(AGENPARL) – Roma, 02 settembre 2021 – Molti lettori/lettrici mi hanno contattato in merito all’«Editoriale: Domanda, chi non ha il green pass gli sarà proibito di votare al seggio?»
La domanda che sta circolando ora è la seguente: il Presidente del seggio come fa a chiedere all’elettore/elettrice il green pass quando è vietato introdurre il telefono cellulare nella cabina elettorale? Gli chiede di inviare una email? Gli chiede di tornare e portare con se la stampa del certificato? Gli chiede di inviare un fax? O gli chiede un atto notorio? O ancora chiede di produrre un’autocertificazione…
Secondo alcuni esperti non sarebbero sufficienti i due giorni per poter espletare correttamente il diritto al voto, vista la probabilità di lunghe fila davanti ai seggi.
Inoltre chi non è in possesso di green pass è considerato un ‘pericolo sanitario’ e di conseguenza dovrebbe accedere al voto domiciliare come previsto per i malati degenti con i seggi volanti.
Come il Ministero dell’interno si sta attrezzando a queste evenienze, anche perchè lascerebbero alla berlina i presidenti di seggio di fronte a queste tematiche.