
(AGENPARL) – lun 28 novembre 2022 FINE VITA/PISAPIA: Un Parlamento che non discute e non decide su temi come questi non risponde agli interessi del Paese
Comunicato stampa
Milano, 28 novembre – “Quattro anni fa, nel 2018, la Corte Costituzionale decise che non è punibile chi aiuta un’altra persona a morire nel caso in cui quest’ultima si trovi in una condizione simile a quella di Dj Fabo. La Consulta indicò al Parlamento la possibilità di cambiare la legge concedendo dodici mesi di tempo per farlo.
Preso atto che Le Camere non avevano fatto alcun passo in avanti, i giudici costituzionali hanno indicato quattro condizioni in presenza delle quali l’aiuto al suicidio non è penalmente sanzionato. Un ulteriore richiamo, se mai servisse, che occorre una legge.
È notizia di oggi di un’altra indagine penale per aiuto al suicidio. Cosa aspetta il Parlamento a dar corso all’indirizzo della Consulta e al sentire della stragrande maggioranza dei cittadini italiani? Un Parlamento che non discute e non decide su temi come questi non risponde agli interessi del Paese. Siamo all’inizio di una nuova legislatura ed è bene che non si ripetano gli errori e le omissioni che abbiamo visto nel corso della precedente. Anche se le decisioni finora prese da questa maggioranza non fanno per nulla sperare in bene” – dichiara Giuliano Pisapia, eurodeputato e membro del Gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo.