(AGENPARL) – mer 18 gennaio 2023 NOTA STAMPA
FUMO_ Polosa: “Differenza sostanziale tra fumo e vaping e la Legge Sirchia va riscritta”
Catania, 18 Gennaio 2023 – Ad annunciare l’intenzione di una stretta sul fumo è stato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in audizione in Commissione Affari sociali della Camera. Il prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR, Centro di Ricerca per la Riduzione del danno da fumo dell’Università di Catania, commenta così:
“Il Ministro riprende la Legge Sirchia e annuncia un aumento dei divieti sulla base di quelli già presenti. Il punto è che la Legge Sirchia compie 20 anni e come ogni strumento di tutela e prevenzione va aggiornato e rivisto, non ampliato. Venti anni fa gli strumenti di riduzione del danno non esistevano nemmeno. E oggi si insiste con una legge desueta che non è contestuale alla realtà. Questa invece è una buona occasione per il Ministro Schillaci di fare una legge aggiornata con i tempi.
Il Ministro propone, peraltro, un divieto nei luoghi pubblici anche per i prodotti a rischio ridotto per un principio di tutela dei non fumatori. Ma sulla base di quali evidenze? Non esiste un solo studio (a normali condizioni d’uso) che dimostri un reale rischio per lo svapo passivo.
Dalla Legge Sirchia in poi, l’aumento di divieti e la mancata attivazione di politiche attive per sensibilizzare i fumatori a smettere hanno lasciato un vuoto. A guardare i dati del Ministero, si registra un numero di fumatori in meno, non di più. E se si vuole agire, si deve sensibilizzare.
Il numero di studi scientifici che dimostrano il minor danno delle sigarette elettroniche e dei dispositivi a rilascio di nicotina senza combustione rispetto alle convenzionali sigarette da combustione è altissimo. Stiamo parlando di ricerche scientifiche internazionali che dimostrano il 90% di danno in meno dei dispositivi a rischio ridotto. Numeri che andrebbero ascoltati in Commissione Sanità e Affari Sociali. L’Università di Catania, con il CoEHAR che rappresento, è l’ateneo più produttivo al mondo in questo campo.
Per i fumatori che non riescono a smettere di fumare da soli, e per i soggetti affetti da particolari patologie, il passaggio da prodotti da combustione verso prodotti che ne sono privi, dimostra efficacemente e scientificamente una riduzione importante e sostanziale del danno. In altri Paesi, come Germania ed Inghilterra in primis, un approccio favorevole nei confronti della riduzione del danno ha dimezzato il numero di fumatori, il 50% in meno grazie al passaggio ai sistemi senza combustione. Ricordiamolo”.
Valeria Nicolosi – Chief Communication CoEHAR
CoEHAR – Center of Excellence for the Acceleration of Harm Reduction
via S.Sofia, 82 – Torre Biologica
Università degli Studi di Catania
Testo Allegato:
NOTA STAMPA Polosa (CoEHAR): differenza sostanziale tra fumo e vaping e la Legge Sirchia va riscrittaCatania, 18 Gennaio 2023 – Ad annunciare l’intenzione di una stretta sul fumo a 20 anni dalla legge Sirchia è stato il ministro della Salute Orazio Schillaci, in audizione in Commissione Affari sociali della Camera.Il prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR, Centro di Ricerca per la Riduzione del danno da fumo dell’Università di Catania, commenta così: “Il Ministro riprende la Legge Sirchia e annuncia un aumento dei divieti sulla base di quelli già presenti. Il punto è che la Legge Sirchia compie 20 anni e come ogni strumento di tutela e prevenzione va aggiornato e rivisto, non ampliato. Venti anni fa gli strumenti di riduzione del danno non esistevano nemmeno. E oggi si insiste con una legge desueta che non è contestuale alla realtà. Questa invece è una buona occasione per il Ministro Schillaci di fare una legge aggiornata con i tempi. Il Ministro propone, peraltro, un divieto nei luoghi pubblici anche per i prodotti a rischio ridotto per un principio di tutela dei non fumatori. Ma sulla base di quali evidenze? Non esiste un solo studio (a normali condizioni d’uso) che dimostri un reale rischio per lo svapo passivo. Dalla Legge Sirchia in poi, l’aumento di divieti e la mancata attivazione di politiche attive per sensibilizzare i fumatori a smettere hanno lasciato un vuoto. A guardare i dati del Ministero, si registra un numero di fumatori in meno, non di più. E se si vuole agire, si deve sensibilizzare. Il numero di studi scientifici che dimostrano il minor danno delle sigarette elettroniche e dei dispositivi a rilascio di nicotina senza combustione rispetto alle convenzionali sigarette da combustione è altissimo. Stiamo parlando di ricerche scientifiche internazionali che dimostrano il 90% di danno in meno dei dispositivi a rischio ridotto. Numeri che andrebbero ascoltati in Commissione Sanità e Affari Sociali. L’Università di Catania, con il CoEHAR che rappresento, è l’ateneo più produttivo al mondo in questo campo. Per i fumatori che non riescono a smettere di fumare da soli, e per i soggetti affetti da particolari patologie, il passaggio da prodotti da combustione verso prodotti che ne sono privi, dimostra efficacemente e scientificamente una riduzione importante e sostanziale del danno. In altri Paesi, come Germania ed Inghilterra in primis, un approccio favorevole nei confronti della riduzione del danno ha dimezzato il numero di fumatori, il 50% in meno grazie al passaggio ai sistemi senza combustione. Ricordiamolo”. Ufficio stampaValeria NicolosiMob. 349 1843563 Valeria.nicolosi@coehar.it