[lid] – Banche, finanza, criptovalute, clima, razzismo, intelligenza artificiale, robotica sul posto di lavoro, governance globale e criminalità informatica. Ci sono questioni che il club privato non eletto da nessuno che è il World Economic Forum (WEF) non può affrontare per conto dei nuovi servi e mandarini?
Aspettiamoci di sentire il nuovo Verbo e le linee guida quando le élite voleranno a Davos, in Svizzera, e per una settimana con dovizia di particolari ci ‘istruiranno’ su tutti questi argomenti ed altro mentre il WEF cerca di “affrontare lo stato del mondo e discutere le priorità per l’anno a venire”.
Dopo la sua fondazione nel 1971 da parte dell’ingegnere e accademico tedesco Klaus Schwab, il WEF si è riunito ogni anno per affrontare quelli che considera i problemi del giorno e fornire una guida ai membri e agli ospiti invitati, e attraverso di loro influenzare il mondo in generale.
Nel 1973, l’incontro annuale ha approvato il Manifesto di Davos, un “codice etico per i leader aziendali” che è stato aggiornato nel 2020 per definire lo scopo del business nella Quarta Rivoluzione Industriale, un concetto a sua volta coniato da Schwab nel suo libro del 2016.
L’incontro di quest’anno non sarà diverso. Si intitola “Cooperazione in un mondo frammentato” e seguirà il Great Reset dichiarato al vertice di Davos del 2021.
Alla vigilia dell’evento del 2023, Schwab ha annunciato lo scorso novembre che la Cina comunista probabilmente fungerà da “modello” per molti paesi mentre la comunità globale si imbarca in una “trasformazione sistemica del mondo”.
In un’intervista con la rete televisiva statale cinese CGTN, Schwab ha elogiato il governo comunista di Pechino per essere stato una figura di spicco nella sua visione del già citato Great Reset del capitalismo per inaugurare il “mondo di domani”.
Una visita alle anteprime del WEF mostra esattamente cosa verrà affrontato nella lussuosa stazione sciistica tra poche settimane, quali meccanismi di comando e controllo sono possibili per allineare il mondo con gli obiettivi del WEF e cosa è successo prima.
«Regole globali per reprimere il crimine informatico» è una questione già affrontata dal WEF. Ha pubblicato un documento con quel titolo, esaminando come i criminali usano il mondo online per derubare gli innocenti dei loro soldi.
Un “importante cambiamento strutturale di Internet” è solo una semplice soluzione a cui punta il WEF, aggiungendo «Abbiamo urgentemente bisogno di regole internazionali che vengano applicate, nonché di un approccio più espansivo che promuova la resilienza informatica».
Idem il razzismo intrinseco che il WEF vede nell’assistenza sanitaria, dichiarando che «può causare malattie evitabili e morte prematura tra gruppi di persone già svantaggiate».
Il futuro corso degli affari è anche affrontato sullo sfondo del precedente elogio di Schwab ai membri del WEF come rappresentanti del meglio dell’umanità, dotati dei mezzi collettivi “per cambiare il mondo”:
Un nuovo documento del WEF afferma con entusiasmo che i ‘bot’ online possono assumere molti dei lavori che gli esseri umani svolgono oggi sul posto di lavoro mentre lavorano al loro fianco.
Stabilisce che saremo tutti più felici di lavorare con i robot, affermando:
- I lavoratori digitali sono bot software intelligenti che automatizzano i processi aziendali quotidiani come l’immissione dei dati, la fatturazione o le query di sistema.
- Assumeranno molti compiti ripetitivi e banali, creando nuove opportunità per imprese e lavoratori.
- Le persone non sono solo più produttive quando lavorano con i lavoratori digitali; sono anche più felici.
Proprio quello che riserva il futuro per le criptovalute è un altro problema che consuma il WEF.
L’organizzazione ha un documento su questo, che annuncia «Ora potremmo vedere la consegna della tecnologia crittografica e dell’infrastruttura blockchain a istituzioni più regolamentate e consolidate».
Conclude: «La crittografia e le blockchain continueranno a essere parte integrante del moderno toolkit economico, nonostante il grande danno che questi strumenti potrebbero aver causato se utilizzati dalle persone sbagliate».
Il documento non stabilisce solo chi sono “le persone sbagliate”, anche se il WEF ha già saputo chi addomesticare per aiutare a diffondere il suo messaggio.
L’incontro annuale del WEF per il 2023 si terrà dal 16 al 20 gennaio nella lussuosa località sciistica di Davos, in Svizzera. Circa 2.500 rappresentanti dei governi nazionali, delle imprese e della società civile arriveranno da tutto il mondo per partecipare.