
(AGENPARL) – gio 24 novembre 2022 CELEBRATA LA VIRGO FIDELIS, PATRONA DELL’ARMA DEI CARABINIERI.
VENEZIA, 22 NOVEMBRE 2022. Nella mattinata odierna i Carabinieri del
Comando Provinciale di Venezia hanno celebrato la “Virgo Fidelis”, protettrice
dell’Arma, ricorrenza fissata dallo stesso Pontefice il 21 novembre, giorno in cui
cade la Presentazione di Maria Vergine ed a Venezia festa patronale in
occasione della Madonna della Salute.
È stato anche commemorato l’anniversario della “Battaglia di Culqualber”;
per tale fatto d’armi alla bandiera dell’Arma fu tributata la seconda Medaglia
d’Oro al Valor Militare.
Inoltre, è stata celebrata la “Giornata dell’Orfano”, ricordando che gli orfani
sono assistiti dall’Opera Nazionale Assistenza per gli Orfani dei Militari
dell’Arma dei Carabinieri, istituzione che dal 1948, grazie alle contribuzioni
periodiche dei carabinieri in servizio e in congedo e alle donazioni ricevute,
sostiene negli studi gli orfani dei Carabinieri e li conduce sino alla laurea
specialistica, con borse di studio e premi di profitto per i più diligenti.
La ricorrenza è stata officiata da don Roberto Donadoni, parroco di San
Zaccaria, il quale ha letto anche una lettera scritta dal patriarca Francesco
Moraglia, alla presenza delle massime autorità provinciali, dei carabinieri del
Comando Provinciale di Venezia e degli appartenenti all’Associazione Nazionale
Carabinieri, con una messa nella chiesa di San Zaccaria.
Il Comandante Provinciale, Generale di Brigata Nicola Conforti, durante il suo
intervento, ha evidenziato l’intendimento dei Carabinieri del Comando
Provinciale di Venezia di “rinnovare la fedeltà al giuramento prestato,
consapevoli che portare l’uniforme significa assolvere a una missione, nel solco
della nostra storia ormai ultra bicentenaria e delle nostre fulgide tradizioni”.
L’ufficiale si è poi soffermato ad analizzare le sfide della società
contemporanea. “In un oggi caratterizzato da cambiamenti repentini e sfide
continue e inimmaginabili fino a qualche anno fa, in un oggi dove il metaverso
sembra soppiantare la realtà come l’abbiamo sinora conosciuta, in un oggi
dove i selfie sono diventati la massima espressione del narcisismo egoista
dell’IO, e dove il futuro non è più percepito come speranza bensì come
minaccia, penso proprio” – ha sottolineato il Generale Conforti – “che sia
ancora più necessario ricorrere allo sguardo confortatrice della Nostra Patrona
e prendere a modello proprio i martiri di Culqualber, i quali ci testimoniano
concretamente quanto sia grande il patrimonio di efficienza e abnegazione
tramandato da tutti i Carabinieri caduti, i quali, in pace e in guerra, in Italia e
all’estero, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all’estremo
sacrificio”.

