
(AGENPARL) – gio 24 novembre 2022 COMUNICATO STAMPA
FINANZIAMENTI ERC 2022
STRAORDINARIO RISULTATO DI UNITO CHE SI AGGIUDICA DUE STARTING GRANTS
Oggi, martedì 22 novembre 2022, lo European Research Council (ERC), organismo dell’Unione Europea che attraverso finanziamenti competitivi sostiene l’eccellenza scientifica, ha pubblicato la lista dei progetti vincitori dello Starting Grant, riservato a ricercatrici e ricercatoriche vantano tra i 2 e i 7 anni di esperienza maturata dopo il conseguimento del dottorato. Su un totale di 2932 proposte, di cui 408 selezionate, tra le 27 italianefigurano quelledella Prof.ssa Francesca Garbarini, docente di Neuropsicologia e Psicobiologia al Dipartimento di Psicologia,e della Prof.ssa Marta Gravela, ricercatrice di Storia medievale al Dipartimento di Studi Storici.
Vista l’importanza dell’esperienza motoria nell’integrazione di stimoli multisensoriali, il progetto si concentrerà anche su popolazioni patologiche con disturbi congeniti o perinatali del movimento. Lo studio della paralisi cerebrale infantile permetterà di comprendere le alterazioni che una precoce deprivazione motoria può causare nello sviluppo della consapevolezza corporea. Il contesto patologico non è solo il punto di arrivo, ma anche il punto di partenza del progetto che prende le mosse dalle conoscenze relative ai deficit neuropsicologici di consapevolezza corporea nell’adulto per informare lo studio del sé corporeo nello sviluppo prenatale e postnatale.
“Questo approccio innovativo – spiega la Prof.ssa Francesca Garbarini – oltre a rispecchiare il mio percorso di ricerca dallo studio dei pazienti cerebrolesi al mondo dello sviluppo, consente anche di individuare le componenti specifiche della consapevolezza corporea (e in generale di tutte le funzioni cognitive) che spesso emergono simultaneamente nel corso dello sviluppo, ma possono essere alterate selettivamente in caso di patologia e quindi isolate. Penso che questo progetto, oltre a un interesse teorico, abbia anche una importante ricaduta in ambito clinico, fornendo possibili biomarker di sviluppo tipico per la diagnosi precoce di forme di sviluppo atipico. Inoltre, comprendere la relazione tra la consapevolezza corporea e il sistema motorio nell’ambito della paralisi cerebrale infantile potrebbe contribuire a delineare nuove strategie riabilitative per questa patologia”.
Al fine di ricostruire interamente il panorama documentario esistente in una regione così vasta e articolata e interrogare una così grande mole di dati, il progetto svilupperà una piattaforma online con la quale raccogliere, analizzare e condividere dati e risultati della ricerca, sotto forma di inventari interrogabili, glossari tematici, mappe interattive in GIS, network analysis e digitalizzazione di fonti. In quest’ottica DEMALPS costituisce il primo progetto “nativo digitale” di storia medievale su questa scala, concepito appositamente per consentire la collaborazione in tempo reale dei ricercatori del team e la condivisione della ricerca con gli studiosi, i comuni, gli enti archivistici e il pubblico già nel corso del progetto.
“Nel dibattito pubblico – dichiara la Prof.ssa Marta Gravela – le regioni montane sono spesso ancora oggi rappresentate come aree isolate e culturalmente arretrate, frammentate in una pluralità di piccoli paesi non di rado in conflitto fra loro. Un mondo superato, soggetto a decisioni prese da amministrazioni centrali lontane, contro le quali protesta e resistenza emergono come l’unica manifestazione politica delle popolazioni locali. Anche gli storici, soprattutto del tardo medioevo e dell’età moderna, hanno per lo più studiato le comunità montane attraverso la prospettiva della protesta e della rivolta. Tuttavia, tali rappresentazioni dall’alto non colgono la complessità e originalità delle idee e pratiche politiche esistenti a livello locale”.
“L’eccellenza della ricerca – dichiara Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino – è uno degli assi portanti del nostro Ateneo. Il prestigioso riconoscimento ottenuto dalle Prof.sse Francesca Garbarini e Marta Gravela è la conferma di come stiamo investendo nella giusta direzione, cioè nel supporto alle ricercatrici e ai ricercatori così che possano lavorare nelle migliori condizioni ai loro progetti. L’Università di Torino, per esempio, nell’ambito di BRAIN UniTo, il programma di attrazione dei migliori talenti della ricerca, si è dotata dell’ERC Lab@Unito, l’incubatore sperimentale di supporto alla preparazione delle proposte per i Grants ERC – European Research Council. Il nostro Ateneo supporta così la partecipazione qualificata al principale programma di finanziamento della ricerca di frontiera dell’Unione Europea. Come dimostrano, una volta di più, anche queste esperienze di successo, la strategia è vincente: lavoriamo per favorire il confronto con modelli positivi e incoraggiare lo scambio di esperienze; per offrire il necessario aiuto operativo e pratico alla preparazione della proposta; formare candidate e candidati e i ‘research manager’, con l’idea di costruire una squadra di lavoro competitiva favorendo l’acquisizione di competenze utili a tutti gli aspetti della preparazione del progetto di ricerca. Congratulazioni, quindi, alle nostre colleghe, che contribuiscono con la qualità del loro impegno scientifico all’eccellenza di una grande comunità accademica”.
Area Relazioni Esterne e con i Media
Università degli Studi di Torino
Settore Relazioni con i Media
Area Relazioni Esterne e con i Media
Università degli Studi di Torino
Settore Relazioni con i Media
