(AGENPARL) – sab 26 novembre 2022 È circolata in mattinata la nuova bozza della Legge di Bilancio che all’articolo 88 parla esplicitamente di “Strada Statale 106 Jonica”. Per la realizzazione dei lotti funzionali del nuovo asse viario Sibari – Catanzaro della S.S. 106 Jonica viene autorizzata la spesa complessiva di 3.000 milioni di euro. Leggendo tra le maglie dell’articolato, in sostanza, vengono destinati i tre miliardi da spendere soltanto per il tratto Sibari – Catanzaro Lido e, quindi, non si parla nemmeno ancora degli altri lotti del tratto Catanzaro Lido – Reggio Calabria. Ma c’è un’ulteriore beffa: l’articolo della “Manovra” dice che saranno stanziati 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, 150 milioni di euro per l’anno 2027, 200 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2028 al 2031, 250 milioni di euro per l’anno 2032 e 300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2033 al 2037. In sostanza i tre miliardi arriveranno a scaglioni fino al 2037. Oltre al danno, quindi, la beffa.
Ecco perché i proclami fatti dalla Lega e dal rappresentante del partito del Carroccio, Domenico Furgiuele, che ha vinto il seggio nel nostro collegio alle scorse elezioni di maggio, erano sottotono e non lasciavano trasparire certezze. Mi chiedo che senso abbia avuto lasciarsi andare a trionfalismi quando l’ultima tranche dei soldi per la Sibari-Cz Lido arriveranno nel 2037 e, quindi, solo allora i Comuni, l’Anas e gli altri enti potranno programmare la costruzione della nuova strada. Parliamo di interventi che, nel caso in cui filasse tutto liscio sia a livello burocratico che politico, potrebbero vedere una fine tra cinquant’anni. Un tempo spropositato mentre territori come la Sibaritide, il Pollino, l’Alto e il Basso jonio cosentino e tutta la provincia crotonese aspettavano un intervento come questo perché fondamentale per i nostri territori che soffrono una carenza atavica di infrastrutture. Avere la certezza di ottenere questi soldi in tempi più brevi permetterebbe a tanti comuni di programmare seriamente lo sviluppo degli anni a venire favorendo il turismo e l’industria agroalimentare. Bisogna fare presto perché viviamo in territori che soffrono di uno spopolamento inesorabile e, che, al momento è senza via di uscita. Tra cinquant’anni rischiamo di avere una Sibaritide con ormai pochissimi abitanti. Senza dimenticare che avere una strada nuova entro pochi anni sarebbe anche un modo concreto di onorale la memoria di tutte le vittime che la Statale 106 ha mietuto in questi anni.
Ragion per cui auspico che, a questo punto, intervengano le altre forse politiche del Governo e che imprimano un’accelerazione nello stanziamento dei fondi. Questa Regione, in particolare la Sibaritide e il Crotonese, hanno bisogno di risposte fatti concreti. Non di ulteriori prese in giro del Ministro Salvini e dei suoi accoliti che già hanno fatto lo stesso per tutta la campagna elettorale. Ora basta elemosina.
Giovanni Papasso
Sindaco di Cassano all’Ionio
26/11/2022
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