(AGENPARL) – mer 24 maggio 2023 START WE UP – UN NUOVO MANIFESTO PER L’IMPRENDITORIA
FEMMINILE AREE DI INTERVENTO E OBIETTIVI.
LE PROPOSTE
Definizione unica a livello europeo di impresa
femminile. Verso una nuova concorrenza e nuove
metodologie di monitoraggio
Occorre agire sulle normative vigenti in Italia e in
Europa, al fine di giungere a una definizione unica e
moderna di impresa femminile. Utile a evitare
problemi di concorrenza in un ’ottica di mercato unico
europeo e maggiore capacità di misurazione delle
performance delle imprese femminili (come già
avviene ad esempio per le PMI) e di analisi delle
politiche pubbliche applicate nei singoli Paesi per
favorire crescita e sviluppo delle aziende
caratteriz zate da una forte presenza di donne.
Si introduca quindi un sistema di monitoraggio
periodico della sussistenza dei requisiti di definizione.
In Italia la definizione di impresa femminile è ferma al
1992 e non tiene conto del reale tessuto produttivo
tan to che le stesse analisi condotte dall’Osservatorio
per l’imprenditorialità femminile di Unioncamere e
InfoCamere utilizzano un diverso metro rispetto a
quello normato, considerando “impresa femminile”
quell’azienda di proprietà almeno per il 51% di una
do nna. Si valorizzi nella definizione di impresa
femminile non solo la titolarità ma anche la
governance, che sia a maggioranza assoluta
femminile
Incentivi alla creazione di impresa femminile,
agevolazioni fiscali sul costo del lavoro, crescita
dei salari
Sì ad aumentare gli attuali fondi a disposizione sia a
livello nazionale che regionale per l’imprenditoria
femminile. Non dimentichiamoci che il 22% delle
imprese in Italia sono imprese femminil i. Visti gli
obietti vi del PNRR si preveda un fondo permanente,
slegandolo dalle logiche degli incentivi a tempo.
Start WE Up dice sì a ulteriori e progressivi tagli del
cuneo fiscale contributivo e sì alla introduzione in
Italia de l salario minimo, come da indicazione del
Parlamento europeo.
Criteri per l’accesso a bandi pubblici da parte di
imprese private, monitoraggio degli investimenti
del PNRR anche in una ottica di genere e del
credito concesso dalle istituzioni finanziarie
Vigilare affinché il nuovo Codice degli Appalti o più
specificamente il DL Enti contengano il requisito
certificazione di genere. Massima attenzione nei
prossimi mesi sulla reale applicazione del cosiddetto
bollino rosa nei regolamenti attuativi che saranno le
vere linee guida per i bandi pubblici.
Si abbandonino invece soluzioni come il click day e
sistemi che premiano la rapidità burocratica rispetto
alla qualità o all’impatto socioeconomico dei progetti
finanziabili, in funzione anche della valorizzazione
della rete di prossimità delle associazioni di categoria.
Sia introdotta una chiara imputazione delle risorse
destinate a imprenditrici e libere professioniste sulla
base del monitoraggio delle manifestazioni
d’interesse.
Avviare un monitoraggio di genere sul credito
concesso dalle banche e dalle altre istituzioni
finanziarie alle nuove imprese avviate da donne e
avviate da uomini.
Welfare e impresa: aumentare i servizi con
meccanismi virtuosi pubblico – privato
Start WE Up chiede di impegnare i 4.6 miliardi di euro
previsti dal PNRR al fine di raggiungere almeno 33%
di asili nido pubblici. Si richiede di reperire fondi
aggiuntivi per il finanziamento di voucher per i servizi
di assistenza e cura, sul modello francese dei CESU,
erogabili direttamente a persone fisiche e famiglie,
spendibili con asili nido privati e per attività di baby –
sitting e cura di anziani e non autosufficienti, per un
tetto massimo di 5 mila euro lordi annui per singolo
committent e.
Le strutture private che erogano servizi di cura e
assistenza dovranno essere sottoposte a requisiti
minimi in linea con l’offerta pubblica e con i livelli
essenziali delle prestazioni in questo campo. Tale
strumento favorirebbe iniziative di imprendit oria
privata nel settore dei servizi e iniziative di auto
imprenditorialità.
Parallelamente si proceda con l’attuazione della
legge 32/2022 che ha l’obiettivo di sostenere la
genitorialità e la funzione sociale ed educativa delle
famiglie, contrastare la denatalità, e favorire la
conciliazione della vita familiare con il lavoro, in
particolare quello femminile.
