
CATANZARO “Fra le tante problematiche ancora irrisolte, insieme a quelle evidenziate prima – evidenzia Biondo – vi è quella del lavoro. Nella nostra regione, purtroppo, la pandemia ha contribuito ad appesantire la condizione economica e sociale della Calabria”. “In questo contesto – spiega – quindi, per la nostra regione diventa determinante avere un mercato del lavoro competitivo, moderno e rispettoso delle regole, dove il precariato venga azzerato e si proceda repentinamente all’avvio di una nuova stagione concorsuale utile a rinnovare la pubblica amministrazione calabrese, fortemente debilita da anni di blocco del turnover e da assenza di concorsi pubblici e meritocratici”. “La partita in questo campo – illustra Biondo – si gioca su due livelli: uno nazionale e un altro locale. A Roma, purtroppo, il Governo procede a rilento nel confronto con le parti sociali, per definire l’attesa riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro: gli unici strumenti che, se intersecati produttivamente ad una coerente politica industriale, possono dare vita ad una visione organica del mondo del lavoro e, allo stesso tempo, favorire una moderna ed efficace transizione ambientale, energetica e digitale”. (News&Com)