
(AGENPARL) – mar 10 gennaio 2023 (All. Foto) MILANO, CONDANNA SEMPLICE AD ATTIVISTA DI “ULTIMA GENERAZIONE”, DE CORATO: «QUESTI IMBRATTATORI SONO SOGGETTI “SOCIALMENTE PERICOLOSI” COME DEFINITI DALLA QUESTURA DI PAVIA E VANNO FERMATI SUBITO! BENE COME PRIMO PASSO MA PER 20ENNE DI VOGHERA, IL PM DI MILANO, DOVEVA CHIEDERE ANCHE QUELLA SPECIALE»!
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Simone Ficicchia, il 20enne imbrattatore di “Ultima Generazione”,
questa mattina mentre usciva dal Tribunale di Milano subito dopo l’udienza
Milano, 10 Gennaio 2023 – Questa mattina, a Milano, si è tenuta l’udienza nei confronti di Simone Ficicchia reo di essere stato protagonista di una serie di blitz negli ultimi mesi, tra cui quello dello scorso 7 dicembre con vernice lanciata sull’ingresso del Teatro alla Scala di Milano.Al riguardo è intervenuto l’ex Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, l’On. di Fratelli d’Italia e vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali alla Camera,Riccardo De Corato, che ha dichiarato: «Sinceramente, dallaProcura di Milano, oggi mi sarei aspettato qualcosa di più rispetto allasorveglianza “semplice”a cui è stato affidato il 20enne di Voghera. Questo è un primo segnale precisodel Governocontro delinquenza e criminalità da parte di questi imbrattatori di “ultima generazione”, e bisognerà continuare in questa direzione perché vanno fermati subito prima che sia troppo tardi! Avrei preferito, però, come richiesto dallaQuestura di Pavia, che aSimone Ficicchiafosse stata inflitta la sorveglianza “speciale” che avrebbe permesso allo stesso, per un anno, l’obbligo di soggiorno (o dimora) a Voghera, comune dove risiede! Vorrei ricordare che il giovane attivista è un“soggetto socialmente pericoloso”, come definito dallaQuestura di Pavia, ed è stato autore da febbraio ad oggi, di tutta una serie di blitz dove ha imbrattatogli Uffizi, laScala di Milanoed ha bloccato il traffico sulGrande Raccordo Anulare di Roma! Oggi, il giovane di “ultima generazione”, ha dichiarato che: “L’obiettivo delle nostre azioni non violente è la ‘salvaguardia del futuro’ e per questo mettiamo in gioco i nostri corpi. Nelle nostre azioni c’è sempre il rispetto per le opere d’arte, scegliamo quelle che hanno dei vetri protettivi e usiamo una vernice che è subito lavabile”. Sono basito quando sento dire, dal 20enne di Voghera, che queste azioni non sono violente! Imbrattare con una certa quantità di vernice dei luoghi simboli delle più importanti città italiane, invidiati e visitati da tutto il mondo, poi ripuliti a spese dei contribuenti, e bloccare il traffico per diverse ore, creando numerosi disagi per gli automobilisti, non si può definire violenza? Per loro cosa è la violenza? E poi chi gli ha detto di “mettere in gioco il proprio corpo”? Dove è il rispetto per le altre persone e per i luoghi pubblici? Le motivazioni odierne, date dal giovane attivista di “ultima generazione”, sono vergognose»!