
(AGENPARL) – ven 18 novembre 2022 Diritti dei bambini, a Foggia tante criticità ma anche molte eccellenze
Rispetto a Trento, spesa pro-capite per i bambini da zero a due anni è 6 volte più bassa
Solo il 9,1% dei bambini da zero a 2 anni, in Puglia, è preso in carico da un asilo
A Foggia tante criticità, ma anche le eccellenze di Biblioteca, strutture sportive, associazioni
Nel capoluogo dauno 25mila bambini e ragazzi, rappresentano il 17,3% della popolazione
FOGGIA – Sono 25.523, secondo i dati Istat aggiornati al 2021, i bambini e i ragazzi di Foggia di età compresa tra zero e 18 anni, e rappresentano il 17,3% della popolazione complessiva del capoluogo, che registra 147.467 abitanti. La Giornata Internazionale dei Diritti dei Bambini, che nel capoluogo ‘raddoppia’ e darà vita a due giorni di iniziative, non si rivolge soltanto ai piccoli e ai più giovani, ma anche agli adulti di Foggia e di tutta la Capitanata. Sabato 19 e domenica 20 novembre 2022, sarà l’occasione per conoscere i 10 diritti fondamentali dei bambini sanciti dalla Convenzione dei diritti dell’infanzia entrata in vigore il 20 novembre 1989: il diritto a giocare, a nutrirsi adeguatamente, ad avere una casa in cui ci siano amore e cura, il diritto alla salute, all’educazione e all’istruzione, il diritto ad avere una famiglia amorevole e attenta a loro, a essere trattati con pari dignità e opportunità senza distinzioni di razza, di genere, religione e nazionalità; il diritto a esprimersi liberamente; il diritto a non lavorare.
LA SITUAZIONE IN PUGLIA. I due anni più duri della pandemia hanno peggiorato le condizioni dei minori. Si stima che, in Puglia, il 29,2% dei minori sia in una situazione di povertà relativa, caratterizzata da criticità e disagi economici e sociali. Per fare un raffronto, in Lombardia il dato è 16,6%, in Emilia Romagna il 15,9%, nel Lazio il 9,2%. Soltanto il 9,1% dei bambini da zero a 2 anni, in Puglia, è preso in carico da asili e servizi integrativi (il 28,7 per cento in Emilia Romagna, mentre la media in Italia è del 14,7%). La spesa pro-capite dei comuni per i bambini fino ai due anni di età, in Puglia, è di 408 euro: la media italiana è di 906, il dato migliore è quello di Trento con 2481 euro. In Puglia il 29,4% dei giovani si trova nella condizione di non aver proseguito gli studi e, al contempo, di essere disoccupati e non seguire alcun percorso di formazione (in Veneto il 14,7%).
LA SITUAZIONE A FOGGIA. Cominciando dai dati positivi, ciò che si può mettere in evidenza è l’eccellenza assoluta di alcune istituzioni fortemente attive come la Biblioteca La Magna Capitana: centinaia di bambini, adolescenti e giovani frequentano quotidianamente una struttura fortemente impegnata nell’educazione alla lettura, con laboratori, festival, decine di iniziative rivolte a famiglie e studenti di tutte le fasce d’età. Molto positivo appare l’apporto di diversi laboratori teatrali cittadini. Non sono pochi, inoltre, i sodalizi e le strutture per lo sport, le parrocchie che mettono a disposizione spazi e educatori, le associazioni impegnate nell’inclusione di bambini con sindrome di down e dei piccoli che affrontano le difficoltà dell’autismo. Un lavoro egregio negli ultimi anni è stato svolto dalla Camera Minorile di Capitanata. Criticità anche drammatiche sono vissute da molte famiglie in situazione di disagio abitativo, economico e sociale. Il numero delle scuole comunali dell’infanzia è stato dimezzato. I due anni di pandemia sono stati vissuti con grande difficoltà da famiglie, bambini e ragazzi. Molti studenti hanno interrotto anzitempo il loro percorso scolastico e formativo. Casa, istruzione, strutture-cure e assistenza sanitarie per mamme e bambini, verde pubblico: queste le ‘tracce’ da sviluppare per fare in modo che il capoluogo diventi una “città a misura di bambini”, con un lavoro enorme da fare di qui ai prossimi anni come indirizzo per la rinascita.