
(AGENPARL) – gio 19 gennaio 2023 [][COMUNICATO STAMPA DELL’UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI DEL 19-01-23]
Benzina: confermato lo sciopero del 25-26 gennaio
Benzina: Unc, pessima notizia!
Faib, Fegica, Figisc-Anisa dopo l’incontro con il Governo confermano, per i giorni 25 e 26 gennaio, lo sciopero, dato che, a loro dire, c’è stato uno sforzo per ridurre le sanzioni ma rimane l’obbligo del cartello.
“Pessima notizia! Vorremmo capire quali sono le concessioni del Governo in materia di sanzioni, considerato che scendevano da 516 a 500 euro e che la sospensione dell’attività era solo fittizia e teorica, visto che poteva, e non doveva, scattare solo alla quarta violazione, ossia mai. Insomma, il presupposto minimo della trasparenza è che i benzinai comunichino almeno i loro prezzi e non lo facciano in modo farlocco, come invece abbiamo denunciato anche all’Antitrust dal marzo del 2022. Se 4000 benzinai non comunicano i prezzi vuol dire che le sanzioni vanno perlomeno decuplicate” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Il Governo sembra fare l’opposto di quello che dovrebbe fare, visto che invece non concede nulla ai distributori sull’esposizione del cartello del prezzo medio, che in effetti presenza profili di illegittimità in materia di concorrenza, dato che potrebbe diventare un punto di riferimento per accordi collusivi. Molto più utile un’app che appena aperta dia i 3 distributori con i prezzi più bassi in un raggio di chilometri predefinito dal consumatore, cosa che abbiamo chiesto di fare da oltre 1 anno all’allora Mise” conclude Dona.
Testo Allegato:
“Giornata nazionale della consapevolezza sulla morte perinatale”, presentato disegno di leggeHo presentato un disegno di legge affinchè il 15 ottobre, data riconosciuta a livello internazionale, venga istituita la “Giornata nazionale della consapevolezza sulla morte perinatale”. Ogni 16 secondi nasce un bambino morto, per un totale di due milioni l’anno. In Italia, uno studio In Italia, nel “Progetto pilota di sorveglianza della mortalità perinatale”, coordinato dall’Istituto superiore di sanità e finanziato dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) del Ministero della salute, che ha raccolto dati tra il 2017 e il 2019, ha evidenziato che il tasso di mortalità perinatale è pari a circa 4 decessi ogni 1000 nati. Con un percentuale maggiore nelle regioni del Sud Italia.La prevenzione e la riduzione della morte perinatale, al fine di raggiungere il più elevato livello di salute e benessere possibile per le donne e per i neonati, è uno dei traguardi del terzo obbiettivo dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile.La legge prevede che, in occasione della ricorrenza del 15 ottobre, vengano promosse iniziative per diffondere la conoscenza del fenomeno della morte perinatale presso gli ospedali e presso le strutture del Servizio sanitario nazionale e venga favorita, da parte di istituzioni e di enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da consentire la sensibilizzazione e la conoscenza sul fenomeno.È doveroso “migliorare la consapevolezza delle donne per ridurre la morte in utero; creare gruppi comunitari per migliorare la salute della famiglia; facilitare i programmi di nascita, la comunicazione e lo scambio; ridurre lo stigma associato alla morte in utero; fornire supporto al lutto delle famiglie colpite” come sottolineato da uno studio “The Lancet”, dell’International Stillbirth Alliance, in collaborazione con l’associazione italiana CiaoLapo onlus, e con l’impegno condiviso di Save the Children. Roma, 19 gennaio 2023Sen. Gianni Rosa