare a una curiosa visita guidate con pietanze a
tema greco. E si potrà andar per antichi palmenti: su queste montagne sono
moltissimi, qui si pigiavano le uve e si raccoglieva il mosto.
Altro monte, altro borgo: *Frazzanò*, oltre al bellissimo monastero
basiliano di San Filippo Fragalà – che è uno spettacolo, immerso in un
ambiente incontaminato, silenzioso, straordinario -, ospita nella chiesa di
San Lorenzo una complicata macchina teatrale che permette di “occultare” e
proteggere la statua del patrono dietro un quadro. Ma è tutto il borgo di
Frazzanò ad essere un tesoro da scoprire, e lo si potrà fare durante una
passeggiata guidata tra i vicoli del paese, ascoltando leggende di santi e
regine. *E sabato si potrà anche raggiungere il borgo comodamente con un
bus Autoservice da Palermo.*
Dopo il debutto dell’anno scorso, torna *Alcara Li Fusi*, con le sue
chiese antichissime che nascondono tesori inaspettati. C’è l’Annunziata con
l’Annunciazione in telacolla del XVI secolo; San Pantaleone con l’organo
seicentesco, tra i più antichi della Sicilia oppure il museo di arte sacra,
con un particolarissimo Cristo in cera col costato aperto e gli organi
interni visibili. Vi parleranno dell’eremita anacoreta Nicolò Politi, che
visse nel Monastero basiliano di Santa Maria di Rogato dove ancora oggi
sopravvive un affresco medievale della Dormitio Virginis. E ovviamente non
si può lasciare Alcara Li Fusi senza aver visto da vicino i grifoni,
l’unica colonia di rapaci esistente nell’isola.
Non sappiamo se davvero si nascondano enormi ricchezze nelle rocche vicine,
come leggenda vuole: ma i tesori naturali qui spuntano come funghi dopo la
pioggia: a *San Piero Patti*. A partire dal nucleo abitativo antichissimo
della casbah di Arabite, alle pendici del castello, o nelle campagne dove
si scoprono antiche costruzioni realizzate pietra su pietra ad anelli
concentrici. Un richiamo all’antica cultura micenea, ma anche ai trulli
pugliesi o ai nuraghi della Sardegna. Ma c’è anche un misterioso Cristo
Nero a Santa Maria; una Madonan che commosse il Gagini a Santa Maria del
Gesù; un convento dei Carmelitani che si è reinventato tramite l’arte, e i
ruderi del castello oggi dedicato alla poetessa, pittrice e narratrice
Helle Busacca. Se visiterete il Museo antropologico degli antichi mestieri,
vi parrà di ritornare indietro nel tempo, alle radici del dialetto
gallo-italico che ancora si parla nel borgo. Potrete anche avventurarvi
lungo la valle del fiume Timeto, tra laghetti, vecchi mulini e acque
sulfuree.
Scendendo verso Sud, ma spostandosi all’interno ecco *Licodia Eubea*, borgo
antico, adagiato sulle colline a nord-ovest dei monti Iblei, guardato a
vista dai ruderi del Castello Santapau. Una scoperta è il rapporto con
Giovanni Verga che ambientò alcune delle sue novelle tra queste chiese: lo
racconta una bella mostra nella ex chiesa della Badia legata al monastero che
dopo il terremoto del 1693 che distrusse il Val di Noto, riunì gli ordini
religiosi di Benedettine e delle Clarisse. Dei ritrovamenti dell’archeologo
Paolo Orsi, parla il Museo Civico, ma bisogna fare qualche chilometro
fuori dal paese per trovare un sito straordinario, quasi commovente: la
Grotta dei Santi, complesso rupestre unico che fu anche ricovero dei
pastori e oratorio, come dimostra la preziosa e inattesa Crocifissione
dipinta sulle pareti agli inizi del Trecento. *Domenica si potrà
raggiungere comodamente Licodia Eubea da Palermo con pullman Autoservice*.
A *Centuripe* invece, non bisogna assolutamente perdere il bellissimo busto
di Augusto al Museo archeologico: è stato riportato dal Museo Paolo Orsi di
Siracusa nel borgo; che si scoprirà attraverso una lunga passeggiata tra
panorami improvvisi (da quassù pare di toccare l’Etna) e vicoli filiformi.
Senza dimenticare quel gioiello barocco che è la chiesa di san Giuseppe.
Ancora più a Sud, ecco *Portopalo di Capo Passero* che ruota attorno
all’isoletta disabitata che si potrà raggiungere su una barca di pescatori
per visitare l’antica fortezza spagnola e la Madonna Scala del Paradiso che
la abitano; circumnavigandola, si potrà invece scoprire che la costa è
punteggiata da grotte, misteriose e ancestrali. Sabato ci sarà anche la
possibilità di entrare nel cantiere navale del mastro d’ascia Filippo Amato
e del figlio Vincenzo (che sta seguendo le orme del padre), esperti
costruttori che hanno elaborato uno stile personale e innovativo. Nel loro
cantiere c’è anche un dragamine militare trasformato in un particolarissimo
yacht.
Per ogni info o curiosità e per acquistare i coupon per le visite, le
esperienze e le passeggiate, visitare il sito http://www.leviedeitesori.com.
Ufficio stampa Le Vie dei tesori
Simonetta Trovato
*giornalista*