
(AGENPARL) – mer 30 novembre 2022 Labirinti della Visione. Luigi Ghirri 1991
A Palazzo del Governatore di Parma, dal 17 dicembre, un lavoro sul paesaggio culturale italiano,
con oltre 150 fotografie, esposto per la prima volta nel trentennale della scomparsa
Parma, 30 novembre 2022. Nel trentennale della sua scomparsa anche Parma intende rendere
omaggio a Luigi Ghirri, uno dei più grandi maestri della fotografia italiana la cui fama ha
oltrepassato i confini nazionali, con “Labirinti della visione. Luigi Ghirri 1991” una mostra
originale, a cura di Paolo Barbaro e Claudia Cavatorta, visitabile a ingresso gratuito, che sarà
ospitata nelle sale di Palazzo del Governatore dal 17 dicembre 2022 fino al 26 febbraio 2023.
L’iniziativa, organizzata dal Comune di Parma in collaborazione con CSAC – Centro Studi e Archivio
della Comunicazione dell’Università di Parma e Archivio Eredi Luigi Ghirri, fa parte del ricco
calendario di eventi del progetto “Vedere Oltre”, promosso dalle città di Reggio Emilia, Modena e
Parma, alle quali Luigi Ghirri era particolarmente legato e fondamentali per la sua produzione
artistica, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e di APT Servizi Emilia-Romagna.
“Siamo molto felici – ha introdotto il Vicesindaco e Assessore alla Cultura Lorenzo Lavagetto – di
presentare questa mostra, risultato complesso di una fruttuosa collaborazione con l’Università e
Csac, che rappresenta un originale racconto in immagini del rapporto importante di Luigi Ghirri con
la nostra città e che ci permette di ampliare la conoscenza del nostro patrimonio artistico e
culturale”.
“Questa esposizione dedicata a Luigi Ghirri per il trentennale della sua scomparsa – ha sottolineato
Paolo Martelli, Prorettore Vicario dell’Università di Parma – rappresenta una significativa
occasione di valorizzazione dei materiali artistici di Csac, perché possano essere scoperti e fruibili
da tutti: anche attraverso queste attività l’Università porta avanti la sua terza missione, aprendosi
alla città e rapportandosi con le altre Istituzioni e realtà per fare cultura sul territorio”.
L’esposizione, come hanno spiegato i curatori Paolo Barbaro e Claudia Cavatorta, prende le mosse
dalle fotografie che Luigi Ghirri lasciò al CSAC in occasione della pubblicazione del volume “Viaggio
dentro un antico labirinto”, realizzato con Arturo Carlo Quintavalle e pubblicato nel 1991, in
sostanza l’ultima monografia del grande fotografo che sarebbe scomparso nel febbraio dell’anno
seguente. Le 153 fotografie che costituiscono il nucleo della mostra erano state realizzate da Ghirri
per allestire il mockup del libro: le stampe erano strumento per progettare l’impaginazione, media
per imporre il controllo accurato della resa tipografica delle immagini, ma soprattutto strumento di
dialogo con Quintavalle per la stesura del testo.
Le fotografie connesse al libro, esposte rispettando i capitoli di quell’opera, saranno poste in
rapporto con altre immagini, altri aspetti della ricerca ghirriana che si svilupparono in rapporto al
progetto del CSAC. Ad affiancare il corpus centrale della mostra sarà infatti una selezione di
fotografie di Ghirri tratta dalle serie degli anni Settanta (da “Colazione sull’erba”, “Paesaggi di
cartone”, “Kodachrome”), da documenti della relazione tra il fotografo e l’artista Franco Guerzoni,
da fotografie storiche del paesaggio italiano da Ghirri scelte e conferite al CSAC, dalle Polaroid di
grande formato, spettacolari pezzi unici che nel 1981 testimoniavano dello snodo in atto nell’opera
del fotografo tra avanguardie post-dada e ripresa di una riflessione sulla veduta.
L’esposizione intende ricordare quanto il rapporto di Ghirri con Parma sia stato articolato e fecondo
offrendo all’autore stesso modelli con cui confrontarsi: Ghirri seguiva e si nutriva delle iniziative
dell’Università di Parma trovando conferma alla sua riflessione sull’immagine nelle foto americane
della “Farm Security Administration” (esposte alla Sala delle Scuderie nel 1975) e nella “New
Photography USA” (Lee Friedlander, Robert Frank esposte nel 1972) come nelle immagini del
paesaggio italiano di Bruno Stefani (mostra CSAC del 1977). Infine, Ghirri contribuì all’incremento
dei fondi storici del CSAC procurando agli archivi dell’Università fotografie dell’Ottocento, del primo
Novecento, scelte con sguardo da attento storico, allo stesso tempo nitidamente autoriale.
Le oltre 200 immagini che costituiscono quindi il progetto complessivo della mostra “Labirinti
della visione. Luigi Ghirri 1991”, tutte provenienti dalle raccolte della Sezione Fotografia del
CSAC, mostreranno quindi percorsi nell’opera di Luigi Ghirri e nei modelli da lui individuati dentro
e fuori la propria produzione: le sue fotografie ma anche immagini da lui amate o che sono state
occasione di sue riflessioni – quelle documentarie di Dorothea Lange, di Walker Evans, quelle che
inseguivano la bellezza del paesaggio dei Fratelli Alinari, di Carlo Naya, quelle che ridefinirono la
percezione di quel paesaggio in chiave post-Bauhaus di Bruno Stefani – a comporre come un
labirinto di specchi dove sarà possibile incontrare impreviste consonanze.
L’esposizione sarà arricchita da un calendario di eventi collaterali, tra cui laboratori fotografici per
bambini e incontri di approfondimento aperti al pubblico che vedranno studiosi ed esperti
riflettere sull’opera ghirriana e sul grande impatto che questa ebbe sulla cultura, non solo visiva,
del secondo Novecento. Primo appuntamento in programma sabato 17 dicembre, alle ore 17 al
cinema d’Azeglio, alla presenza del regista Matteo Parisini con la proiezione del suo nuovo film
“Infinito – L’universo di Luigi Ghirri”, documentario sul viaggio personale e professionale di Ghirri
proiettato in anteprima nazionale alla Festa del cinema di Roma.
Labirinti della Visione. Luigi Ghirri 1991
17 dicembre 2022 – 26 febbraio 2023
Palazzo del Governatore (Parma)
Mostra organizzata dal Comune di Parma in collaborazione con CSAC – Centro Studi e Archivio
della Comunicazione dell’Università di Parma
A cura di Paolo Barbaro e Claudia Cavatorta
Ingresso gratuito
Orari di apertura:
Da mercoledì a domenica e festivi dalle ore 10 alle 19 (ultimo ingresso 18.30)
24 e 31 dicembre: apertura dalle ore 10 alle 14
Chiuso lunedì, martedì, 25 dicembre e 1° gennaio
Per informazioni:






