
(AGENPARL) – ven 22 aprile 2022 Ufficio stampa Cnr
Emanuele Guerrini
Responsabile
Marco
Ferrazzoli,
P.le Aldo Moro 7, Roma
COMUNICATO STAMPA
Un deposito di sedimenti spesso fino a 25 metri
presente ne
l Mar Ionio sembra essere il risultato di
forte
tsunami avvenuto nel 365 d
originato a Creta
che ha
coinvolto Calabria e Sicilia.
caratteristiche di questo deposito hanno permesso di identificare altri due eventi più antichi
Scientific Reports
studio condotto
dall’Istituto di
scienze marine del
Consiglio nazionale delle ricerche
di Bologna
Ismar
) ha ricostruito le tracce di uno tsunami che circa 1600 anni fa ha colpito le coste del
Mediterraneo, incluse Sicilia e Calabria meridionale. La ri
cerca riguarda un’area abissale nel Mar
di spessore è stato
deposto
in modo quasi istantaneo dalla forza catastrofica delle correnti indotte
dall’onda di
tsunami.
Lo studio è stato pubblicato su
Scientific Reports
Il Mar Mediterraneo ospita due sistemi di subduzione lungo il limite tra le placche
africana
urasiatica che hanno prodotto forti terremoti nel passato spesso associati a tsun
di questi eventi, avvenuto nel 365 d.C., ha interessato un’ampia area geografica incluse regioni distanti
circa
800 km dalla zona sorgente che si
trova a Creta
”, spiega Alina Polonia del Cnr
Ismar.
campioni di sediment
analizzati hanno permesso di verificare che il materiale che si trovava in
condizioni di acqua molto bassa è stato strappato dalla zona costiera e depositato a 4000 metri di
di chilometri
dall’Italia meridionale alle coste africane. Le correnti hanno trascinato sedimenti
costieri nelle profondità abissali anche in assenza di cany
on, probabilmente attraverso flussi tabulari
di grandi dimensioni. Questo ha permesso la deposizione di un volume straordinario di sedimenti di
oltre 800
in tutto il Mediterraneo orientale
coste giapponesi. Le caratteristiche del deposito
hanno permesso
di identificare altri due eventi più
una più c
orretta valutazione del rischio tsunamigenico sulle nostre coste.
Lo studio dimostra che uno
tsunami può scaricare volumi significativi di sedimenti e carbonio organico nelle profondità
conclude Polonia.
Capire come vengono prodotti i mega
tsunami, e dove sono più probabili, richiede
una migliore comprensione dei processi sedimentari secondari come instabilità delle scarpate
continentali, generazione di fr
ane sottomarine e correnti di sessa in tutto il bacino