(AGENPARL) - Roma, 11 Agosto 2023(AGENPARL) – ven 11 agosto 2023 COMUNICATO STAMPA
FERMARE SUBITO LA DERIVA DEL SISTEMA NAZIONALE DI ACCOGLIENZA
ROMA, 11 AGOSTO 2023 – Il TAI (Tavolo Asilo e Immigrazione) esprime profonda
preoccupazione per l’ennesima grave crisi del sistema d’accoglienza, e si pone in totale disaccordo
con l’approccio emergenziale assunto dal governo Meloni che ancora una volta punta ad ostacolare
il diritto d’asilo e il diritto ad una accoglienza dignitosa. A inizio anno, il Tavolo Asilo e
Immigrazione ha chiesto all’attuale governo di programmare gli interventi di accoglienza, come
previsto dalla normativa. Il Tavolo di coordinamento presso il Viminale si è riunito però solo il 4
agosto, dopo ripetute richieste e sollecitazioni del Tai, non potendo di fatto contribuire ad alcuna
programmazione e limitandosi dunque sostanzialmente a prendere atto di misure emergenziali già
assunte dal governo senza il coinvolgimento dei territori e del terzo settore.
Le misure prese dal Governo sono sbagliate e inefficaci e non sono affatto legate al numero di
arrivi, del tutto prevedibile e gestibile, ma all’assenza di volontà di trovare soluzioni corrette ed
efficaci, scegliendo invece un approccio emergenziale: una decisione che alimenta la retorica
dell’invasione.
Dopo avere trasformato in poco tempo i CAS in meri parcheggi per richiedenti asilo, eliminando
servizi primari quali l’informativa legale e l’assistenza psicologica, il 7 agosto 2023 il Ministero
dell’interno ha emanato una circolare con cui ha dato indicazioni alle prefetture di disporre la
cessazione immediata delle misure di accoglienza per coloro che sono riconosciuti titolari di
protezione internazionale e speciale, senza aspettare il rilascio del permesso di soggiorno e senza
provvedere al loro trasferimento nel SAI. In sostanza, migliaia di titolari di protezione
internazionale o speciale stanno per essere espulsi dai CAS e mandati per strada: in questa direzione
si stanno muovendo le prefetture. Tale prassi risulta del tutto illegale in quanto i titolari di
protezione internazionale e speciale hanno diritto di essere collocati tempestivamente dai Centri di
Accoglienza Straordinaria verso il sistema SAI, e non abbandonati nel giro di pochi giorni. Una
così clamorosa violazione di legge è altresì generatrice di enormi problematiche sociali nei diversi
territori, dal momento che migliaia di rifugiati privi di mezzi e senza accoglienza si troveranno allo
sbando in strada e dunque a carico del welfare locale. In questo modo, oltre a violare il diritto
all’accoglienza dei/delle titolari di protezione internazionale e speciale, il Ministero dell’interno si
pone in netto antagonismo con i Comuni, delegando a loro la questione e senza dotazione di risorse.
La soppressione dei servizi nei CAS non solo contrasta con la normativa europea e italiana in
quanto si concretizza in un’elusione dell’accesso ai diritti, ma esclude nei fatti la possibilità di
riscontrare la vulnerabilità dei richiedenti asilo, specie di coloro che sono sottoposti alla procedura
accelerata. Molte vulnerabilità non possono infatti essere rilevate all’arrivo senza personale
competente né tanto meno ciò può avvenire dopo il trasferimento nei CAS nei quali, come sopra
evidenziato, vengono cancellati anche servizi fondamentali. In questo contesto di totale
sbandamento del sistema pare inevitabile il diffondersi di gravi distorsioni, come nel caso,
evidenziato in occasione dell’incontro del tavolo di coordinamento, delle donne vittime di tratta
anche provenienti da paesi di origine sicuri.
Facciamo appello al Presidente della Repubblica, al Governo, alle Istituzioni italiane ed europee,
ai/alle parlamentari, alla società civile, affinché si arresti immediatamente la deriva del sistema
dell’accoglienza e l’intervento istituzionale venga riportato dentro il quadro previsto dalle direttive
europee e perché non si rinnovi una stagione di ghetti e di produzione di disagio sociale estremo,
scaricato sui territori. È inaccettabile contrapporre richiedenti asilo a titolari di protezione, quando è
chiaro l’obbligo dello Stato di predisporre misure di accoglienza per ognuno di loro. È necessario
invertire subito la marcia, non solo impedendo che migliaia di persone titolari di diritti fondamentali
e inviolabili vengano trasformate in “senza fissa dimora” e abbandonate per strada, ma anche
attivando strutture CAS solo ove strettamente necessario e assicurando comunque standard
adeguati e dignitosi della persona umana, investendo da subito la maggior parte delle risorse per un
forte e veloce ampliamento del sistema di accoglienza SAI, sia per adulti e famiglie che per i minori
non accompagnati.
PER IL TAVOLO ASILO E IMMIGRAZIONE: A Buon Diritto – ActionAid – Amnesty
International Italia – ARCI – ASGI – Casa dei Diritti Sociali – Centro Astalli – CGIL – CIES – CIR
– CNCA – Commissione Migranti/GPIC Missionari Comboniani Italia – Europasilo – Fondazione
Migrantes – Forum per Cambiare l’Ordine delle Cose – International Rescue Committee Italia Medici del Mondo Italia – Medici per i Diritti Umani – Medici Senza Frontiere – Oxfam Italia Refugees Welcome Italia – Società Italiana Medicina delle Migrazioni – UIL