
(AGENPARL) – dom 06 agosto 2023 MONDIALI CICLISMO GLASGOW
GANNA LEGGENDARIO, BRONZO PER MILAN
L’azzurro vince l’oro nell’Inseguimento individuale con una rimonta incredibile nella sfida contro il britannico Daniel Bigham, Jonathan Milan sale sul terzo gradino del podio.
La sintesi delle altre gare di giornata
GLASGOW – Doppia medaglia per l’Italia nell’Inseguimento individuale. Filippo Ganna vince la medaglia d’oro con una rimonta incredibile nella sfida contro il britannico Daniel Bigham. 4:01.976 il tempo finale dell’azzurro, che nell’ultimo km ha recuperato ben 2” di svantaggio con una progressione che profuma di impresa, battendo il britannico di soli 54 millesimi e conquistando così il suo sesto successo iridato nella specialità. Sale invece sul terzo gradino del podio Jonathan Milan, che che si impone nettamente nel duello per il bronzo con il portoghese Ivo Oliveira.
Le parole di Marco Villa: “Vincere ancora un mondiale è una grande gioia, sono contento per Filippo e per Jonathan, che questa mattina c’era rimasto un po’ male. Capita, è stata una stagione particolare in cui ha speso tante energie al Giro e non ha ancora recuperato del tutto e non ha ancora assimilato bene i lavori. Però già nella finalina ha fatto un bel tempo e ha vinto con merito. Filippo ha fatto una gara incredibile. Anche io ad un certo punto pensavo non ce la facesse. Gli avevo detto in fase di preparazione di non far scappare troppo l’inglese. Dopo 11 giri Bigham ancora guadagnava e ho iniziato a dubitare, ma Filippo ha una classe straordinaria”.
Filippo Ganna: “Se pensavo di farcela ad un certo punto della gara? No”.
Jonathan Milan: “Ogni giorno è sempre più difficile ma ogni giorno cerchiamo di arrivare sempre più in alto gestendo le energie del momento. Sono rimasto un po’ deluso dopo le qualifiche, non ho avuto buone sensazioni e pensavo di fare meglio. Ma alla fine il terzo posto mi può soddisfare”.
Il presidente Cordiano Dagnoni: “E’ stato un inizio di mondiale un po’ in salita dopo una serie di quarti posti e finalmente un podio con due italiani e un titolo mondiale. Eravamo rassegnati ad una medaglia d’argento e invece solo Ganna è in grado di regalare queste emozioni”.
LE ALTRE GARE DELLA GIORNATA
MARATHON – Dopo una buona partenza per i nostri italiani con 4 ragazzi su 22 atleti che componevano il gruppo di testa, il ritmo più forzato ha fatto selezione e la situazione ha visto Fabian Rabensteiner rimanere nel drappello inseguitore ai primi fuggitivi per gran parte della gara, lottando per una Top-5 fino all’ultimo intertempo posto a 20km dal traguardo. Subendo il finale, Fabian (che oggi festeggia 33 anni) si deve accontentare di un ottavo posto. Entra nella Top-10 anche il campione italiano di specialità Diego Rosa al suo primo mondiale di specialità, dopo una grande rimonta nella seconda parte di gara grazie alla salita dura posta negli ultimi 20km, adatta alle sue caratteristiche da scalatore.
Tra le donne, il percorso si è fatto ancora più duro a causa della pioggia che ha colpito nella seconda parte di gara. La selezione è avvenuta sin dai primi chilometri, creando distacchi più marcati rispetto agli uomini. Sandra Mairhofer, sempre rimasta costante intorno alla Top-10, passa il traguardo in 9ª posizione.
Le parole del CT Mirko Celestino: “Nella gara degli uomini, partivamo per una medaglia con Fabian vista la sua ottima condizione e quello che ha dimostrato negli ultimi impegni più importanti. In gara stava bene, ma gli altri andavano più forti: ha dato il massimo e non c’è nulla da rammaricarsi. Diego ha pagato la prima parte del percorso, ma col recupero che ha fatto nel finale ha dimostrato di avere una grande condizione, con la consapevolezza di dover lavorare di più sulla tecnica.
Dario Cherchi ha fatto un’ottima prestazione per la sua giovane età, e anche Samparisi ha tenuto duro fino ai 40km all’arrivo per cercare di dare aiuto a Fabian, se necessario: entrambi hanno dimostrato di meritarsi la convocazione in nazionale. Giornata no invece per Juri Ragnoli, lontano dai primi, ma anche per Samuele Porro e Claudia Peretti che hanno sofferto tanta fatica fin dai primi chilometri e hanno dovuto abbandonare la corsa”.