Cultura, formazione, alfabetizzazione su economia,
finanza, green e STEM
Tra i target condivisi dal Manifesto :
▪ l’azzeramento, entro il 2026, del gender gap per
l’accesso ad internet e l’azzeramento del divario
di genere nelle competenze digitali di base,
senza cui non può esserci partecipazione attiva
e protagonismo civile e sociale delle donne;
▪ l’incremento, entro il 2026, dell’occupazione
delle donne nel settore ICT al 30%;
▪ il raggiungimento, entro il 2026, del 45% di
donne presenti nei CdA di imprese quotate, del
40% di donne nei Cda di imprese private e
pubbliche non quotate e del 35% di donne in
posizioni apicali, per ri conoscerne
concretamente l’autorevolezza nei contesti
decisionali – pubblici e privati – del mondo
digitale;
▪ il raggiungimento di una quota del 45% di
donne nei tavoli decisionali per la creazione di
piattaforme di smart cities, smart economy e
smart envir onnement;
▪ il 35% dei finanziamenti per le start up previsti
dal PNRR a favore delle imprese tech guidate e
composte da donne;
▪ fondi e incentivi a fondo perduto (10%) per start
up digitali e imprese innovative guidate e
composte da donne.
Rendere le studen tesse e le giovani donne sempre più
protagoniste del mondo digitale, promuovendo
l’accesso alla formazione scolastica tecnico -scientifica
con l’obiettivo di raggiungere, entro il 2026 a livello
nazionale:
▪ il 50% di ragazze sul totale degli iscritti a Isti tuti
Tecnico Scientifici;
▪ il 30% di studentesse iscritte a corsi di laurea ICT
sul totale degli iscritti;
▪ il 2 0% di laureate in corsi di laurea ICT.
Fornire alle ragazze strumenti concreti per accelerare i
passaggi scuola -università -lavoro :
▪ corridoi preferenziali per attività scuola -lavoro
dedicati alle studentesse;
▪ coinvolgimento di imprese private e pubbliche in
azioni di formazione -lavoro;
▪ dottorati, borse di studio e sconti sulle tasse
universitarie per le donne che seguono corsi di
formazione universitaria in discipline ICT già a
partire dall’anno accademico 202 3- 202 4;
▪ attivazione di percorsi di mentorship per le donne
durante la frequen tazione di corsi di laurea ICT per
contrastare il “drop out rate” dei primi anni;
▪ formazione obbligatoria, a tutti i livelli di istruzione,
sulle tecnologie digitali e sugli stereotipi di genere.
Nuove politiche attive del lavoro e
autoimprenditorialità: sperimentare nuovi modelli
di formazione, HUB e incubatori per l’imprenditoria
femminile, con istituzioni, aziende, terzo settore e
mondo accademico
L’obiettivo concreto e a lungo termine del Manifesto di
Start WE Up è proprio quello di creare un “prototipo”,
un benchmark replicabile per imprese e istituzioni
dedicato specificamente alle donne giovani e meno
giovani che vogliono costruire una impresa,
reinventarsi, rimettere un piede nel mercato del lavoro
partendo da sé e dalle propr ie capacità e voglia di
imparare cose nuove, fare rete, farsi guidare da esperte
ed esperti in vari settori.
Un centro di formazione e un incubatore di impresa che
parta dal Lazio, da Roma e parlare al mondo delle
università, delle aziende e del terzo se ttore, convinte i
che l’innovazione passi per la condivisione e l’intreccio
di saperi ed esperienze e una visione partecipata e
intraprendente per un futuro che è già qui.
PROMOTORI
Gruppo Donne Confimi Industria – LeContemporanee
CONTRIBUTOR
Alleanza per le c ooperative, Allianz Bank, ANC –
Associazion e Nazionale dei Commercialisti, Base Italia,
Coldiretti, Conflavoro PMI, Coordinamento Donne nel
Mondo, Donne 4.0, Enea – Donne in classe A, EWMD –
European Women’s Management and Development
Network, Fipe -Confcommercio, Fuor iQuota,
GammaDonna, Inclusione Donna, inGenere, Innova
Finance, Obiettivo 5 srl, Schneider Electric, Soroptomist
International d’Italia, Spitelli srl, Tonucci&Partners,
Unioncamere, Young Women Network.
[Digitare qui] [Digitare qui]
Trending
- Iran Update, December 21, 2024
- Russian Offensive Campaign Assessment, December 21, 2024
- Festive fairytale finish for Ijsbrand Chardon in London (GBR)
- Fairytale finish for Ijsbrand Chardon in London (GBR)
- BILANCIO, BALDASSARRE: «PIÚ RISORSE SU CULTURA, POLITICHE GIOVANILI E DELLA FAMIGLIA E PER LE PARI OPPORTUNITÀ»
- ROCCA: «L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO LANCIA UN SEGNALE:ATTENZIONE ALLE FASCE DEBOLI SENZA PIU INDEBITAMENTI»
- Nell’Aula della Camera il concerto “Morricone dirige Morricone”. Apertura del Presidente Fontana. Lunedì in onda su Rai 1
- Catania, sanità e maternità: ventunesimo “Natale a Nesima”
- Comunicazione di Allerta di Protezione CivileAllerta Vento GIALLA – Roma Capitale
- Aprè a Vologda il primo aeroporto russo dedicato al cinema